Uno scorcio del quartiere gitano Sacromonte, Granada

Uno scorcio del quartiere gitano Sacromonte, Granada – Foto di Silvia Balcarini

Il secondo spicchio di questa bella Melagrana è il quartiere Sacromonte, il promontorio posto a fianco dell’Albaicin.

La strada da percorrere è sempre la stessa, non però fino in cima alla “pettata”, alla minuscola piazza con la statua del personaggio popolare gitano Chorrohumo devi girare a destra sul Camino del Sacromonte e salire, salire ancora.
Puoi arrivarci anche con l’autobus o il taxi ma il mio consiglio è comunque di scendere qui e proseguire.
Un’alternativa furba è di farti portare alla fine della strada sul promontorio dove si trova il monastero, visitabile, e a quel punto per la legge fisica “che in discesa vanno anche i cocomeri” scendere.
Questo è un vero e proprio quartiere gitano, le stradine si inerpicano (le salite niente, non ti abbandonano), le abitazioni sono bianche ma tutto in realtà si discosta profondamente dal suo quartiere vicino.

Il quartiere gitano di Sacromonte Quartiere Sacromonte a Granada

Il quartiere gitano di Sacromonte Quartiere Sacromonte a Granada – Foto di Silvia Balcarini

La fisionomia, l’abbigliamento, il temperamento delle persone che si incontrano qui è differente, molto autentico e caratteristico. Qui non ci sono turisti al pomeriggio ma questo lo rende ancora più interessante.
Da queste parti infatti i turisti arrivano a grandi gruppi la sera con i pullman organizzati dagli hotel per assistere agli spettacoli di flamenco. E a essere sincera è per questo che in un tardo pomeriggio di ritorno dall’Albaicin ho continuato la mia amata salita tra queste viuzze che terrazzano la collina.

Quartiere Sacromonte a Granada

Quartiere Sacromonte a Granada – Foto di Silvia Balcarini

Anche qui se vuoi ci sono, in realtà pochi, bar popolari dove puoi fermarti e berti una birra fresca, l’Alhambra si mostra anche da qui e la si osserva con un altro piacere.

Faccio una parentesi, lunga.

Avevo ascoltato il flamenco cantato a Tarifa, volevo assistere al flamenco ballato.
I costi però non mi convincevano.
Ho deciso di andare direttamente nei locali al pomeriggio e sondare il terreno per una possibile contrattazione del prezzo.
I prezzi infatti vanno dai 35 euro in su, chi include una bibita, chi la cena, chi il trasporto.

A me interessava lo spettacolo.

Se anche tu vuoi muoverti in questo modo sappi che fino verso le 19 molti dei locali in questo quartiere sono chiusi, io alla fine ho dovuto scegliere tra gli unici due aperti alle 17.
Ho però potuto contrattare, noi eravamo in quattro, pagando subito il biglietto ho speso 18 euro a testa compresa la bevuta (cola annacquata o la sangria più cattiva del mondo).
Ti consiglio lo spettacolo delle 23, sembra tardi ma in realtà non lo è.
Avrai il tempo di cenare (in Spagna si cena dalle 21 in poi) e senza premura tornare al locale per goderti lo spettacolo che non inizierà prima delle 23.30.

Chiusa, la parentesi.

Eccomi qua nel saliscendi, qualche foto alle case addobbate e soprattutto a le cuevas.

E qui devo aprirne un’altra, di parentesi.

Cueva vuol dire grotta.
E questo è anche il quartiere delle case-grotta.
La casa-grotta è una caverna troglodita, praticamente l’abitazione preistorica dell’uomo con la clava.
Esse furono occupate dal popolo gitano che ancora adesso le abita, le custodisce e le mostra.
Alcune infatti possono essere visitate dietro un piccolo pagamento, è nato il museo delle cuevas e molti degli spettacoli di flamenco si tengono nei locali-grotta.
Avendo il tempo e se non le hai mai viste ti consiglio di visitare il museo.

Museo de las cuevas de Sacromonte

Museo de las cuevas de Sacromonte – Foto di Silvia Balcarini

Il posto è piacevole, il ragazzo all’entrata molto gentile, ti verrà rilasciato in italiano la tua mappa con le spiegazioni.
E’ un villaggio, ogni cueva rappresenta una casa, c’è la rimessa, l’orto, si gira facilmente, ci sono tutti gli utensili utilizzati per la vita quotidiana, i lavori, i ricami.
Secondo me è perfetto per i bambini perché tutto è visivo, ben messo e si può toccare.

L’ultima parte è dedicata alla storia del flamenco.

Info: http://www.sacromontegranada.com/

Eccola anche qui un’altra visuale, dell’Alhambra e di chi se no, a Granada!

Ed eccoci al Flamenco

Spettacolo a Sacromonte

Spettacolo a Sacromonte – Foto di Silvia Balcarini

Premetto che con me c’erano, senza fare discriminazioni di genere, due appartenenti a quello maschile. Sono arrivati sbuffando e poi invece…

Arrivando in anticipo abbiamo potuto conversare con il proprietario che ci ha spiegato che di generazioni in generazioni le famiglie gitane continuano questa tradizione, con passione, devozione ed orgoglio. E si vede.
Ci ha fatto accomodare in prima fila.

Sembra che Siviglia sia la città del flamenco, questo io non lo so, quello che ti posso dire è di vederlo qui oppure di vederlo anche qui. Perché?

La Zambra gitana, Granada

La Zambra gitana, Granada – Foto di Silvia Balcarini

Innanzi tutto per l’ambientazione, la grotta, che è stretta e lunga, chiamata tablao, qui tutto ridonda. Ma soprattutto per lo spettacolo in sé.

Qui si balla nello specifico la Zambra, il Flamenco gitano.

Il Flamenco gitano, Granada

Il Flamenco gitano, Granada – Foto di Silvia Balcarini

La musica dal vivo, suonata e cantata e gli abiti dai colori sanguigni sono differenti al secondo sguardo rispetto al Flamenco che noi conosciamo. Lo schiocco delle dita è forte e netto ed è sbalorditivo come lo si possa fare così e così tante volte con la stessa sonorità.
Si battono le mani mentre i fianchi sono un’onda perpetua e ipnotica, le braccia si agitano, ora suadenti, ora aggressive.
E i colpi, i colpi di tacco rimbombano, stordiscono, aumentano di velocità fino a non cogliere più la nitidezza del tacco e boom, ci si ferma.
Ma è solo per un istante.
I battiti proseguono, riescono ad essere a due ritmi differenti, il destro e il sinistro, stupefacente, il ritmo risale, tachicardico.
Fa caldo, veramente caldo, questo non è un ballo per signorine ma per donne e uomini dalle gambe forti e dal profondo carattere.

Spettacolo di Zambra a Sacromonte

Spettacolo di Zambra a Sacromonte – Foto di Silvia Balcarini

Le ballerine ed il ballerino si alternano, tutte rimangono sedute sul palco, tengono il tempo, con le mani, con la voce.
Sono di età diverse, dai vent’anni la più giovane ai 70 la più agée, l’unica ad esibirsi anche con le nacchere.
Ognuna ha un proprio stile che non ha niente da invidiare alle altre, differente il temperamento, il ritmo, il ballo. Tutte molto brave ed espressive.

Info: http://www.cuevaslostarantos.com

Sacromonte, Granada: la Zambra gitana

Sacromonte, Granada: la Zambra gitana – Foto di Silvia Balcarini

Non c’è che dire bella nottata a Sacromonte, a Granada.

Articolo di
Silvia Balcarini