Foto di Alessandro Spolaore
Con la curiosità di vedere come vivono il “loro” mare i tedeschi, il Mar Baltico, nel nostro viaggio abbiamo visitato l’isola di Usedom, a lato del golfo di Greifswald la città a nord della Germania che è stata la nostra meta.
Per approfondimenti ti rimando all’articolo della settimana scorsa:
=> La Germania che non ti aspetti, Greifswald
L’isola è collegata alla terraferma da un ponte, dal tragitto talmente breve da non sembrare nemmeno un’isola.
E’ considerata la regione più assolata della Germania, qui abbiamo potuto ammirare le lunghe spiagge frequentate dai tedeschi che, nei giorni in cui la temperatura, il tempo e il vento lo permettono, sono affollate come la nostra riviera romagnola.
Il sole ci ha accompagnato nella visita e abbiamo goduto di una giornata calda ed estiva, completamente priva del vento che caratterizza questa zona.
Usedom è un’isola stretta e lunga, divisa tra Germania e Polonia, con piccole città balneari e alcune stazioni termali dal passato importante come i bagni imperiali di Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin.
La cittadina di Zinnowitz è un famosa località di cura, circondata da boschi di latifoglie e conifere, è situata in uno dei punti più stretti dell’Isola.
All’inizio del XX secolo furono costruite ville e case nello stile classico delle località balneari, ora restaurate con cura, ed assieme all’ampia passeggiata lungomare determinano l’aspetto unico della città.
Grazie anche al particolare museo regionale e balneare e il programma vario di spettacoli teatrali è considerata la “capitare culturale” di Usedom.
Un lungo pontile appoggiato all’arenile conduce i visitatori direttamente “in mezzo” al mare dove si può ammirare l’orizzonte dalla piattaforma panoramica e una “navicella” subacquea accompagna in un viaggio sotto il mare.
Curiosissime le sedie sdraio che i bagnanti utilizzano in queste spiagge, si chiamano strandkorb e sono completamente riparate su tre lati per contrastare il forte vento dal Baltico e poter così sfruttare al massimo le giornate di sole.
Ovunque ne vedevo ero pronta a fotografarle perchè per me sono meravigliose, la spiaggia affollata di questi simpatici oggetti è un’immagine lontanissima dalle nostre spiagge con ombrelloni e lettini.
Qui gli ombrelloni non esistono, volerebbero via, quindi si utilizzano tende igloo a mezza-sfera o vere e proprie “barricate” con paletti e un telo teso tra i paletti, solo così si può pensare di sedersi sulla sabbia.
Degna di nota, infine, è la cittadina di Peenemünde che ospita un sottomarino russo in “pensione” l’U-461, diventato il più grande museo sottomarino del mondo.
Foto di Alessandro Spolaore
Il sottomarino appartenente alla Juliette class sovietica è lungo 85,9 metri per 4.127 tonnellate, costruito nel 1961 e fuori servizio dal 1991, era usato come arma contro le portaerei e pattugliava il nord Atlantico attrezzato di 4 siluri e missili.
E’ visitabile all’interno dove si attraversano gli stretti corridoi, le attrezzature tecniche e i passaggi a chiusura stagna che fungono da porte tra i vari ambienti.
Sempre qui sorge il museo di astronautica dedicato a Von Braun.
Per informazioni:
=> U-461
Articolo di
Alessia Scarparo