Si legge spesso che mettere per iscritto un sogno, un desiderio o qualcosa che si vuole diventi un’abitudine aiuta a far avverare, cristallizzare o anche solo a mandare un segnale al “divino”, una comunicazione del tipo: “Ok, sono pronto ad accettarlo/a”.
In questo inizio di 2017 ho deciso di pubblicare una serie di articoli in cui comunicherò al mondo, e speriamo che il “divino” lo senta, i luoghi che ho trai i miei sogni nel cassetto, mete meno conosciute o anche solo considerate dai più come irraggiungibili.
Condividerò con te i motivi per cui vorrei visitare queste località, cosa mi ha scatenato la curiosità e… perché no? Il solo metterle qui sul blog e condividerle con te potrebbe far sì che si muova qualcosa.
Inizio con la Nuova Caledonia.
Qualche informazione generale
Prima di tutto: è uno di quei luoghi che hanno sentito nominare tutti, ma che in realtà poche persone sanno dove si trova. Siamo a est dell’Australia, a circa 2 ore di volo da Brisbane e meno di 3 ore da Sidney, insomma in mezzo all’Oceano Pacifico ma vicino al continente australiano.
Geograficamente parlando la Nuova Caledonia fa parte della Melanesia, una delle regioni in cui viene divisa l’Oceania. Fa parte dell’Oltremare francese, per cui si parla la lingua d’oltralpe oltre a vari dialetti. Hanno comunque una loro moneta e uno statuto speciale.
Che tipo di viaggio è? Quali sono le tipologie di viaggiatori “ideali” per la Nuova Caledonia?
Partendo dal presupposto che la bellezza della natura e la cultura di un luogo come questo sono adatti a tutti i viaggiatori e a qualsiasi tipo di turismo, le tipologie che più vedo inclini a un viaggio in Nuova Caledonia sono:
– Coppie, sia in viaggio di nozze, ma anche quelle che cercano una fuga romantica e vanno alla ricerca di una destinazione paradisiaca e di tante attività rilassanti da condividere con il proprio amore.
– Gli appassionati di immersioni e natura qui troveranno di che godere, più di 100 siti per immergersi e 1.600 chilometri di barriera corallina, la seconda più grande al mondo.
– Quelli che vogliono uscire dai soliti percorsi e vogliono vivere e scoprire territori ancora incontaminati… sì, sempre il solito luogo comune ma qui siamo di fronte davvero a un luogo e a zone incontaminate.
Ma ora veniamo ai motivi che mi hanno fatto inserire la Nuova Caledonia tra le mete di questa nuova serie di articoli / sogni di viaggio.
E fidati, le cose da vedere e fare sarebbero centinaia, siamo su un’isola lunga più di 400 km (larga una cinquantina) e che oltre alla Grande Terre, l’isola principale, regala una serie di isole che andrebbero sempre inserite in un possibile itinerario, almeno alcune di esse: l’isola dei Pini, le isole della Lealtà (Loyauté) e le isole Bélep.
7 motivi per cui voglio andare in Nuova Caledonia
1. Nouméa, capitale atipica
È una capitale in miniatura per così dire, circa 100.000 abitanti, come una piccola cittadina europea e in cui si concentrano le principali attività economiche ed eventi del paese intero. Vedendo un servizio del National Geographic mi avevano colpito diverse attività presenti a Nouméa, come il mercato mattutino alla Baie de Moselle o il Centro culturale Tjibaou, così futuristico e allo stesso tempo così tradizionale e legato alla terra e al popolo kanak (il nome con cui vengono indicati gli abitanti indigeni), progettato dal nostro Renzo Piano è diventato dal 1998 il simbolo indiscusso della Nuova Caledonia nel mondo.
2. Le tribù e le culture del nord
La zona è quella della parte nord est soprattutto, le tribù intorno a Hiènghene. Siamo a circa 370 km dalla capitale Nouméa. Nel vedere alcune immagini e leggere resoconti di viaggi su siti in lingua inglese per tutti la sensazione è sempre la stessa: visitare queste tribù e in alcuni casi assistere ad alcune delle loro usanze non ha il sapore “turistico” presente in tanti luoghi simili del pianeta.
Ecco… questa semplicità e condivisione di cultura è uno dei motivi che mi spinge a viaggiare da sempre, sia a pochi chilometri da casa, sia dall’altra parte del mondo.
3. La laguna
Non so come introdurla: è la più grande laguna del mondo, patrimonio UNESCO.
Personalmente non faccio immersioni, ma lo dico per chi le ama… qui puoi trovare più di 100 siti in cui calarti!
Però amo lo snorkeling e con un luogo del genere vado a nozze anche perché come ho ricordato prima qui ci sono 1.600 chilometri di barriera corallina.
Ma davvero, anche soltanto ammirare questo spettacolo della natura e godersi questi colori è IL motivo per cui sogno la Nuova Caledonia.
4. Perdermi nei suoi sapori
Chi mi conosce sa bene quanto reputo importante – anzi direi fondamentale – scoprire un paese attraverso i suoi piatti o le sue bevande tipiche.
Assaggiare e degustare: questo è il mio imperativo e sempre seguendo alcuni reportage di viaggio visti in televisione mi sono appuntato una specialità della Nuova Caledonia, il bougna, un mix di carne e crostacei marinato nel latte di cotto e unito a patate dolci e altre prelibatezze della terra poi fatto cuocere in forni scavati all’occorrenza nella terra. Un metodo di cottura che ho già visto in altri luoghi, ma che in ogni paese ha le sue peculiarità particolari e soprattutto i suoi sapori più o meno intensi.
Io voglio andare in Nuova Caledonia anche per misurarne i sapori!
5. I disegni delle mangrovie a Koné e Voh
Uno degli spettacoli naturali del paese, viene immortalato in centinaia di immagini ogni anno. Nella zona a nord ovest del paese una fitta vegetazione, costituita da mangrovie, ha disegnato un cuore enorme e quasi perfetto, come a ribadire ancora una volta che in Nuova Caledonia l’amore è presente ovunque.
C’è chi arriva a definirlo luogo “magico”, io vorrei soltanto inserirlo tra le meraviglie naturali viste dal vivo e “fotografate” dai miei occhi.
6. Le sue isole
Più leggo sulla Nuova Caledonia, più capisco una cosa: visitarla e non spingersi sulle sue isole sarebbe come mangiare una torta buonissima e lasciare indietro la decorazione in fine e prezioso cioccolato. Sarebbero tutte da scoprire e magari fermarsi anche un paio di giorni, ma se proprio non ti sarà possibile vederle tutte allora segnati almeno l’Isola dei Pini, nella parte sud e a soli 50 km dalla Grande Terre.
La si può raggiungere in giornata dalla capitale, sia con alcuni voli brevi, sia via mare in un paio d’ore. Chiaramente la soluzione più economica è quella dello spostamento via mare. Le cose da vedere sull’isola sono tante, soprattutto legate alle attività mare, spiaggia e natura.
Un consiglio se stai valutando se inserire o meno una giornata sull’Isola dei Pini: cerca qualche video in rete che te la mostri. Così ho fatto io e così ho deciso che mai e poi mai l’avrei dimenticata in un possibile viaggio qui.
7. Trekking tra una vegetazione assoluta
Un altro mio amore, il trekking, qui verrebbe declinato tra una vegetazione estrema e unica. Qui i botanici hanno trovato piante il cui DNA è considerato il più antico del pianeta, così per tua informazione. Qui ci sono piante che resistono al fuoco, sì hai letto bene… il Niaoulì ad esempio, grazie alla sua corteccia particolare e umida riesce a resistere agli incendi. In più dalla stessa pianta si ricava un olio purificante e inserito in tantissimi prodotti naturali.
Quindi mi immagino a camminare tra queste forze della natura, a respirare l’aria prodotta da piante il cui DNA è antico milioni di anni. In più non dimenticare che l’isola è percorsa nel centro da una catena montuosa che raggiunge anche altezze superiori ai 1.600 mslm, ecco perché parlo di trekking vero.
Come raggiungere la Nuova Caledonia
Nell’immaginario raggiungere isole come la Nuova Caledonia potrebbe sembrare difficile, in realtà con la compagnia Aircalin, e la partnership con la nostra Alitalia – ma anche con altre compagnie europee importanti come KLM, Air France e FinnAir – si riesce ad arrivare senza problemi passando per il Giappone ad esempio.
Una volta sull’isola la scelta per gli alloggi è molto variegata e per tutte le tasche, dovrai decidere tu in base al tuo budget, sia va dalla struttura a 5 stelle fino al campeggio, e in mezzo tutte le soluzioni possibili, anche alloggiare tra le tribù del nord!
Un saluto, Cristiano