Se hai l’intenzione di entrare nel cuore della degustazione spagnola entra in un Tapas bar.
Avrai il piacere di conoscere un modo particolare di consumare i tuoi pasti.
All’interno del Tapas bar sei richiamato da una distesa di vassoi contenenti le più svariate tipologie di cibi: dalla morcilla (sanguinaccio), ai boquerones fritos (acciughe fritte), alla tortilla espanola (tortino di patate, finendo con patatas bravas (patate condite con salse) e molte altre specialità spagnole.
In quell’istante la mente compie una rapida cernita dopo la quale avviene la scelta.
Piacevole è potersi sbizzarrire tra tutte le pietanze presenti, le quali ti vengono servite disordinatamente in piccole porzioni riposte su altrettanti piccoli piattini.
Il risultato?
Come tanti colori sulla tavolozza di un pittore, così è il mio tavolo all’arrivo delle tapas!
Spesso noi italiani concepiamo il “mangiare” solo se strutturato in portate singole tra cui primi, secondi, contorni, dessert.
Oppure siamo soliti usufruire di un pasto veloce composto da bibita e panino, seduti in un bar o come fugace take away.
In Spagna dimentichi le usanze del made in Italy non appena inizi a tapeare, italianizzazione del termine spagnolo “andar per tapas” (tapear).
La madre di tutte le tapas è l’Andalusia e in questa regione puoi assaporarne la nuda e pura derivazione.
La prima volta in cui ho sperimentato questo nuova modalità culinaria, mi sono divertita!
Non nego di essermi sentita spaesata tra quel groviglio di piatti e la velocità con la quale venivano preparati…
Presa dall’entusiasmo mi tuffo nella scelta, ma la fortuna del pricipiante si trasforma in “sfortuna”.
Sfoglio in ritardo il dizionario per capire cosa giacesse su questi piattini ancora caldi…
Ma ahimè!
Non importa, la forchetta è più veloce della mente e ha inizio la staffetta che vede cambiarsi testimone tra una tapas e l’altra.
I piattini si svuotano quasi magicamente e allora indico al camerire altre prelibatezze.
La sazietà si fa sentire sentire e sul tavolo 10 piattini si inerpicano uno sopra l’altro come fossero la Torre di Pisa.
Una grande soddisfazione!
Ho consumato tapas a Siviglia, Cordoba, Granada, Madrid, Barcellona e in ogni Tapas Bar la forchetta ha sfrecciato in attesa di altri piattini e tapas da gustare!
Ciao,
Chiara
P.S.(di Cristiano): Le tapas sono sparse un po’ in tutta la Spagna anche se la regione migliore dove gustarle è quella andalusa.
Dall’Italia esistono decine di voli per raggiungere la Spagna, le soluzioni low-cost sono garantite dai voli Ryanair, Easyjet e Vueling.
In caso di necessità puoi cercarne altri su Opodo, Expedia, Edreams o Lastminute.
Per gli alloggi ti consiglio gli hostal, una soluzione con qualità prezzo molto vantaggiosa…
Non si tratta di ostelli ma di veri e propri “alberghetti” che solitamente occupano una parte di fabbricato, ad esempio un piano di un palazzo.