“Nulla è veramente nostro finchè non lo condividiamo” -Clive Levis-
Così inizia il cammino personale di ciascuno, fatto di esperienze, fallimenti, conquiste e perdite…
Il tragitto viene intrapreso in svariati modi: camminando, volando, navigando e…
…ballando.
Sì, ballando.
Mesi fa ho scoperto un video che ha contribuito a rendere ancor più magico il mio senso del viaggio.
“Matt“, il protagonista, è un ragazzo che ha pensato di valorizzare le proprie esperienze danzando nelle più grandi città mondiali: Montreal, Dublino, Parigi…
Ha ritmato i sui passi ai piedi dei simboli nei vari luoghi del pianeta come Singapore, Madagascar, Zanzibar…
Ogni elemento intorno a lui ha acquistato luce e calore, il tutto splendidamente incorniciato da paesaggi incantati.
Guardo questo mini filmato sognando un giorno di diventare quella cittadina del mondo che attraversa i punti cardinali in lungo e in largo…
Le braccia e le gambe di Matt si muovono con un ritmo incalzante, sulle note di una splendida canzone che erge sontuosamente ogni località.
Si passa dal caldo al freddo, dal sole alla pioggia con una velocità che gli occhi faticano a sostenere.
Sono seduta, ma non posso fare a meno di tintinnare le dita sul tavolo, sorridendo ogni qual volta mi si presenta una città da me visitata… (Ancora ben lontana da tutte quelle toccate da Matt)
Matt debutta solo, saltella prima a Mumbai, Paro, Stone Town, per poi attirare a sè qualche passante che simpaticamente imita il suo balletto.
…Madrid, Brisbane, Dublino…
La folla acquista volume, una specie di grande palla multicolore fatta di persone felici di rendersi parte integrante del tutto.
Messico, India, Australia, Giappone, nazioni che hanno trovato sul proprio suolo energici piedi danzanti…
Continuo a guardare il filmato e bambini filippini ridono mettendo in mostra piccoli fori al posto di dentini mancanti…
Ognuno balla a suo modo, mantenendo un ritmo proprio che rende il palcoscenico ancora più dinamico.
Si susseguono immagini solari che trasmettono il desiderio di partire verso mete che hanno tanto da offrire.
Cosa accomuna la Tour Eiffel a numerose fanciulle indiane raccolte nei loro veli di giacinto?
Molto…
Due luoghi, due culture, due stati, ma un’unico principio: la scoperta.
Viaggiare significa scoprire, esultare, accomunare…
Matt ha sottoscritto questo importante principio saltando da un capo all’altro del mondo, ballando al suo interno come farebbe un’ape su un fiore.
Ha volteggiato all’interno di uno shuttle nel Nevada sfidando le leggi di gravità….
Ha avuto la capacità di rendere popoli differenti così simili tra loro, mantenendone integre le peculiarità.
Si è mescolato, si è scostato, è emerso…
Con delicatezza e con il desiderio di rendere mondiale il suo messaggio…
Come l’ho interpretato?
Viaggiare è anche condividere, se lo si fa insieme, magari ballando…
Si può scoprire che quel luogo è diventato in parte nostro, e lo possiamo tenere dentro di noi per sempre.
Ciao,
Chiara
P.S.(di Cristiano): Più di un anno fa ne parlai anch’io, ma solo per presentarti il video.
Ora lo riallego qui sotto, perchè queste bellissime parole non posso essere separate dalle altrettanto meravigliose immagini.