Skyline di Boston

Skyline di Boston – Foto di Silvia Balcarini

In autobus, in 4 ore, si raggiunge Boston da New York; praticamente una gita fuori porta vista la dimensione degli States!

Per ragioni di risparmio, dopo il vaglio, mi sono affidata alla http://www.gotobus.com e devo dire che ne sono rimasta soddisfatta. Avendo prenotato i biglietti da casa tramite il loro sito e avendo avuto problemi con il pagamento, mi sono rivolta alla loro assistenza. In chat ho trovato una ragazza veramente gentile e disponibile, ha fatto di tutto, riuscendoci, per capire il problema.

Unico neo si parte da Chinatown quindi serve un po’ più di ammattimento per raggiungere in metro il punto di ritrovo dove, in orario, arriverà il bus con un’assistente della compagnia, la quale, con ligia attenzione americana, controllerà il biglietto, le dimensioni e il peso del bagaglio e solo dopo ti farà salire.

Non sono previste fermate, il bagno è a bordo, il cambio turno dell’autista viene effettuato in un attimo. Nonostante l’autostrada la vista dal finestrino regala scorci americani, in primis del Connecticut per poi entrare nel Massachusetts.

Si vede tutto il repertorio della provincia americana: le case di legno, già presenti fuori New York, laghetti, grandi spazi verdi, ville in stile simil-vittoriano, ecc. Peccato non poter fare nessuna foto decente visto il vetro appannato e la velocità del mezzo.
Una landa molto più provinciale della nostra, apparentemente composta solo da casa, lavoro e supermercato.

Sono piccoli i villaggi tra i boschi o nell’insenature marine che ricordano lo scenario della Signora in Giallo o i thriller più o meno riusciti. D’obbligo la presenza di un assassino tra i tuoi compagni di viaggio, almeno per un attimo, nella tua mente.

Boston si presta inoltre per una breve gita per le sue dimensioni, il centro è estremamente piccolo, quindi cammina o affitta una bicicletta. È talmente contenuta che talvolta si impiega più tempo a scendere le scale della metro, spostarsi e risalirle che raggiungere l’obiettivo a piedi. Neanche a parlarne se poi devi fare un cambio di linea. Quindi se non trascorri molti giorni in città valuta bene se acquistare un abbonamento oppure dei biglietti singoli.

Talmente il centro è piccolo che vi è stata la possibilità di organizzare un circuito segnato addirittura in terra.

Infatti visitare Boston è a prova di “disorientato”. Basta solo seguire la linea marcata in terra dai mattoncini rossi per poter effettuare il Freedom Trail, il percorso più famoso della città che ripercorre le vicende, i personaggi e i luoghi fondamentali della Rivoluzione Americana.

Inizio del percorso

Inizio del percorso – Foto di Silvia Balcarini

Se non hai la mappa puoi recarti al centro visitatori nel Boston Common, uno dei due principali giardini e reperirla. Sempre dal centro informazioni turistiche partono i circuiti organizzati, con guide in costume, che di punto in punto aggiungono spiegazioni e aneddoti storici. Sì perché Boston oltre ad essere considerata la città più europea, quella che è nata dai primi padri pellegrini (quelli del giorno del ringraziamento!), è considerata la più storica.

Altra opzione è quella di acquistare un Duck Tour ossia un passaggio su un mezzo bizzarro, una specie di barca con le ruote, che ti porta in giro per la città (inclusa l’audioguida) per poi finire direttamente nel Charles River ad ammirare la città dall’acqua. Una possibilità più che altro simpatica specie se si è con i bambini.

È curioso anche il giro della città sul vecchio pulmino arancione e verde che effettua il tour Hop-on hop-off, ovvero la possibilità di salire e scendere a tuo piacimento in una delle 18 fermate.

Se, come credo, non sei un appassionato di storia americana, non solo puoi camminare comodamente da solo sulla striscia ma risparmierai molto tempo non entrando in nessun luogo storico, talvolta adibito a museo. In più, senza essere ipocriti, qui la storia è datata solo 1700, e molti palazzi non hanno più nulla a che vedere né con l’autenticità del tempo, né con il loro originale utilizzo essendo stati riconvertiti in altro: all’entrata, le targhe apposte, ne ricordano il passato.

La linea del Freedom Trail

La linea del Freedom Trail – Foto di Silvia Balcarini

Ovvio che i circa 5 chilometri si macinano in fretta, ma non mi fraintendere, il percorso è piacevole, la città emana una splendida sensazione, di giorno e di notte. Le persone sono molto inclini alla conversazione, all’aiuto, si respira sempre un clima rilassato e familiare.

L’architettura è curata: finestre, portoni, tetti, tutto sembra a misura d’uomo.

La zona del Faneuil hall Marketplace chiamata da tutti Quincy Market merita di essere vissuta di giorno e di notte quando viene presa d’assalto per la cena o per una birra in compagnia. Quando arrivi a questo punto, prima di attraversare la strada per North End fai una piccola deviazione, dal lontano si nota subito il lungo pergolato, è il Christopher Columbus Park. Romantico di notte e rilassante di giorno è adagiato sul molo. Merita una passeggiata.
Ti piacerà molto la zona di North End, il quartiere italiano affollato da ristoranti, pasticcerie e caffè dai nomi a noi orecchiabili.

Graziosa la Old North Church, simbolo della Rivoluzione Americana. Attraversa il fiume e dai un’occhiata allo Leonard P. Zakim bridge sulla sinistra, il più largo ponte strillato del mondo (cioè sostenuto solo da cavi). E che bella la vista sullo skyline di Boston dalla zona del Constitution Museum. Lì sono ormeggiate due splendide navi, una è la più antica nave da guerra americana.

Il Sentiero della Libertà termina al Bunker Hill, l’obelisco che ricorda una famosa battaglia; per tornare indietro ti consiglio di avere con te il numero del radio taxi, la metro dista almeno 15 minuti a piedi, oppure puoi sempre decidere di tornare semplicemente sui tuoi passi.

Ma non ho finito di parlarti di Boston…

Articolo di Silvia Balcarini