Una delle cose che solitamente colpisce l’attenzione di un occidentale in viaggio qui in Thailandia è che quasi tutti i tailandesi di sesso maschile, ma anche molte donne, portano appesi al collo vistosi amuleti, di solito immagini di Buddha attaccate a pesanti catene d’oro o d’argento.
Queste immagini sono diverse a seconda della protezione che si desidera ricevere e non è raro che una sola persona ne abbia diverse, una per ogni necessità!
Agli amuleti si aggiungono i tatuaggi, in generale considerati più efficaci contro il diavolo.
Ancora oggi si consultano gli astrologi per stabilire il momento più adatto per celebrare un matrimonio, per fare un viaggio, per traslocare in una nuova casa o semplicemente per decidere se fare o meno un colloquio di lavoro.
La maggior parte dei taxi sono decorati in modo pittoresco con statuette, corone di fiori e simboli dipinti direttamente all’interno per proteggere autista e passeggeri da eventuali incidenti, una pratica più diffusa (e di certo più economica) dell’avere un’assicurazione vera e propria.
Molte delle credenze non sono legate alla tradizione buddista ma originano dalla tradizione induista e i bramini (membri della casta sacerdotale) in Thailandia rivestono un ruolo che è a cavallo fra la tradizione religiosa Indù e Buddista, soprattutto nella celebrazione di matrimoni e funerali.
La cinematografia tailandese è ricca di film (vedi locandina all’inizio) la cui trama è incentrata su spiriti e fantasmi, horror che fanno leva sulle paure diffuse comunemente in questo popolo.
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Giovani e anziani compiono spesso in modo involontario e istintivo gesti scaramantici talvolta rappresentati da “fugaci” atti di rispetto a statue e templi.
Devo ammettere che il mio naturale scetticismo nei confronti del sovrannaturale si è decisamente mitigato vivendo a Bangkok e, che tu ci creda oppure no, io ho avuto esperienze piuttosto inquietanti alle quali non ho saputo trovare giustificazione ma è per questo che ho voluto documentarmi.
Il Culto degli Spiriti è probabilmente la tradizione che più si discosta dal nostro modo di concepire la natura e i fenomeni ad essa connessi.
In questo paese il “moderno” e la “tradizione” hanno trovato il modo di convivere.
Accanto a scintillanti grattacieli ti capiterà di vedere curiose costruzioni simili a templi o casette in miniatura, realizzate in legno o muratura, posizionati nell’angolo a sud-ovest dove non cade mai l’ombra dell’edificio a cui è annesso.
Si tratta della “casa degli spiriti” (san phra phum) dove alloggiano per l’appunto gli spiriti protettivi dell’edificio.
Quando il buddismo arrivò nel sud-est asiatico l’animismo era così radicato nella cultura e nel popolo Lanna che la gente continuò a praticare entrambi ed è tuttora così.
Per la maggior parte di noi il pensiero di adorare gli spiriti evoca immagini di tribù primitive che danzano attorno al fuoco nel mezzo della giungla e consideriamo anacronistica l’adorazione degli spiriti.
Qui in Thailandia queste pratiche sono comuni e diffuse in tutte la fasce d’età e ceti sociali e ci sono molti tipi di spiriti da temere e da adorare.
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In tailandese fantasma si dice è “pii” (pronunciato con un tono capace di far rizzare i capelli).
Mi limiterò a descriverne solo alcuni per darti un quadro approssimativo di questo sistema di credenze.
1. Lo spirito degli antenati, Pii Bunpaburoos.
Quando un parente stretto, i nonni o i genitori muoiono, si ritiene che il loro spirito risiederà all’interno della casa per prendersi cura della famiglia.
In molte case una stanza speciale viene riservata a loro e quando la famiglia è in difficoltà offerte di cibo, fiori e incenso servono a mediare la richiesta d’aiuto.
I cattivi comportamenti possono offendere questi spiriti che puniranno la famiglia con malattie o altri tipi di sfortunate circostanze fintanto che non verrà formalmente celebrata la richiesta di perdono.
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2. Lo spirito della casa, Pii Baan.
È lo spirito di cui ti parlavo prima e che alloggia nella san phra phum.
Lo spirito della casa è trattato con molto rispetto e cura: in genere vengono offerte statuette di terracotta e elefanti e cavalli di legno a decorare ed arricchire la casa; regolarmente vengono offerti cibo, fiori e incenso.
Da quello che ho potuto capire gli spiriti della casa sono di sesso maschile (le avvenenti statuette che abbelliscono l’altare sono sempre del genere femminile).
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3. Lo spirito del villaggio, Pii Moo Baan.
In ogni villaggio un piccolo appezzamento di terra è destinata alla costruzione di una casa per lo spirito che protegge il villaggio.
Questo tipo di casa di solito è più grande della casa degli spiriti domestici.
La gente del villaggio si reca in questo terreno a rendere omaggio e portare offerte ogni qualvolta hanno bisogno d’aiuto o di una guida nel prendere una decisione importante.
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4. Lo spirito del tempio Pii Wat e lo spirito della città, Pii Muang.
Questi sono gli spiriti che proteggono i templi e le città dai possibili disastri e calamità naturali.
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5. Lo spirito delle risaie, Pii Na.
Agricoltori del nord ritengono che questo spirito si prenda cura delle risaie in modo che la terra sia fertile, le piante di riso crescano rigogliose, l’acqua e il pesce siano abbondanti, bufali, mucche e gli altri animali siano sani.
In genere questo spirito risiede in un angolo della risaia dove viene costruita una “diga” più alta per proteggere il campo dalle inondazioni.
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6. Lo spirito della foresta, Pii Bpa.
È lo spirito che abita le zone rurali non abitate.
Lo si incontra frequentemente lungo le strade fuori dalle città e i viaggiatori sono tenuti a portare rispetto anche semplicemente rallentando durante la guida e suonando il clacson.
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7. Pii Ga è lo spirito cattivo della famiglia o di un antenato.
Invece di proteggere e prendersi cura della famiglia, questo si impossessa di un membro femminile del nucleo familiare.
Le persone possedute in genere manifestano dolori lancinanti e disagio, pianto senza motivo, disturbi della personalità.
La moderna psichiatria classifica queste manifestazioni come devianze isterica della personalità dovute ad ansia e frustrazione.
La presenza di “pii ga” in una casa è di solito associata alla presenza di un gufo sopra il tetto o su un albero nelle vicinanze dell’abitazione.
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8. Lo spirito affamato, Paong Pii.
Lo si può trovare in agguato intorno al campo di riso nella stagione delle piogge.
Questo fantasma è normalmente un uomo che si ciba di rane e pesci e la sua presenza è rilevata da resti dei suoi pasti lungo il suo tragitto.
È un fantasma timido e poco aggressivo.
Infine vedrai molto spesso enormi alberi il cui tronco è avvolto da sgargianti nastri colorati e nei pressi dei quali vengono bruciati incensi e portate offerte.
Si tratta di alberi sacri, spesso non lontani da templi o da terreni ritenuti sacri.
Sono abitati da spiriti buoni che proteggono chi li venera dalle malattie e dalla povertà.
Finalmente tempo di mare: prossima tappa Koh Samed, a presto!
Andrea