Linee di Nazca: il Colibrì

Linee di Nazca: il Colibrì – Foto di Cristiano Guidetti

Prima di partire con il gruppo di #Viaggiaconilblogger per il Perù (grazie a Earth Viaggi) ho provato a farmi un’idea, ma ho trovato troppi pareri discordanti: si va dall’entusiasmo di alcuni, per cui se non effettui il sorvolo delle linee di Nazca il tuo viaggio in questo paese non sarà mai completo a chi le sconsigliava per diversi motivi.

Insomma… la solita confusione che trovi in rete quando cerchi un’informazione semplice e imparziale su un’attività.

Andiamo per gradi, due parole su cosa sono le linee di Nazca: considerate patrimonio dell’umanità – sono disegni sul terreno, in gergo tecnico geoglifi, ottenuti “scavando” leggermente il terreno in modo da rendere visibile il terreno più chiaro sottostante. L’assenza di precipitazioni e di vento sull’altopiano in cui sono collocate hanno permesso la conservazione.

Sul chi le ha fatte – la civilità Nazca appunto – e a cosa servivano c’è molta confusione e parecchie teorie:
– Calendario astronomico (la più accreditata nel XX secolo)
– Mappa per segnalare fonti d’acqua e acquedotti (quella tornata in auge negli ultimi anni)
– Alieni (puntate di Voyager e Mistero ogni anno!)

Io ho deciso di fare il sorvolo, ma prima di darti la mia personale opinione – che troverai alla fine dell’articolo – veniamo ai fatti e alle informazioni, i punti non discutibili:

Numero 1

Ad oggi il sorvolo delle linee di Nazca è ancora sconsigliato dalla Farnesina, è nella lista di attività che lo Stato italiano considera “pericolose” per un turista/viaggiatore.

Perché? In passato si verificarono incidenti e scontri tra i piccoli aerei che le sorvolano con i turisti a bordo.

Questo è quanto. In Perù ti raccontano che negli ultimi anni il governo ha vietato il sorvolo a compagnie non in regola con i parametri di sicurezza per cui oggi dovrebbero volare solo aerei controllati e con piloti di provata esperienza.
Per quanto mi riguarda passeggiando sulla pista tutti i velivoli presenti erano più o meno buoni, non ho visto nessun rudere particolare.

Numero 2

Capitolo costi: veramente confusionario.
Non c’è una tariffa fissa, ho letto e sentito di persone che hanno speso 90$ fino ad arrivare a 130$, quindi bisogna valutare e fare una scelta ponderata. Controlla anche che nella tariffa siano già comprese le tasse aeroportuali.

Si può prenotare il sorvolo anche dall’Italia, attraverso i contatti del tour operator, io lo sconsiglio e non l’ho fatto per 2 motivi:
– pagherai la cifra più alta;
– in caso di maltempo, vento forte o qualunque motivo per cui il sorvolo venga annullato il giorno della tua prenotazione, il tutto verrebbe spostato al giorno successivo ma spesso chi passa per Nazca il giorno dopo è già in partenza per altre destinazioni, soprattutto chi ha acquistato un tour organizzato. In questo caso dovresti farti ridare i soldi anticipati e fare richieste di rimborso… insomma meglio evitare.

Io mi sono rivolto a una guida locale la sera in cui sono arrivato a Nazca, ha proposto 110$ compreso di tasse, trasporto dall’hotel all’aeroporto e viceversa e assistenza completa prima della partenza. Ho accettato anche perché i soldi li ha presi il giorno stesso del volo, in modo da controllare se fosse possibile eseguirlo a livello meteo.

Se viaggi nel mese di agosto ti diranno di prenotarlo prima perché le richieste sono parecchie, per quanto mi riguarda non ho avuto nessun problema chiedendo la sera prima del 19 agosto.

Numero 3

Funziona così:

– arrivi in aeroporto ed esegui il check-in come al solito, quindi occorre passaporto; in più verrai pesato per decidere la tua posizione sul velivolo.

– l’attesa è variabile, io non ho aspettato più di 30 minuti in alta stagione;

– ci sono diverse tipologie di velivolo, si va dai 4 posti fino a 12/16; il piccolo bimotore su cui sono salito io è della compagnia Movilair e aveva 12 posti.

Linee di Nazca: il velivolo che mi ha ospitato

Linee di Nazca: il velivolo che mi ha ospitato – Foto di Cristiano Guidetti

– una volta in volo l’aereo compie SEMPRE due passaggi su ogni linea piegandosi prima da una parte, poi all’altra in modo che tutti possano vederle.

– il tour permette di ammirare circa 13 disegni importanti e molte altre linee geometriche. La Movilair fornisce prima della partenza una piccola mappa con il percorso che farà l’aereo e le posizioni dei disegni. Non so se le altre compagnie fanno lo stesso.

Linee di Nazca: la mappa

Linee di Nazca: la mappa – Foto di Cristiano Guidetti

– il tour dura circa 25 minuti e alla fine ti viene rilasciato un diploma con il tuo nome.

Linee di Nazca: il ragno

Linee di Nazca: il ragno – Foto di Cristiano Guidetti

La tua domanda è: Si balla parecchio? Viene da vomitare?

Sì… alla prima domanda, ovvero si balla abbastanza, le dimensioni del velivolo sono quelle che sono e qualche sconquasso si sente.

Dipende… alla seconda domanda, è del tutto soggettivo, io ad esempio amo alla follia i rollercoaster (le montagne russe) e posso trascorrere senza problemi un pomeriggio intero salendo e scendendo dai vagoni, per cui il sorvolo non mi ha procurato nessun disturbo. D’altro canto per dovere di cronaca ti dico che a livello tecnico l’aereo si piega a destra e a sinistra per permettere di vedere le linee e quindi il corpo si muove in maniera innaturale.

Riporto il bilancio: su 12 persone 4 hanno vomitato e almeno altre 2 pur non dando di stomaco hanno “subito” parecchio.

***

Ora veniamo alle mie personalissime impressioni, da qui in avanti non si tratta più di fatti ma del mio pensiero, tanto per chiarire.

Vale la pena fare il sorvolo?

La qualità/prezzo è pessima, anche se spendi 90$ rimangono 25 minuti “lordi” di volo.

Le linee sono impressionanti non c’è dubbio ma devi essere un appassionato e conoscere la storia e le teorie che vengono formulate se vuoi davvero godere del tour, altrimenti diventano solo “una tacca” alla tua cintura di turista/viaggiatore e queste cose non valgono nulla.
Per quanto mi riguarda conoscevo in modo abbastanza approfondito la storia e i misteri che avvolgono questo luogo per cui alla fine sono rimasto soddisfatto anche se… il costo è davvero fuori logica e fuori mercato e se devo essere sincero fino in fondo non mi ha trasmesso nessuna emozione particolare – tutta un’altra storia rispetto alle Ande e siti Inca!

Se soffri spesso di mal d’auto e/o le montagne russe sono la tua nemesi io consiglierei di evitare, a meno che per te non valgano una mezza giornata di scombussolamento.

Puoi vedere un paio di disegni – l’albero e le mani – con angolazione più o meno buona salendo su una piattaforma montata ai lati della panamericana. Basta farsi portare da un taxi noleggiato a Nazca, in un’ora e mezza vai e torni dall’hotel.

Linee di Nazca: la piattaforma da cui ammirare “albero” e “mani”

Linee di Nazca: la piattaforma da cui ammirare “albero” e “mani” – Foto di Cristiano Guidetti

Un saluto,
Cristiano