Costa Serena dall'alto

Costa Serena dall’alto – Foto di Silvia Balcarini

Continuo su e giù per Palau con la mappa in mano e la voglia di scoprire alcuni angoli preziosi della Sardegna. Ecco quali.
Costa Serena.

Io ho tenuto sempre come punto di riferimento la biforcazione di Porto Rafael, (che sai dove si trova se hai letto il precedente articolo) stavolta girando a sinistra si raggiunge la zona di Costa Serena e le spiagge nelle sue vicinanze.
Subito dopo il finto mini nuraghe devi girare a sinistra in direzione del cartello Residence Costa Serena, prosegui lentamente, quando la strada comincia a salire, dopo una piccola curva c’è una rientranza nella vegetazione, con una discesa sassosa di qualche metro, io non ci sono andata con l’auto che ho lasciato da una parte sulla strada.

Da questo piccolo spiazzo si scende ancora, a piedi, il percorso si congiunge con sentieri privati dei molti residence, tu prosegui su quello non asfaltato che costeggia questa lunga lingua di mare, così lunga sembra a momenti un letto di un fiume.
Non ti sarà difficile scendere ancora, al livello del mare, proprio nel punto più caratteristico, una lingua stavolta di sabbia sembra insinuarsi nel mare dividendolo in più parti. Non è più di un quarto d’ora di cammino.
Peccato per le cornici di spazzatura che il mare gentilmente restituisce a dire: “No grazie questa non è mia”.

***

Proseguendo in auto sulla strada principale si trova una piccola rotonda, gira a destra, in fondo un’altra piccola rotonda, sulla destra, la strada finisce nel parcheggio di un residence ma sulla sinistra c’è una strada sassosa, prendila, è corta e finisce in un grande spiazzo. Da lì puoi ammirare dall’alto la zona appena lasciata e se vuoi puoi avventurarti in uno dei sentieri che partono da qui, non so dirti se siano ben tenuti, io non li ho percorsi.
Torna sui tuoi passi (conta due rotonde) e prosegui diritto (la strada da dove provenivi ti rimane sulla sinistra (ovvio no?) dal promontorio la vedi già: è Padula Piatta e l’isolotto di fronte è appunto l’Isolotto!

Spiaggia di Padula Piatta, Costa Serena Palau

Spiaggia di Padula Piatta, Costa Serena Palau – Foto di Silvia Balcarini

La strada prosegue alle spalle della spiaggia, dopo un curva improvvisamente diventa sterrata, prosegui tranquillamente ma adagio, più o meno a metà tragitto prima che la strada salga c’è un sentiero sulla destra, porta alla spiaggia.
Altrimenti prosegui sullo sterrato e allo stop gira a destra seguendo l’indicazione per Santa Teresa di Gallura mentre a sinistra avresti trovato Cala Petralana.

Sei nuovamente sull’asfalto. Continua e leggi le indicazioni per Porto Pollo oppure per l’isola dei Gabbiani.
Se non erro tranne una svolta a destra a uno stop la strada è tutta dritta.
Per Porto Pollo hai due possibilità, la prima girando a destra, segui le indicazioni per il residence dei surfisti, si sale, la strada finisce al bar.

Da quassù si può ammirare dall’alto Porto Puddu, l’isola dei Gabbiani e la spiaggia La Liscia.
Eventualmente puoi posteggiare e scendere a piedi nel frequentato percorso dei surfisti.
Oppure non giri a destra ma prosegui a diritto e ti ritrovi a una gigantesca rotonda, sulla destra c’è il sentiero per Porto Pollo, mentre proseguendo avanti guidi sulla striscia di sabbia che divide le due spiagge.
E’ divertente vedere la spiaggia a destra mossa dal vento e percorsa dai colori sgargianti dei surfisti con famiglie al seguito, mentre dall’altra parte una spiaggia calma in attesa di chi voglia godersi solo un po’ di relax.

Porto Pollo a destra, la liscia a sinistra, di fronte l'isola dei Gabbiani

Porto Pollo a destra, la liscia a sinistra, di fronte l’isola dei Gabbiani – Foto di Silvia Balcarini

Questa piccola zona è stata colonizzata da ragazzoni fosforescenti che parcheggiano qui i loro mezzi quanto meno bizzarri e moderni e non si formalizzano né per le basse temperature né tanto meno nel cambiarsi il costume all’aperto.
Anche qui puoi fare una sosta nei due bar sulla sabbia.

Arrivati all’isola dei Gabbiani devi tornare indietro, c’è una sbarra, qui l’accesso è solo per chi vi abita, per chi vi soggiorna o per chi entra a piedi. E’ così.
Te lo ricordi il finto mini nuraghe prima di svoltare a sinistra per Costa Serena?

Ecco proprio lì c’è il cartello del F.A.I. che segnala Talmone.

E qui si inizia per Talmone e per Cala Trana

E qui si inizia per Talmone e per Cala Trana – Foto di Silvia Balcarini

Si entra dal tornello posto dall’altro lato del cartello. Ti dico subito che devi avere una giornata a disposizione non solo per fare il giro, ma per gustartelo e ne vale veramente la pena.
Quindi zaino in spalla con necessario, niente borse “fighette” da mare.
Il cartello riporta 50 min di percorrenza, ma a questi devi aggiungerci almeno 15 min in più per le foto, per goderti il panorama.
Il sentiero è tenuto abbastanza bene, io ho trovato l’erba un po’ alta in alcuni punti ma era completamente fiorita quindi è stato stupendo camminarci in mezzo.
Sono 4-5 i punti più impegnativi, ma niente di trascendentale. Parla una che non è né sportiva, né stambecca. Ciabattine, infradito sono appese al chiodo.
Vanno più che bene quei sandali osceni ma comodi che fino a qualche anno fa solo i tedeschi osavano indossare. Nemmeno lo smalto colorato migliora la situazione.

Ma pazienza.

Ad un certo punto la strada biforca, c’è il cartello che ti dice che girando e proseguendo a sinistra raggiungerai cala Talmone, tu intanto gira a destra, segui il sentiero battuto.
All’inizio di questo ci sono legni con frecce blu, molti dei quali, stesi a terra.
Per una maggior tutela puoi, girandoti, fare una foto del bivio, così sarà ancora più facile riconoscere il punto al ritorno. Il tuo cammino continua (considera altri 15 min), attraversi un grande prato, tieni la destra, addentrati nel sentiero sterrato, stavolta all’ombra, la strada inizia a scendere fino a raggiungere una chiusura in legno e filo spinato ma con un piccolo passaggio (ma dove ti faccio andare?).

Ma dove ti faccio passare? Talmone e Cala Trana

Ma dove ti faccio passare? Talmone e Cala Trana – Foto di Silvia Balcarini

Ecco da qui ti godi la vista sul mare, la vegetazione, la duna di sabbia e la soddisfazione di essere arrivato. Lunga enorme e solitaria.
Sulla parte destra della spiaggia c’è un gruppo granitico che forma quasi una piscinetta.

Questa è Cala Trana.

Cala Trana, Palau, Sardegna

Cala Trana, Palau, Sardegna – Foto di Silvia Balcarini

In completa solitudine ho pranzato con i dolcetti sardi di pasta di mandorle, altro che frutta!

Per onestà erano un po’ appiccicosi così ho mescolato sabbia a biscotti. Ma la sensazione è stata: “Sono una regina”.

Giunta l’ora di tornare indietro ricordati del bivio, stavolta prosegui per Talmone, il sentiero qui è più semplice perché delineato, si oltrepassa sempre un cancello spinato e si arriva alla meraviglia.

Il sentiero che giunge alla Batteria Militare Talmone (Punta Don Diego) è senza esagerazioni favoloso.
Le piccole spiagge, i massi scolpiti e disseminati ovunque, il colore del mare.

Talmone è il primo bene F.A.I. in Sardegna, completamente ristrutturato.
E’ aperta al pubblico fino al 15 settembre peccato non ci sia scritto da quando. A maggio era chiusa. Non lasciartela scappare comunque!

Talmone percorso F.A.I. Sardegna

Talmone percorso F.A.I. Sardegna – Foto di Silvia Balcarini

Ultima spiaggia nella zona di Costa Serena.
Tornando all’auto sempre al finto nuraghe, stavolta per la prima volta, prosegui diritto, attraversando e raggiungendo l’altra sponda di Costa Serena.
Prosegui sempre diritto e quando trovi la rotatoria parcheggia.
Qui ci sono due spiagge, in mezzo su un piccolo promontorio una casa (chi gli ha dato il permesso??? Dannati!) sulla destra c’è un arco, già in prossimità di esso si capisce, siamo di fronte a un altro incanto: Punta Cuncato.

Cala Cuncato detta anche le piscine

Cala Cuncato detta anche le piscine – Foto di Silvia Balcarini

Tanto è bella che sembra passeggiare in un quadro. Tornando indietro e prendendo la traversa a sinistra finisci in un parcheggio, da qui puoi proseguire a piedi o in bici per un percorso che costeggia il mare, romantico al tramonto. Sai che non ho ancora finito?!

P.S. Mi hanno detto che per Cala Trana c’è un altro sentiero da Porto Rafael mentre per Talmone da Punta Cuncato. Io non li ho trovati se tu invece li conosci potresti condividerli con noi scrivendo qui sotto nei commenti.

Articolo di
Silvia Balcarini