Strada vietnamita

Strada vietnamita – foto di Stefania

 

Ci sono Paesi in cui, quando si sceglie di visitarli, si arriva pensando di conoscerli già benissimo per tutto quello che è stato raccontato da libri, conoscenti che ci sono stati prima di noi o film… con aspettative che si spera siano mantenute quindi, o smentite, e con poca speranza di rimanere sorpresi.

Il Vietnam è sicuramente uno di questi.

Eppure basta mettere piede a terra fuori dall’aeroporto di Hanoi, Ho Chi Minh City o qualsiasi altra città in cui si scelga di entrare nel Paese per accorgersi immediatamente che tutto quello che si pensava di sapere può essere ribaltato in un secondo e che in realtà le sorprese che può riservare il viaggio siano (fortunatamente) molte.

Se hai scelto il Vietnam come tua prossima destinazione cercherò di darti da qui alle prossime settimane i miei migliori consigli per prepararti a un Paese che a me ha letteralmente rubato il cuore.

Attenzione però, ti avverto che, nonostante tutto quello che leggerai, una volta a destinazione ti accorgerai di essere assolutamente impreparato! 😉

Ci sono tante ragioni per cui il Vietnam è uno dei luoghi più affascinanti della terra: è un caleidoscopio di colori vividi e panorami esotici, un miscuglio di culture completamente differenti le une dalle altre, ha ereditato una storia ricca di vicende interessanti e altrettante leggende, improbabili ma assolutamente coinvolgenti.

Per chi ama l’avventura o per chi preferisce i viaggi ‘comodi’, il Vietnam offre milioni di possibilità per essere scoperto e, infatti, negli ultimi vent’anni il turismo ha esercitato un grande impatto sulla ripresa economica del Paese.

Vale quindi la pena di approfittarne ora, prima che – come dice la Lonely – si trasformi in una seconda Malaysia o Thailandia.

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Nel mio percorso alla scoperta del Vietnam, comincerò portandoti sui monti del Vietnam nord-occidentale, quasi al confine con la Cina, dove vivono le tribù delle minoranze etniche di Flower H’Mong, Black H’mong, Red Dzao, Giay e altri.

Black H’Mong a Sapa

Black H’Mong a Sapa - foto di Stefania

 

Se sai guidare una moto, viaggi leggero e hai abbastanza tempo (almeno una settimana da dedicare esclusivamente a questa zona), il mio consiglio è di affittare una motocicletta e dirigerti a esplorare queste zone con questo mezzo.

La motocicletta è il mezzo principe per muoversi in Vietnam e il rombo delle due ruote che affollano le città come sciami di mosche accompagnerà tutto il tuo viaggio alla scoperta del Paese.

Una soluzione alternativa per raggiungere la zona è il treno.

Da Hanoi a Lao Cai, ultimo avamposto vietnamita prima del confine cinese, ci sono treni tutti i giorni che impiegano circa 8 ore e 30 per arrivare a destinazione, quindi il mio consiglio è di prendere quelli notturni per ottimizzare i tempi di viaggio.

Come dicevo prima, ci sono soluzioni per tutte le tasche.

Se viaggi ‘zaino in spalla’ puoi recarti direttamente alla stazione di Hanoi e chiedere un biglietto per una delle tre soluzioni disponibili: cuccetta, sedile morbido o sedile duro.

Ti consiglio di prenotare con un paio di giorni di anticipo, ma se dovessi prenotare dalla mattina per la notte stessa come è capitato a me, anche il sedile morbido, essendo facilmente reclinabile, può essere un’alternativa alla cuccetta se questa non fosse disponibile, anche perché costerebbe circa 6€.

Se invece preferisci spendere un po’ di più ma viaggiare in comodità e in una cuccetta privata, puoi rivolgerti a una delle tantissime agenzie viaggi che troverai in giro per Hanoi o prenotare dall’Italia.

Fra le diverse possibilità, ti consiglio di guardare Hoang Vu Tours (con base a Bac Ha) che propone direttamente pacchetti treno+trekking alla scoperta dei villaggi di montagna con guide locali che parlano inglese e francese.

Sapa, le risaie circostanti

Sapa, le risaie circostanti - foto di Stefania

 

La destinazione canonica proposta dalla maggior parte dei tour operator una volta giunti al Nord è Sapa, deliziosa cittadina incastonata fra le montagne della Muong Hoa Valley che si raggiunge in un’oretta da Lao Cai.

Essendo da sempre zona dedicata al turismo, questa è ricca di alberghi, ristoranti (ce n’è anche uno italano!), negozi di souvenir più o meno artigianali e centri in cui rilassarsi con un bel massaggio Red Dzao dopo una lunga e faticosa giornata di trekking.

Il panorama che si gode dalle stanze degli alberghi è da mozzare il fiato.

Le cime verdi delle montagne quasi completamente coltivate a risaie si stendono a perdita d’occhio facendo capolino dalle nuvole basse con cui immancabilmente ci si sveglia ogni mattina.

I villaggi limitrofi vivono anch’essi sostanzialmente di turismo e per accedervi è necessario pagare delle modeste tasse d’ingresso.

I più vicini, che si raggiungono a piedi o con un breve trasferimento in auto iniziale, sono quelli di Cat Cat della tribù Black H’Mong (appena sotto Sapa, prevede un giro di circa 3 Km) e Lau Chai, Ta Van e Giang Ta Chai delle tribù Red Dzao e Giay (che invece prevedono un trekking piuttosto impegnativo di circa 17 km).

In circa 4 ore di auto da Sapa, si può poi raggiungere Cao Son, un altro villaggio di montagna posto a 1500 m slm fra la Muong Lum Valley e la Lung Khau Nhin Valley.

Qui le risaie lasciano spazio a una fitta vegetazione che rimanda immediatamente all’immagine del Vietnam da film e a ogni curva quasi ci si aspetta di veder spuntare sopra le montagne gli elicotteri di Apocalypse Now, sperando ovviamente che nessuno spari! ;-D

Dintorni di Cao Son

Dintorni di Cao Son - Foto di Stefania

 

Da queste parti il turismo di massa fortunatamente non è ancora arrivato e con un trekking di circa 20 Km è possibile raggiungere e immergersi nella vera vita dei villaggi di montagna abitati dai coloratissimi Flower H’Mong, dove la vera attrazione diventano proprio i turisti.

Nonostante tutto, alcune strutture stanno cominciando ad attrezzarsi per accogliere i visitatori più avventurosi, come il Cao Son Ecolodge che offre una sistemazione ottimale per chi non vuole comunque rinunciare al piacere di una doccia calda.

Flower H’Mong

Flower H’Mong - Foto di Stefania

 

La ‘cittadina’ più grossa cui fa capo Cao Son è Bac Ha.

Omologa di Sapa in questa valle, ma molto più caratteristica e ‘originale’ perché anche qui la fanno ancora da padroni i locali piuttosto che i turisti.

Il mio consiglio è di arrivare da queste parti di domenica, quando si tiene il mercato settimanale, in cui è possibile acquistare di tutto: dai tradizionali capi di abbigliamento dei Flower H’Mong ai souvenir in metallo (monili o statuette), da spezie e altri prodotti gastronomici tipici a… una mucca intera nel mercato del bestiame!

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In piroga sul Chay River

In piroga sul Chay River - foto di Stefania

 

Per concludere degnamente la visita di questa parte meravigliosa del Vietnam prima di ritornare ad Hanoi con il consueto treno notturno da Lao Cai, il mio consiglio è di godersi anche un giro in piroga sul fiume Chay, altra esperienza che renderà indimenticabile il tuo viaggio alla scoperta del Viet.

La prossima volta passeremo dal trekking alla frenesia cittadina di Hanoi, capoluogo del Vietnam settentrionale, ma se sei curioso di saperne di più sui villaggi delle tribù di montagna e sui suoi abitanti in questa pagina del mio blog puoi trovare il diario completo delle mie peripezie nella parte nord del Paese.

Che altro dire se non… tam biet, hen gap lai! 😉

Stèf