In fondo, è solo una vacanza…
Sottotitolo: “E quanto mai ci vorrà!”
Lo sappiamo tutti, c’è da decidere la meta, il periodo e il budget. E da fare la valigia.
Facciamo un gioco.
Pensa a tutti quelli che conosci: amici, parenti, colleghi. Metti a fuoco il loro stato attuale, single, sposati, chi ha figli e chi i nipoti. Diverse le età, differenti le esigenze e i gusti ovviamente.
Bene.
Adesso pensa alle loro vacanze, tutte. Le domeniche fuori porta, le giornate al mare, i fine settimana. In questo caso non importa la meta, il periodo o il budget. Tra i tuoi contatti ci sarà l’habitué di internet, quello che invade la casa con cataloghi di viaggio di mezzo mondo oppure il lettore seriale delle offerte last minute che tappezzano le vetrine delle agenzie. Chi invece si rivolge al vecchio passaparola, l’hotel o la località consigliata da conoscenti.
Qual è il filo conduttore?
Acqua, continuo.
Hai creato mentalmente un piccolo target. Adesso entra nello specifico, più che puoi; a random, non preoccuparti.
Comincia a chiederti chi ha controllato la validità della carta d’identità o del passaporto, probabilmente è la stessa persona che ha pensato al metodo di pagamento, con assegno o con la carta ricaricabile (che poi, chi l’ha ricaricata?).
Domandati, pensando ai bambini, quale persona ha messo a confronto l’affitto di una casa o il miniclub al villaggio, ha valutato la pensione completa o la mezza pensione, così da essere più liberi in spiaggia.
Chi sarà stato l’artefice di quella telefonata, per avvertire che arriveremo tardi o che abbiamo optato per due settimane in campeggio invece di una sola in hotel.
Fuochino…
Perché c’è da passare in farmacia a ritirare i fermenti lattici, l’aspirina e l’antibiotico, andare al supermercato perché si sa, in villeggiatura costa tutto di più.
Il gatto, il cane e il pesce rosso? Passano i vicini a cibarli o è meglio affidarli a qualche volenteroso (tanto per sventare una possibile depressione della bestiola), basta però che qualcuno se ne occupi. Mi raccomando, che la valigia sia leggera, essenziale ma che non manchi niente; qualcuno l’ha materialmente preparata, andandola a prendere in soffitta dopo aver messo una lavatrice… in cantina.
Credo corrisponda allo stesso individuo che scegliendo gli indumenti li ha stirati velocemente, ha stilato un elenco di ciò che rimane da fare, ha pensato a non lasciare in frigo alimenti che al ritorno potrebbero saltar fuori e aggredire ed ha infine preparato qualche snack per eventuali buchi allo stomaco.
Ecco perché il proprio bagaglio a mano ha lo stesso peso specifico dello zaino di uno sherpa!
Ma chi sarà? Fuoco!
È Lei. Donna, madre, moglie, amica, compagna.
Quando il genere fa la differenza. Filo conduttore di ogni vacanza, a volte fa corto circuito (solo dopo aver fatto rumore e una nuvola di fumo)
È una visione unilaterale? Prendo atto.
Un censimento approssimativo? Sì, ma molto, molto calzante.
Adesso facciamo un altro gioco. Facciamo che ci pensi tu, a tutto. Dai. In fondo, è solo una vacanza.
Articolo di
Silvia Balcarini