Premetto che non amo gli sport violenti (ad essere ancora più sincero devo dire che la mia pigrizia mi fa evitare gli sforzi fisici e quindi gli sport in generale), ma da qualche tempo ho preso l’abitudine di guardare gli incontri di boxe tailandese in TV e, saltuariamente anche dal vivo.
Questa disciplina sportiva vede le sue origini perdersi nella notte dei tempi in Cina.
Più precisamente sembra che le sue prime tracce si abbiano in un periodo storico chiamato Pre – Sukhothai nel tempio cinese Shaolin, intorno al 200 a.C..
Monaci buddisti indiani, inviati nella regione chiamata Suvarnabhumi (dal Myanmar meridionale – Birmania – attraverso la Thailandia centrale fino alla Cambogia orientale) diffusero nella regione una serie di arti marziali considerate come sistema di combattimento da impiegare in guerra.
In seguito divenne una forma sportiva che prese il nome di Dhee Muay o Dhoi Muay, diventato ed evolutosi poi in Muay Thai alla fine del 1700.
Originariamente i contendenti si affrontavano davanti ad un pubblico in occasione di celebrazioni religiose o di festività e i duelli si svolgevano all’interno delle corti o delle piazze.
Questi incontri non avevano limiti di tempo, non avevano categorie di peso e i contendenti si affrontavano senza protezioni.
Gli incontri finivano per KO, per morte dell’avversario o per resa e molto spesso i pugili erano costretti ad affrontare più incontri nella stessa giornata.
Questa disciplina si diffuse e radicò così ampliamente nella cultura e società tailandese che divenne materia scolastica per tutto il primo ventennio del 1900.
Solamente dopo il 1945, vennero introdotte le categorie di peso, i round, i guantoni per proteggere le mani e la conchiglia per i genitali, e gli incontri abbandonarono strade e piazze per spostarsi in apposite arene su più adeguati ring.
Dopo le arene vennero costruiti gli stadi: risalgono alla metà dello scorso secolo i 2 principali stadi per la moderna Muay Thai, ambedue a Bangkok, ovvero il Rajadamnern Boxing Stadium o in tailandese Sanam Muay Rajadamnern, e il Lumpinee Boxing Stadium.
In tutto il paese esistono moltissimi stadi dove poter assistere agli incontri, spesso senza dover pagare un ingresso e dove i profitti sono legati alle scommesse che girano intorno ai combattimenti.
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Le tecniche e le regole dei combattimenti sono piuttosto complesse.
I 2 contendenti si affrontano su un ring quadrato analogo a quello del pugilato tradizionale sferrando potenti colpi: quasi tutte le tecniche di muay thai utilizzare il movimento di tutto il corpo, ruotando l’anca ad ogni calcio, pugno, gomitata (in realtà proibita in Italia) e blocco.
Sono consentite anche le ginocchiate e colpi inferti durante salti e cadute.
Gli incontri si suddividono solitamente in 5 round di 2 minuti l’uno con 1 minuto di intervallo.
Il maestro di ciascun pugile, prima dell’inizio dell’incontro, pone sulla testa del suo allievo il “Mongkon” ovvero una sorta di corona si corda intrecciata rivestita di stoffa e terminante con una coda di seta.
I 2 contendenti saliti sul ring si salutano con le mani giunte davanti al viso e facendo un piccolo inchino in avanti.
A questo saluto segue il “Ram Muay” ovvero una sorta di danza cerimoniale dai lenti movimenti all’interno del perimetro del ring e che può concludersi con un momento di preghiera al centro dell’area di combattimento.
Al suono del gong i pugili iniziano a studiarsi reciprocamente muovendo ritmicamente il corpo su una musica tradizionale.
La valutazione e il punteggio assegnato ad ogni colpo inferto determinano il vincitore in caso di mancato KO o ritiro di uno dei 2 pugili e si basa sulla precisione con cui il colpo è stato inferto e sull’efficacia dello stesso.
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Qui a Bangkok è possibile assistere a incontri di Muay Thai presso il Rajadamnern Boxing Stadium ogni lunedì, mercoledì, giovedì e domenica; i combattimenti iniziano di solito intorno alle 18.30 e i prezzi biglietti vanno da 1000 Baht (per posti di terza classe) ai 2.000 Baht (per i posti a lato del ring).
Al Lumpinee Boxing Stadium gli incontri si svolgono ogni martedì, venerdì e sabato a partire dalle 18.30 e i prezzi biglietti variano dai 500 ai 1500 Baht.
Oggi il Muay Thai è una disciplina sportiva diffusa oltre i confini della Thailandia, con federazioni e campionati anche in Italia.
Un piacere per me presentarti Emanuela, una simpatica ex-pugile da poco trasferitasi in una delle più belle isole della Thailandia.
Scommetto che la sua esperienza ti possa interessare…
Andrea