Ti piacciono i grandi pittori?
In questi mesi non hai che l’imbarazzo della scelta. Da Torino a Genova a Roma, l’Italia sta ospitando centinaia di opere d’arte, un cartellone davvero invitante tanto che ho deciso di raccogliere qui le mostre più interessanti ancora in giro.
Non ti resta che scegliere il tuo artista preferito e partire!
Iniziamo da Pavia, a dimostrazione che gli allestimenti da non perdere non sono solo appannaggio delle metropoli.
Nella città sul Ticino le Scuderie del Castello Visconteo ospitano, fino al 16 dicembre, Renoir la vie en peinture.
Una selezione di dipinti, pastelli e disegni che ripercorre la vita artistica del maestro francese.
Alcune opere sono esposte qui per la prima volta in Italia, e vengono dai grandi musei di Parigi, Lille, Washington.
D’altronde, ho scoperto che la carriera di Renoir fu lunghissima, 60 anni, durante i quali realizzò qualcosa come cinquemila quadri.
L’ingresso alla mostra costa 10 euro ma si può approfittare di quello integrato, che con 11 euro dà diritto anche a visitare i Musei Civici di Pavia.
Renoir la vie en peinture nei fine settimana e festivi rimane aperta dalle 9 alle 21, ma attenzione: la sera prima dell’ultimo giorno di apertura, quella del 15 dicembre dunque, è la Speciale Notte Bianca Renoir: la mostra sarà aperta fino a mezzanotte.
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Johannes Vermeer e Paul Klee sono invece in scena a Roma fino a gennaio.
Vermeer, il secolo d’oro dell’arte olandese è ospitata dalle Scuderie del Quirinale fino al 20 gennaio, ed è la prima grande esibizione pubblica mai fatta in Italia del maestro del XVII secolo.
Per contestualizzare le sue opere sono esposti anche dipinti, una trentina, dei suoi contemporanei della scena olandese (alcuni nomi, Carel Fabritius, Pieter de Hooch e Emmanuel de Witte).
Il biglietto intero costa 12 euro, con 20 invece si entra anche al Palazzo delle Esposizioni.
E la mostra di Vermeer ha anche la sua App.
Punto di vista interessante quello di Paul Klee e l’Italia in mostra fino al 27 gennaio alla Galleria d’Arte Moderna della Capitale.
Perché indaga il rapporto tra l’artista, nato in Svizzera ma cittadino tedesco, e il Belpaese.
In Italia Klee (1879-1940) venne sei volte, a cominciare dal lungo viaggio di studio tra l’ottobre 1901 e il maggio 1902, nello spirito del classico Grand Tour di formazione.
Roma, Napoli, Firenze, ma anche la Sicilia e tante altre città furono da lui visitate nel corso degli anni. L’ingresso costa 12 euro.
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A Palazzo Ducale di Genova, invece, c’è, fino al 7 aprile dell’anno prossimo, Mirò! Poesia e Luce (e l’esclamativo fa parte proprio del titolo…), una rassegna dell’opera di Joan Miró (1893-1983) con 80 sue opere mai sbarcate prima nel nostro Paese.
Tele ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli.
Si potranno ammirare tra i capolavori, gli olii Donna nella via (1973) e Senza titolo (1978), e i bronzi come Donna (1967).
Negli ultimi trent’anni Miró visse a Mallorca (dal 1956 fino alla morte nel 1983), e qui poteva creare in un grande atelier e laboratorio.
E gli rendono omaggio gli spazi espositivi della mostra, dove è stato ricreato lo studio, con tanto di oggetti, pennelli e strumenti originali che l’artista usava e che si sono conservati grazie all’attività della Fondazione.
La mostra è aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 19 (il lunedì dalle 14).
L’ingresso costa 13 euro (con audioguida e microfonaggio obbligatorio inclusi).
Avviso agli studenti: tutti i giovedì pomeriggio dalle 14:00 alle 19:00 gli universitari (con tesserino) senza limiti di età pagano solo 8 euro, con audioguida in omaggio.
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La star di Milano, invece, si sa, è lui: Picasso.
La mostra allestita a Palazzo Reale negli ultimi mesi è sulla bocca di tutti e c’è tempo fino al 6 gennaio per visitarla.
Non c’è, perchè ormai non può andare in tournè, la grande tela di Guernica (occorre andare al museo Reina Sofia di Madrid per ammirarla), come fu invece nel grande allestimento del 1953.
Ma I Capolavori dal Museo nazionale Picasso di Parigi hanno portato a Milano 200 opere tra disegni, dipinti, sculture e fotografie.
Tra i capolavori in mostra, “La Celestina” (1904), Uomo con il Mandolino (1911), Ritratto di Olga (1918), Due donne che corrono sulla spiaggia (1922), Paul come Arlecchino (1924), La Supplicante (1937).
E se Guernica è, appunto, assente, a Palazzo Reale c’è invece tutta la documentazione relativa a quella mostra di quasi 60 anni fa.
La mostra è aperta di lunedì, martedì, mercoledì dalle 8.30 alle 19.30, mentre negli altri giorni della settimana è possibile goderne by night fino alle 23.30.
Anche Picasso ha la sua App, una monografia sull’artista e sulle sue opere.
Però è a pagamento, 4,49 euro (per iPhone e iPad)
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Ancora fil rouge tra Parigi e il Belpaese!
Dalla Ville Lumiere arriva anche Degas, per la precisione dal suggestivo Museo d’Orsay, alla Palazzina della Società di Torino fino al 27 gennaio (chiuso il martedì).
In scena ovviamente non ci sono solo le celebri ballerine (anche se al tema caro a Degas, la danza, sono dedicate due delle dodici sale allestite).
Se ci vai di sabato puoi partecipare alla visita guidata alle 14.30 (che non è prenotabile) che costa 5 euro oltre al biglietto di ingresso (quest’ultimo a 12 euro).
Se però hai l’Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino + Piemonte Card o la Torino + Piemonte Card Junior, l’ingresso è gratuito.
Vuoi prepararti in anticipo?
Puoi scaricare l’App gratuita per iPhone.
Articolo di
Mariangela Traficante