Non lo so se si tratta di un binomio tutto mio o di una passione comune a chi ama girare il mondo.
Viaggi e fotografie, per me, vanno a braccetto.
Non solo perchè non riuscirei a tornare da un viaggio senza un buon bagaglio di immagini scattate, ma anche perchè mi piace ammirare amche le foto di altri, meglio ancora se si tratta di grandi artisti.
Grandi reportage e mostre, non necessariamente di viaggio, aiutano ad ampliare lo sguardo sul mondo, a sognare ed a riflettere, se è il caso.
Per questo oggi voglio segnalarti tre mostre che si sono aperte il mese scorso a Roma, tutte e tre di grandi fotografi, che mi incuriosiscono molto e che se siete nella Capitale potrete avere l’occasione di visitare per tutta l’estate.
Ai Mercati di Traiano di Roma, luogo tra i più suggestivi per ospitare mostre fotografiche nella Capitale, è possibile ammirare “In viaggio con T.r.i.p.”
Emblematico l’acronimo, che sta per Travel routes in photography.
Quattro gli interpreti: Simon Norfolk, Elaine Ling, Giancarlo Ceraudo, Cristina De Middel.
Tra i luoghi da attraversare attraverso le immagini c’è l’Afghanistan con le sue macerie di guerra, Cuba vista in bianco e nero, l’Africa con i suoi baobab secolari.
La mostra si può visitare fino all’8 settembre, da martedì a domenica.
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“Passaggi” si chiama invece l’allestimento scelto per inaugurare uno spazio tutto nuovo, seppur antico: la Galleria del Cembalo a Palazzo Borghese, nel cuore di Roma.
Fino al 28 settembre, dodici autori offrono un’opportunità di riflessione sulla visione di tre generazioni della fotografia italiana.
Ci sono opere di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Antonio Biasiucci, Luca Campigotto, Silvia Camporesi, Mario Cresci, Ugo Mulas, Alice Pavesi, Paolo Pellegrin, Francesco Radino, Moira Ricci, Paolo Ventura.
La location, storica, conta alcune delle sale al pianterreno del palazzo, che Marcantonio IV Borghese fece decorare alla fine del Settecento per ospitarvi la propria collezione.
Non è propriamente una fotografia del viaggio questa, piuttosto del cambiamento, della trasformazione, del punto di vista, della visione dell’artista, del colore.
Per questo, per ciascun autore la mostra presenta due diverse serie di lavori, in modo da sottolineare proprio questa idea di ‘passaggio’.
Ma non mancano scorci di luoghi vicini e lontani: ci sono le foto newyorchesi di Ugo Mulas, le vedute urbane di Shanghai di Gabriele Basilico, insieme ai padiglioni deserti della Biennale di Venezia.
Oppure la contrapposizione, a cura di Luca Campigotto, delle immagini di un porto di Marghera immerso nel nero contro una Chicago-Gotham City a colori.
La Galleria del Cembalo si trova in largo della Fontanella di Borghese, 19, e la mostra è visitabile dal martedì al sabato.
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Un viaggio fotografico nei cinque Continenti è invece quello offerto da una mostra di cui si è già sentito tanto parlare, quella di Sebastião Salgado al museo dell’Ara Pacis.
Rimarrà aperta tutta l’estate, fino al 15 settembre (dal martedì alla domenica).
“Genesi“, questo il nome dell’allestimento, legato alla magia del bianco e nero, si sta svolgendo in realtà in contemporanea con altre grandi capitali, Londra, Rio de Janeiro e Toronto, e da qui proseguirà verso altre location internazionali.
In mostra 200 immagini del nostro martoriato e bellissimo pianeta: l’obiettivo è infatti destare le coscienze sulla sua salvaguardia e difesa.
Cosa vedrai? Le foreste dell’Amazzonia, i ghiacciai dell’Antartide, i deserti africani ed americani, le montagne della Siberia, giusto per fare qualche esempio.
La mostra è infatti suddivisa in cinque sezioni che ricalcano le zone geografiche in cui Salgado ha realizzato le fotografie: Il Pianeta Sud, I Santuari della Natura, l’Africa, Il grande Nord, l’Amazzonia e il Pantanàl.
Articolo di
Mariangela Traficante