L’ingresso a Disneyland Paris (e il Disneyland Hotel) – Foto di Sean MacEntee
Il parco divertimenti più famoso d’Europa, Disneyland Paris, offre la possibilità di soggiornare nell’area del parco stesso, in hotel a tema che sono già di per sè attrazioni.
Sono stato 2 volte a Disneyland Paris, e ho alloggiato in 2 strutture diverse del parco, ma ho voluto visitare anche le altre in modo da farmi un’idea tutta mia.
Parliamoci chiaro, non sono strutture economiche ed essendo a tema sono “finte”, ma devo dire che sono curate nei minimi particolari… il punto estremo a loro favore è che entri già nella favola, sei a due passi dal parco e in pratica vivi per tutto il periodo del soggiorno in un parco divertimenti.
Il problema dei costi alti è risolvibile stando attenti alle offerte che vengono proposte un po’ tutto l’anno; cavalcando quelle anche soggiornare in una delle strutture del parco diventa possibile.
Le strutture sono tutte collegate al parco divertimenti con navette gratuite molto frequenti durante tutta la giornata.
Vediamole in dettaglio, dalla più costosa alla più economica:
Disneyland Hotel
E’ il grand hotel 5 stelle, proprio all’ingresso del parco, non serve nemmeno la navetta, entri direttamente a Disneyland Paris.
Realizzato sullo stile dei castelli fiabeschi, gli interni sono di tipo vittoriano senza abbandonare alcuni dettagli Disney.
***
Disney’s Hotel New York
Il nome spiega già di cosa stiamo parlando: una serie di grattacieli di colori diversi compongono la struttura di alto livello – è un 4 stelle – e cerca di raffigurare un ambiente metropolitano, la Grande Mela per l’appunto. Inutile dire che gli interni sono moderni e di design.
***
Disney’s Newport Bay Club
Ho alloggiato qui l’ultima volta che andai, il Newport Bay Club, un 3 stelle molto confortevole ricostruisce le ambientazioni di lusso del 1800 sulla Costa est degli Stati Uniti; quindi un hotel “marinaro” con ancore un po’ ovunque e il bianco e blu sono i colori dominanti.
***
Disney’s Sequoia Lodge
Amante dei parchi naturali americani? Questo è il tuo hotel.
Il legno e la natura dominano al Sequoia Lodge, infatti si dorme in chalet di montagna con grandi tronchi. E’ considerato un 3 stelle.
***
Disney’s Hotel Cheyenne
Non so, forse perchè dormii qui la prima volta che visitai il parco, ma lo considero una delle strutture più caratteristiche.
Entri nell’hotel e sei di fatto catapultato in un villaggio west, polvere nelle strade e cavalli compresi.
Non manca il saloon dove farai colazione e tanti manifesti di persone ricercate dovunque.
Si tratta di un 2 stelle, ma la qualità è molto alta credimi.
***
Disney’s Hotel Santa Fe
Qui viene ricostruito un villaggio del New Mexico, il pueblo classico, con cactus e deserto.
La categoria è sempre 2 stelle e puoi equipararlo come servizi al precedente.
***
Disney’s Davy Crockett Ranch
Il Davy Crockett Ranch è leggermente più distante degli altri hotel, il parco è comunque sempre raggiungibile con la navetta gratuita.
E’ stato realizzato all’interno di un bosco vero e proprio e assomiglia a un grande campeggio con bungalow in legno.
E’ una struttura che mi sento di consigliare più durante la primavera estate, che durante l’inverno in quanto gli spostamenti avvengono sempre all’esterno.
***
Prenotare a prezzo pieno questi hotel NON conviene mai!
Il mio consiglio è seguire le offerte, ne fanno diverse e tutto l’anno per cui se stai organizzando tieni d’occhio il sito ufficiale o scarica il catalogo; puoi anche andare a ritirarlo in qualsiasi agenzia viaggio, il tour operator che vende Disneyland Paris è Alpitour.
In questo periodo ad esempio ci sono offerte in corso:
– prenotando entro il 30 gennaio puoi avere un soggiorno a 165 euro per adulto e comprende 2 notti, colazioni e tre giorni d’ingresso al parco. E’ compresa anche la mezza pensione per il numero di notti prenotate. Per spendere questa cifra devi soggiornare all’ Hotel Cheyenne oppure all’Hotel Santa Fe.
– Prenotando un pacchetto completo negli hotel i bambini non pagheranno; fino a 12 anni in alcuni periodi (quelli di bassa stagione), fino a 7 anni quasi tutto l’anno.
Un saluto,
Cristiano
