Foto di Irene
L’idea per una domenica pomeriggio, tranquilla e immersa in una dimensione un po’ “spirituale”, l’ho trovata a pochi passi da Milano!
A una mezz’oretta circa in macchina, puoi raggiunge un posto un po’ sospeso nel tempo e con dei ritmi ancora regolati dalla luce del sole e dalle stagioni: la Certosa di Pavia.
Costruita nel 1936, per volontà di Gian Galeazzo Visconti, Duca di Milano, per celebrare la dinastia viscontea.
E’ composta dal monastero cistercense e dal Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Grazie, e dista circa 8 km da Pavia.
“Certosa” è il nome per indicare un monastero di monaci certosini e in Italia ne abbiamo diversi esempi: oltre a quella di Pavia, trovi infatti quella di Parma, Bologna, Firenze o quella di Capri ed altri ancora.
In particolare per quella di Pavia i certosini vennero espulsi nel 1782 dall’imperatore Giuseppe II e successivamente venne istituito il monastero cistercense.
Per accedere alla Certosa di Pavia devi percorrere un viale alberato, che arriva direttamente all’entrata.
Puoi arrivare fino a lì in macchina e parcheggiare, ma il mio consiglio è di lasciare l’auto all’inizio del viale e percorrerlo a piedi così puoi vedere l’entrata avvicinarsi sempre di più e scoprirne il suo incanto, come se fosse un quadro a cui piano ti accosti.
All’arrivo lo spazio ti offre panchine e un parco dove poter sostare prima di entrare nel santuario e iniziare ad ammirare i differenti colori di marmo e i giardini perfettamente curati.
Qui trovi dei monaci che ogni mezz’ora organizzano delle visite guidate e, muniti di megafono, conducono i turisti alla scoperta della chiesa, dei chiostri e anche delle celle dei monaci.
Particolare è infatti passare tra i due chiostri e scoprire come vivevano e quali fossero realmente i loro luoghi di preghiera o di vita quotidiana.
Foto di Irene
L’interno della Chiesa ti accoglie con un soffitto blu cobalto ricco di stelle e, camminando fra le navate, ti imbatterai in opere come le due statue di Ludovico il Moro e Beatrice D’Este, scolpite da Cristoforo Solari, oppure nel sepolcro di Gian Galeazzo Visconti, progettato da Gian Cristoforo Romano o ancora nell’affresco del Cenacolo posto nel refettorio, di forte impatto e grande valore artistico.
Al termine della visita verrai portato all’interno dell’erboristeria – negozietto dei monaci e anche se i prezzi, non per tutto, non sono proprio economici è interessante leggere tutti i cartelli che raccontano di erbe, dei loro benefici e dei vari modi per prepararle.
Trovi libri, saponi, caramelle, miele e marmellate tutto rigorosamente confezionato e prodotto dai monaci.
La visita è gratuita, alla fine è a tua discrezione lasciare un’offerta ai monaci e direi che quasi nessuno li lascia a mani vuote; anche perché oltre ad essere molto chiari nelle spiegazioni sono assolutamente ironici e, durante le visite, non mancano battute con conseguenti risate dei “pellegrini”.
Gli orari per visitare il monumento seguono la vita della comunità cistercense quindi sono abbastanza tassativi e differenti a seconda della stagione.
In questi mesi (da maggio ad agosto) puoi recarti lì il mattino dalle 9.00 alle 11.30 e il pomeriggio dalle 14.30 alle 18.00 ricordandoti che le visite possono essere effettuate fino a mezz’ora prima della chiusura.
Il lunedì è giorno di riposo, quindi non è possibile accedere.
Per qualche informazione in più eccoti un paio di link:
Finita la visita… Pavia è così vicina che sarebbe proprio un peccato non andare a fare una passeggiata e magari sedersi, per un aperitivo, nella piazza centrale!
Per la serie sacro e profano!
Articolo di
Irene