Il Friuli Venezia Giulia è una regione un po’ ai margini del turismo tradizionale.
Nonostante le rovine romane di Aquileia, le sue Dolomiti o località balneari come Lignano, è una zona d’Italia un po’ timida, sconosciuta ai più.
Se penso al cibo del mio paese, ho ricordi di piatti conosciuti in Puglia o tramite amici della Sicilia, di vini toscani e formaggi degli Appennini, eppure quando qualcuno è venuto a trovarmi è sempre rimasto piacevolmente colpito da un bicchiere di Refosco dal peduncolo rosso o dalla rusticità di un frico, un piatto di patate e formaggio tipico proprio delle zone più interne.
Il mare, le colline, le montagne e la vicinanza con il Veneto, l’Austria e la Slovenia hanno fatto della mia regione un territorio ricco di tradizioni enogastronomiche.
Fortunatamente da alcuni anni, diverse associazioni hanno fatto un ottimo lavoro per promuovere questa diversità di sapori e di gusti.
Il Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, nato nel 2000, è una di queste realtà che è stata in grado di riunire i migliori ristoratori della regione, di affiancarli a viticoltori e distillatori, di far aderire inoltre al loro progetto una sessantina di aziende e tutti quei produttori di eccellenze, che giustamente vengono chiamati artigiani del gusto.
Lo stesso Carlo Petrini, fondatore di SlowFood, ha speso parole di elogio per due soci del Consorzio.
Quando sono stato invitato a un loro Concerto del Gusto, il 9 luglio, durante una trasferta del Consorzio in Veneto, a Gaiarine, non ho potuto declinare l’offerta e chiaramente non me ne sono pentito.
Un articolo solo non basta per descrivere i sapori di piatti in cui la tradizione si mescola con l’innovazione ma con un occhio sempre attento all’origine locale dei prodotti e così, girando tra i banchetti disposti nel giardino della seicentesca Villa Riello Pera, mi lasciavo trasportare dalla sinfonia di note squisite: specialità marinare di Grado e Muggia; il frutto di un vitigno del Carso, la vitovska; il Ramandolo, vino da meditazione di Nimis; dolci cremosi e fruttati.
Per un buongustaio come me, attento alla qualità, era un vero piacere girovagare tra il parco, fermarmi dove mi sentivo ispirato e dopo aver fatto due chiacchiere con i cuochi o i viticoltori, lasciarmi incantare dai sapori.
I Concerti del Gusto continueranno per tutta l’estate sia in terraferma che in mare, infatti sarà possibile fino al 30 agosto cenare a bordo di una nave che navigherà nel Golfo di Trieste incontrando in ogni appuntamento un socio diverso del Consorzio Friuli Venezia Giulia Via dei Sapori, in quello che si chiama “I Solisti del Gusto in mare”.
Articolo di
Luca Vivan