Per questo viaggio in auto abbiamo scelto gli Stati Uniti, e in particolare la zona più calda e ispanica del sud di questa nazione: Miami.
Ogni anno in Florida giungono milioni di visitatori attirati dal sole e dal mare di questo luogo, ma soprattutto dalla sua vibrante vita notturna e dalle sfarzose bizzarrie dei VIP che la frequentano.
A Miami, infatti, la parola d’ordine è sempre una sola, ma si può esprimere in due lingue: “party“, o come dicono i tanti ispanici della città, “fiesta“.
Come accade spesso negli Stati Uniti, una grande città si trasforma in un agglomerato di quartieri che corrispondono a tante altre piccole cittadine.
Metropoli di questo tipo, infatti, non smettono mai di stupire con le loro diversità.
Proprio per questo motivo abbiamo scelto l’automobile. Con questo mezzo, infatti, potremo vivere pienamente le peculiarità di una città così amata e così controversa.
In altra maniera, sarebbe davvero impossibile tornare a casa affermando di aver conosciuto Miami in maniera profonda.
Per cui il nostro itinerario in Florida toccherà principalmente tre zone: Palmetto, Miami Beach e North Miami.
Ci sposteremo da sud a nord seguendo una rotta che seguirà, pur con qualche modifica, quella turistica, garantendoci comunque una buona conoscenza della città e dei quartieri in questione.
Per prima cosa, utilizzeremo un servizio di noleggio auto a Miami aeroporto.
A quel punto, una volta sistemati con comodo i nostri bagagli, partiremo alla scopertà della città e lo faremo dirigendoci verso sud.
D’accordo, davanti a noi, andando verso est, ci sarebbe già Miami Beach.
Ma iniziare dalla parte meridionale della città ci permetterà un vero e proprio crescendo di emozioni, quindi seguiremo questo itinerario.
Palmetto Bay è una piccola cittadina residenziale.
In questo luogo, tra palme e prati ben curati, sorgono molte villette nelle quali vivono circa 30.000 persone.
Si tratta, in maniera particolare, di famiglie.
Da questo dato si capisce quanto la zona sia tranquilla e orientata a uno stile di vita più sobrio e in parte meno mondano rispetto ad altre di Miami.
Da non perdere una visita al Palmetto Bay Park, un luogo davvero unico nel quale è possibile fare una passeggiata nel verde tra campi da baseball, piste da skate e sentieri per ciclisti e amanti delle camminate.
Ma dopo tanta tranquillità, arriverà il momento di accendere il motore della nostra auto, prendere una delle tante highways e ripartire verso nord.
La prossima metà è uno dei luoghi simboli di Miami e della Florida, forse il quartiere più famoso di tutta la città e uno tra i più conosciuti degli Stati Uniti: la mitica Miami Beach.
Si tratta di una vera e propria cittadina, con le sue vie, il suo lungomare e le sue piazze pedonali.
Ovviamente in questo posto si viene soprattutto per le grandi spiagge, i club e i tanti bar, ma, presto o tardi, rimarremo affascinati anche dal resto delle attrattive di Miami Beach.
Fra tutte, citiamo l’Art Deco Historic District, antichi edifici colorati risalenti ai primi anni del ventesimo secolo, che si trova al centro di South Beach, la zona sud di Miami Beach.
Per lo shopping, immancabile una visita a Lincoln Road, una via pedonale davvero molto conosciuta, famosa per i tantissimi negozi.
Sempre nella zona di South Beach, inoltre, è possibile passeggiare tra le spiagge del Lummus Park e Ocean Drive, luoghi simbolo di una città che rappresenta al meglio il mito americano.
Dopo aver fatto una scorpacciata di atmosfera glamour, ci dirigeremo verso l’ultima tappa del nostro tour, la sorprendente North Miami.
Per farlo, ovviamente, andremo verso nord, fermandoci a metà strada tra Miami e Fort Lauderdale.
Le attrazioni più importanti di questa mini-città sono i parchi: l’Arch Creek, anticamente abitato da una tribù indigena del luogo, e l’Oleta River, il regno dei pini australiani, sede del Campus Universitario.
Ma a questo punto il viaggio volgerà al termine e non ci rimarrà che tornare all’aeroporto, sempre che non ci prenda la voglia di deviare verso qualche altro luogo da scoprire.
Articolo guest post pubblicato da
Cristiano