Ho conosciuto tre persone italiane su quest’isola ed entrambe mi hanno detto la stessa frase:
“Sono arrivato a Minorca, mi sono innamorato di questo posto e non sono più andato via.”
Tutte e tre hanno trasformato questo amore anche in lavoro.
Io per la prima volta credo di aver seriamente detto “vorrei vivere qui”.
Un luogo che non ti aspetti, che ti stupisce nel suo essere se stesso, come la natura lo ha creato, senza esser stato stravolto dall’uomo.
Minorca è un’isola dove passeggi in punta di piedi e non distingui più quanti uccellini diversi stanno cantando, dove ogni persona che ti incontra ti saluta con il suo “Hola ¿qué tal?” che ti conosca o meno.
E tu rimani lì e non sai dove girarti, perché il mare ha mille sfumature di blu che non si contano, perchè se distogli lo sguardo incontri cespugli di camomilla selvatica ovunque e, mentre ti chiedi cosa ci facciano lì, in cielo sta passando un aquilotto, mentre i gabbiani planano in riva al mare.
Sei a un’ora circa dall’Italia, ma non ti sei mai sentito più lontano.
Questa è Minorca.
Io ho vissuto questo mondo incantato con Giorgio Accinasio, che da 10 anni risiede sull’isola e la cui vocazione è organizzare vacanze per i turisti italiani, in tutte le Baleari.
Quindi direi… perfetto per me.
Inizia a prendere nota di questo indirizzo: infobaleari.it.
È la sua agenzia e dal sito puoi prenotare direttamente il servizio che preferisci, ma anche trovare informazioni e curiosità grazie alla guida online. Puoi anche scrivere per organizzare il tuo soggiorno tailor made!
Conoscere l’isola con Giorgio vuol dire girare con un italiano dal cuore minorchino, che parla di questo piccolo Eden come se fosse sempre stato qui, come se questa terra fosse un po’ la sua, anzi quasi ti chiedi se sia davvero italiano.
Quando ci siamo salutati mi ha detto: “Ho la sensazione che ti rivedrò qui presto”. Ha proprio ragione perché Minorca, senza che tu te ne accorga, ti entra nel cuore e ti richiama a lei costantemente.
Il sapore di quest’isola e tutto il suo spirito si racchiudono in una sola definizione: Riserva della Biosfera. Minorca è stata dichiarata dall’Unesco, nel 1993, patrimonio mondiale. Questo significa trovare un luogo incantato, naturale, intatto, e conoscere persone che vivono qui intente ogni giorno a proteggere tutto ciò che riguarda questo habitat, ostacolando in qualsiasi modo ogni contaminazione, che possa arrecare un danno ambientale e trasformarla malamente.
Uno dei tanti esempi che ho incontrato a questo proposito? La spiaggia di Son Bou: più di 2 km di sabbia con…un solo ingresso. Costruire scalette di legno o altri accessi rovinerebbe la vegetazione e anche l’impatto visivo, quindi per accedervi non ti resta altro se non fare una bella passeggiata, se ti trovi dal punto opposto rispetto all’ingresso. Ma garantisco non ti dispiacerà.
A Minorca troverai tutta l’atmosfera spagnola, tipica delle isole Baleari, parchi naturali, spiagge vergini e piccoli centri urbani.
Le due città maggiori sono Mahón e Ciutadella. La prima, detta anche Maó (qui c’è una vera e propria battaglia fra catalano, castigliano e minorchino) si trova a sud dell’isola e ospita l’aeroporto. Dal fascino coloniale che riporta a popoli inglesi, ma anche francesi, che si contesero l’isola in passato.
Ciutadella invece è a nord dell’isola, dal carattere spagnolo e folcloristico è più conosciuta da un punto di vista turistico.
Le due città sono agli antipodi anche “idealmente”, proprio per il loro essere estremamente diverse. Una delle “prese in giro” più classiche tra le due eterne rivali è data dal porto di Mahón. Questo è il secondo porto naturale più grande al mondo (ben 5 km di lunghezza), che ovviamente non perde occasione per beffeggiare il piccolo porticciolo di Ciutadella.
Le due località sono collegate da una strada principale che, per chi proviene da una grande metropoli, è a dir poco un sogno: circa 50 km senza semafori, senza traffico e percorribile in poco più di una mezz’ora.
Percorrendola, ma anche girando semplicemente l’intera isola, puoi notare quella che io ho denominato una “seria fissazione”: i muretti a secco. Sono uno degli elementi principali del paesaggio, basti pensare che raggiungono circa i 15000/18000 km di estensione. Li troverai ovunque, anche in punti dove il loro significato rimarrà a te sconosciuto.
Il Nord e Sud dell’isola sono molto differenti tra loro per la tipologia di territorio: a nord troverai un paesaggio più aspro con spiagge dal colore rossastro, mentre il Sud è molto più dolce, collinare e con una vegetazione più rigogliosa.
Per vivere Minorca una delle capacità fondamentali che devi imparare è quella di conoscere il vento! Uno degli argomenti più gettonati fra chi si incontra o comunque per decidere il programma della tua giornata. In breve: se soffia vento da nord vai al mare a sud e viceversa.
Per saperlo puoi usare anche questa app.: Wind Free
All’inizio non ci fai caso ma se stai lì qualche giorno e vuoi percorrere in lungo e largo Minorca ti accorgerai che è la prima domanda da farsi al mattino.
Questo è un primo assaggio di un’isola meravigliosa e prima di pubblicare degli articoli un po’ più tematici, dove ti racconterò quali spiagge sono imperdibili, dove bere una pomada e farsi incantare da un tramonto mozzafiato.
Ecco qualche consiglio per organizzare il tuo viaggio:
ARRIVARE
Puoi prenotare un volo con Vueling con partenza da più città, quasi tutte con scalo a Barcellona Prat, ma nel periodo di alta stagione troverai anche il diretto da Milano e da Roma. In ogni caso l’aeroporto di Barcellona è grande e anche accogliente, quindi non dovresti avere particolari disagi. Altre compagnie che operano voli su Minorca sono Easyjet, Blue Panorama, Meridiana, Alitalia, Ryanair, Air Berlin, Iberia.
Puoi scegliere anche di arrivare in nave imbarcandoti da Barcellona o Valencia con la compagnia Balearia o Trasmediterranea. La durata del viaggio è di circa 8 ore oppure 4.30 con aliscafo.
DORMIRE
Le soluzioni sono davvero molteplici e vanno dai campeggi agli hotel rurali di alto profilo. Se ti piace girare ed esplorare l’isola ti consiglio anche un paesino, senza rimanere nei centri più grossi, così da godere del relax monorchino. Io soggiornato nel sud a Es Castel, vicino a Mahòn a Sant Joan de Binissaida , un hotel rurale con sole 12 camere! Il personale è davvero gentile sei nel più assoluto silenzio della campagna minorchina!
MUOVERSI
Ti consiglio di noleggiare un’auto all’aeroporto: oltre alle classiche compagnie trovi Owners Car (oppure chiedi a Giorgio!) i prezzi sono accessibili e con una polizza Kasko ti togli anche qualsiasi pensiero.
LA TUA GUIDA
Ti consiglio di comprare la Guida edita Dumont- tascabili per viaggiare a cura di Angelika Köning. Non vi fate ingannare dal nome tedesco: Angelika è una guida ufficiale dell’isola e vive a Minorca da molti anni, potrebbe anche capitarvi di conoscerla.
La guida è completa anche di una mappa stradale staccabile, approfondimenti culturali-storici e una serie di indirizzi utili.
Articolo di
Irene Cacciola