Albarracin è un piccolo comune della Spagna, nell’entroterra, poco distante da Madrid.
Può essere l’occasione per un viaggio on the road, che voglia esplorare anche località non sempre sottolineate dalle guide.
Albarracin si trova a circa 270 km da Madrid e a 180 km da Valencia.
E’ totalmente immerso in un’area naturale, dall’omonimo nome: la regione della Sierra de Albarracin.
A sud-ovest della provincia di Teruel occupa una superficie di 1.414 km2 è un alternarsi di colline, che raggiungono anche i 2000 metri, valli e canyon.
Un luogo affascinante che ha ospitato civiltà fin dall’antica preistoria e ha visto poi insediamenti di romani e arabi.
Qui trovi scorrere i fiumi tra foreste e paesaggi con una vegetazione non solo ricca, ma anche molto varia.
A circondare questa Sierra vi è una cornice di montagne, che si stagliano all’orizzonte e rendono ancor più spettacolare il panorama, che ti si presenterà agli occhi.
Questi complessi rocciosi fanno parte del Paesaggio protetto del Rodeno: un esempio di formazioni di piccola e grande scala, che costituisce un ambiente talmente unico da meritare una speciale protezione.
In quest’area è tipica una particolare specie di pino (Pinus pinaster), che potrai facilmente riconoscere per la sua grande e folta chioma.
Anche in materia di animali si può dire che questa Sierra non si faccia mancare nulla: ospita, ad esempio, cervi, cinghiali, lepri, pernici, lontre e volpi.
Proprio per la sua conformazione la zona offre la possibilità di intraprendere attività sportive.
Potrai infatti provare il brivido del canyoning, metterti alla prova con l’arrampicata, dedicarti a una passeggiata a cavallo oppure mettere alla prova la tua mira con un po’ di tiro con l’arco.
La Sierra de Albarracin propone anche una serie di sentieri da poter fare in modalità trekking oppure con mount bike, ideali per scoprire e conoscere da vicino tutto il territorio.
Ci sono 7 vie principali, attraverso la Sierra:
1. EL PUERTO DE ORIHUELA: raggiunge i due punti più alti della Sierra (la cappella di Tremedal e High Sierra) e attraversa la pineta di Puerto de Orihuela.
2. BUSCANDO LOS NACIMIENTOS: percorre i primi chilometri di tre fiumi che hanno origine nella Sierra, il Tago, Cabriel (principale affluente Jucar) e Guadalaviar (da Teruel, il Turia).
3. EL VALLE DEL RIO CABRIEL: si concentra nella valle del fiume Cabriel.
4. LOS LLANOS DE POZONDÓN: vede la pianura e qui si trovano punti d’interesse legati al Monte Rodeno.
5. EL PINAR DE RODENO (NORTE): l’area protetta del Pinar de Rodeno vicino Albarracin.
6. EL PINAR DE RODENO (SUR): si prosegue nel Pinar de Rodeno, nell’area non protetta
7. LOS ESTRECHOS DEL RIO EBRÓN: il percorso si concentra in zone di fiumi minori, ma altrettanto spettacolari.
In questa valle naturale si trova proprio Albarracin: su un promontorio roccioso una cittadella medievale, circondata da un imponente recinto fortificato, che per la sua bellezza e il suo valore storico è stata dichiarata Bene di Interesse Culturale.
Non sottovalutarla guardando solo le sue piccole dimensioni perché questo centro ha avuto un ruolo importante nella storia, ed è anche stata un dominio indipendente di Castilla e Aragona.
I suoi palazzi dalle tinte rosse sono arricchiti da dettagli in ferro battuto e portoni in legno che la rendono molto curata e ben conservata.
Le tappe che puoi prevedere sono la casa Julianeta oppure la Casa della Comunità, ma sicuramente irrinunciabile è la visita alla Cattedrale El Salvador, dove all’interno ammirerai ad esempio la pala di San Pedro.
Altra tappa il Museo Diocesano con la sua preziosa collezione di arazzi fiamminghi.
Se hai deciso di fare un viaggio qui eccoti una serie di link e informazioni utili :
Ufficio Regionale del Turismo di Albarracin
C/. San Antonio, 2 – 44100 Albarracín Tel.: 978 7102 62
http://www.comarcadelasierradealbarracin.es
E-mail: turismo(at)comarcadelasierradealbarracin.es
Associazione Turistica della Sierra de Albarracín
Ctra Comarcal A-1512, km 44 – 44112 Tramacastilla Tel.: 639 182 825
http://www.turismosierradealbarracin.com
E-mail: info(at)turismosierradealbarracin.com
Articolo di
Irene
http://www.d-ire.com/