Canale delle moline – Foto di Stefano G
Come ho già scritto in qualche post precedente, sono irresistibilmente attratta da tutto ciò che è strano, insolito e memorabile, sempre che non sia particolarmente schifoso o pericoloso.
Penso che ci debba sempre essere un po’ di curiosità in una vacanza o una gita, per renderla davvero memorabile e speciale.
E cosa c’è di più strano di una discesa nei sotterranei bui e umidi di una delle città più conosciute d’Italia?
Potresti aspettarti di scendere per vedere le catacombe di Roma… e invece no!
Troppo scontato!
Quello che ti propongo oggi è di visitare i sotterranei di Bologna.
Quello che si nota guardando la città di Bologna su una mappa è che non è attraversata da alcun fiume… almeno apparentemente…
Eh sì, apparentemente!
Nessuna città sorge lontana da corsi d’acqua, e già questo dovrebbe spingerti a chiederti che fine abbiano fatto il fiume o i fiumi di Bologna.
Bologna è circondata dai fiumi Reno e Savena e attraversata dall’Aposa, una volta in superficie, ora sotterraneo.
Già dai primi secoli della sua esistenza, la città era riuscita ad imbrigliare questi corsi d’acqua alla perfezione, costituendo tutta una serie di canali.
Ci pensi?
Bologna era percorsa da canali, proprio come Amsterdam!
Dev’essere stato uno spettacolo indimenticabile per la gente dell’epoca!
Già un documento del 905 parla di navigazione a Bologna.
Nel XII secolo venne realizzata una poderosa chiusa sul fiume Reno, a Casalecchio, ed una sul fiume Savena, a San Ruffilio, dalle quali si dipartivano due omonimi canali (Reno e Savena, appunto), che confluivano verso il centro della città, proveniendo da direzioni opposte.
Nel centro cittadino incrociavano il torrente Aposa, creando, nel loro percorso, molte diramazioni che scendevano verso la pianura, in direzione nord, per confluire nel canale Navile, dal quale, percorrendo un vecchio ramo del Po, le imbarcazioni potevano giungere sino al mare Adriatico.
Incredibile!
Bologna attraversata da navi.
Io ci abito da 8 anni, ho sempre saputo questa parte di storia della città, ma faccio comunque fatica a crederci!
Non a caso a Bologna esiste un quartiere che si chiama Navile e uno che si chiama Porto.
Questo sistema idrico veniva considerato una delle maggiori meraviglie d’Italia.
Oggi, della fitta rete di canali che attraversavano la città, in superficie restano i nomi delle vie ed alcuni suggestivi scorci.
I percorsi dei canali Bolognesi sono sotterranei.
Abbastanza famosa tra gli abitanti e gli studenti di Bologna è una particolare finestrella, in via Piella, che permette di avere uno scorcio surreale sul canale delle Moline (naturalmente vicino a via della Moline), per un tratto in cui scorre all’aria aperta.
Sembra proprio uno scorcio di Venezia, come se fosse un passaggio temporale che permette di guardare indietro nel tempo e vedere com’era Bologna una volta.
Molto meglio di accostare l’orecchio al tombino sotto casa mia per sentire scorrere il fiume Reno.
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Un’altro modo per rendersi conto di quanto sia diffusa la rete di canali di Bologna è passare una serata alla discoteca Millennium, in via Riva Reno (un’altra volta il nome della strada non è casuale): il locale non è altro che una cantina di un antico condominio, ma una finestrella vicino all’ingresso permette la vista su un canale sotterraneo, purtroppo però spesso a secco.
Sotto la superficie del suolo cittadino c’è una vera e propria rete di canali ancora attraversati dalle acque, che attende di essere esplorata.
I percorsi dei canali sotterranei sono stati restaurati, consolidati e resi accessibili ai visitatori , naturalmente solo attraverso visite guidate e con personale esperto, anche se molti romanzi, come “I sotterranei di Bologna” di Loriano Macchiavelli, o telefilm, come “L’ispettore Coliandro”, vengono rappresentati come luoghi misteriosi popolati da pericolosi criminali e organizzazioni mafiose.
Se vuoi visitare i sotterrranei di Bologna puoi rivolgerti ad alcune associazioni, che organizzano visite guidate settimanali.
L’Associazione Amici delle vie d’Acqua e dei Sotterranei di Bologna organizza visite guidate che consentono di ripercorrere la gran parte dei canali sotterranei, in particolare lungo il percorso del torrente Aposa.
Per scoprire se c’è una visita guidata nel periodo in cui sei a Bologna, recati sul sito:
=> http://www.amicidelleacque.org/
L’associazione Vitruvio porpone invece una visita aprticolare, chiamata “Tra-ghetto – L’Inferno di Bologna”.
Canale sotterraneo di Bologna – Foto di kalevkevad
Si tratta di una visita sotterranea al torrente Aposa, durante la quale degli attori e dei musicisti della “Società per Azioni” ti accompagneranno attraverso i luoghi della storia cittadina legata al sistema delle acque.
Il nome prende spunto da Via dell’Inferno, che si trova nel ghetto ebraico di Bologna, ed è un pretesto per collegarsi alla Divina Commedia di Dante, della quale si narrerà la genesi e l’idea originale.
Vitruvio consente anche di fare “rafting urbano” percorrendo in gommone i canali di Bologna: prossimamente sarà possibile navigare il canale Navile e quello delle Moline, con una spedizione speleologica lugno il torrente Aposa.
Tutte le informazioni necessarie le trovi all’indirizzo:
=> http://www.vitruvio.emr.it/
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A presto, un abbraccio.
Articolo di
Elena Baldi