La cosa più particolare di Palmanova non la si può vedere visitandola dall’interno, ma “sorvolandola”… perché è a forma di una stella perfetta, a nove punte, ma non per estetica.
Foto aeree della città campeggiano ovunque, ed è straordinaria perché perfettamente simmetrica, un capolavoro dell’architettura militare veneziana.
Fu fondata il 7 ottobre 1593, come fortezza militare per difendere i confini regionali dagli attacchi stranieri, soprattutto dei turchi.
Durante la prima guerra mondiale fu sede di ospedali, magazzini e campo di addestramento truppe, ma con la rotta di Caporetto la città fu molto danneggiata.
Nel 1960 il Presidente della Repubblica decreto’ Palmanova quale “Monumento Nazionale”.
La struttura della fortezza mostra come nei secoli la scienza delle fortificazioni militari andava sviluppando i sempre più innovativi sistemi di protezione, nel tardo cinquecento si usavano bassi terrapieni, poi mura a forma di baluardi a punta di freccia collegati con le cortine, formando così un ennagono ai cui vertici sporgevano i baluardi, infine fu aggiunto un fossato e gli unici modi per entrare in città rimasero le Porte.
Il centro storico, infatti, si raggiunge entrando in città attraverso una delle sue Porte Monumentali:
– Porta Aquileia
– Porta Udine
– Porta Cividale
e, da qualunque direzione si arrivi, si giunge sempre in Piazza Grande, l’antica piazza d’armi, da cui si vedono partire le cinque strade principali che portano al perimetro esterno.
Le Porte sono gli unici edifici visibili dall’esterno della fortezza, hanno tutte una struttura comune: una corte quadrata centrale attraversata dalla via di accesso; due porticati a triple arcate, ciascuno dotato di nicchie con camino.
La piazza si trova al centro esatto della città, ed ha una forma esagonale perfetta, e su di essa si affacciano importanti edifici tra cui il Duomo, e il Civico Museo Storico, importante punto di partenza per avere una visione generale della complessa struttura urbana e del sistema della fortezza, dove le raccolte sono esposte in ordine cronologico dall’anno di fondazione alla prima Guerra Mondiale, allo scopo di creare un racconto storico che riassuma i quattro periodi della storia di Palmanova: veneziano, napoleonico, austriaco, italiano.
Il Duomo del Seicento (foto all’inizio) è costituito da un’unica ampia aula coperta dalle splendide travi capriate di rovere.
Non vi sono colonne all’interno, e subito si possono ammirare le tre cappelle del coro, i quattro altari laterali, l’organo con cantoria e il pulpito sospeso.
Molto bella e pregiata la piccola madonna lignea attribuita a Domenico da Tolmezzo e la secentesca Pala delle Milizie di Alessandro Varotari, detto il Padovanino.
In piazza si trova anche la “Caffetteria Torinese”, decretata nel 2011 il Bar migliore d’Italia, e confermo che il caffè e i pasticcini serviti sono qualcosa di veramente unico.
Sulla Porta Cividale si trova il Museo Storico Militare, con vista alle fortificazioni e al fossato.
Il Museo fu istituito nel 1987 sul dongione della Porta e all’interno vede una raccolta di uniformi, cimeli e documenti inerenti ai Corpi e le Unità avvicendatesi a Palmanova dal 1593 alla Seconda Guerra Mondiale e da qui parte un affascinante itinerario sul sistema fortificato con la vista sulle splendide Alpi.
Se ti rimane un po’ di tempo dopo la visita alle fortezze e il buon caffè puoi sempre fare una capatina al Palmanova Outlet Village, per qualche ora di shopping che non guasta mai.
Dove trovare altre informazioni:
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Articolo di
Alessia Scarparo