Come avrai probabilmente sentito dai telegiornali in questi ultimi giorni Bangkok e gran parte della Thailandia stanno affrontando l’emergenza inondazioni.
La stagione dei monsoni sta giungendo al termine ma quest’anno le piogge sono state particolarmente intense e prolungate e hanno causato l’allagamento di ben 30 province con ingenti danni soprattutto ad Ayutthaya.
Qui a Bangkok il Chao Phraya ha superato i margini in diverse zone della città, coinvolgendo in parte anche quartieri centrali, incluso quello in cui abito, Silom.
Oggi ti porto proprio a pochi passi da casa mia per farti vedere uno dei “monumenti” più colorati e vistosi che ci siano a Bangkok, lo Sri Maha Mariamman Temple anche noto come Wat Khaek.
Si trova all’angolo fra Pan road e Silom Road, dalla parte opposta della strada rispetto al Narai Hotel.
Le fermate dello Skytrain (BTS) più comode sono quelle di Sala Daeng e di Chong Nonsi.
Camminando su Silom Road è certamente molto facile da individuarlo in quanto estremamente colorato e con uno stile architettonico decisamente diverso da quello degli edifici circostanti.
Questo infatti non è un tempio Buddista ma Indù, una chiara testimonianza, proprio nel cuore della capitale, di come in questo paese la convivenza di etnie e culture diverse sia una cosa normale.
Il Tempio Sri Maha Mariamman venne costruito per iniziativa degli immigrati Tamil che si stabilirono inizialmente nel sud della Thailandia, grazie agli sforzi combinati di commercianti e operai.
Il tempio è dedicato a Mahamariamman o Umadevi, una delle regine consorti di Re Bellala, affiancata da altre divinità Indù come Ganesh, Kandakumara, Krishna, Vishnu, Rashmi e Kali.
Deauma è adorata nelle sue tre incarnazioni Parvati, Durga e Kali.
Come ti dicevo questo tempio è facilmente individuabile.
Si distingue sicuramente per i suoi imponente ingressi e le colorate decorazioni in porcellana raffiguranti divinità Indù e Buddha.
Venne costruito nel XXIII Sec. Buddista ovvero 3 secoli fa.
Una cupola di rame dorato dà un aspetto maestoso al tempio.
Il cortile del un piccolo santuario che ospita il lingam di Shiva.
Il tempio è aperto al pubblico dalle 6 del mattino alle 20 dal sabato al giovedì e dalle 6 alle 21 il venerdì.
I riti quotidiani si svolgono nel pomeriggio.
Accingendoti ad entrare nel tempio tieniti pronto ad essere investito da una nuvola di fumo d’incenso misto al profumo di fiori usati come offerte alle divinità.
Come per tutti i templi anche qui devi toglierti le scarpe prima di accedere alla zona sacra.
Le offerte possono essere direttamente acquistate all’interno del tempio – non ti stupire del fatto che vengano riciclate e gli stessi doni tornino presto dall’altare al tavolo dove vengono cedute in cambio di un’offerta monetaria.
Alla fine riceverai la benedizione da un sacerdote di ovvie origini indiane, benedizione sigillata dal tikka (o tilaka) a simboleggiare il terzo occhio o occhio della mente.
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Ogni anno in questo tempio viene celebrata un’importante cerimonia della tradizione religiosa Indù ovvero il Sharada Navaratri, il più importante delle 4 cerimonie annuali del Navaratri.
Si celebra nel mese di Ashvina, all’inizio dell’inverno, fra settembre-ottobre nel 9° mese del calendario lunare a partire dal primo giorno di luna crescente per i 10 giorni successivi.
Questo periodo coincide precisamente con il Tetsakaan Gin Jay Taoista ed entrambe le festività sono praticate da una larga fetta della popolazione di Bangkok che segue in quei giorni una dieta vegana.
La festa Indù culmina con una colorata e rumorosa parata lungo Silom Road dalle 19 a mezzanotte del 10° giorno.
Vengono allestiti lungo la strada degli altari con immagini sacre Indù, soprattutto Ganish.
I sacerdoti del tempio elargiscono benedizioni ai presenti, sia fedeli di origini indiane che tailandesi ma anche numerosi turisti, mentre stanno seduti su un carro dorato trainato da fedeli.
Se decidi di partecipare a questa manifestazione segui alcuni consigli basilari:
– Indossa delle infradito poco costose: durante il passaggio del carro con i sacerdoti ti verrà ordinato di toglierti le scarpe con il rischio di perderle nella confusione
– Evita di indossare abiti a cui sei affezionato: è facile ritrovarsi cosparso di argilla o terra rossa che, miscelata all’acqua rendono gli abiti inutilizzabili
– Attento a dove metti i piedi: durante la cerimonia vengono spaccate centinaia di noci di cocco e bruciati incensi e candele
– Porta pochi soldi: la confusione è tanta e fra la folla potrebbe sempre esserci qualcuno che soffre di cleptomania
In attesa che torni presto il bel tempo voglio parlarti di alcune credenze e superstizioni comuni qui in Thailandia.
Andrea