Rifugio Selle

Rifugio Selle – Foto di Irene

 

Potrei iniziare a scrivere: “C’era una volta…” e raccontarti la storia di un personaggio simpatico e impacciato di un fiaba che era conosciuto per non profumare proprio come un gelsomino.

Tuttavia il “nostropuzzone è qualcosa di ben diverso e assolutamente da non evitare!

Si tratta del tipico formaggio di Moena che ho avuto occasione di conoscere ed assaggiare in occasione di un viaggio organizzato in questa zona dall’Hotel Monzoni, che ci ha anche ospitati!

Te ne avevo parlato tempo fa e ora ti svelo alcuni aspetti di quel weekend tra i monti del Trentino partendo proprio da questo tipico prodotto!

Il puzzone è un formaggio molto saporito, con una crosta tendenzialmente unta e che puoi trovare in differenti stagionature (fino ai 16 mesi) e abbiamo avuto la fortuna di assaggiarlo sia in un tipico negozio di Moena, sia in malga.

Il suo nome si riferisce proprio alla particolarità del “profumo”, ma ti posso assicurare che una volta assaggiato ti dimentichi del suo acuto odore!

In particolare il Puzzone di Moena è anche entrato a far parte dei Presidi Italiani di Slow Food, proprio a tutela della sua particolarità, viene, infatti, prodotto solo a Predazzo e Moena.

In tema di gastronomia queste zone non ci hanno fatto mancare nulla, abbiamo avuto anche la fortuna di assaggiare del latte appena munto, sempre in malga.

Degustazione del formaggio Puzzone di Moena

Degustazione del formaggio Puzzone di Moena – Foto di Irene

 

Alcuni di noi si sono anche cimentati nella mungitura con discreto successo!

Non abbiamo però passato il tempo solo a mangiare, anche se la tentazione era davvero forte, perché ci siamo cimentati in un’altra bellezza di queste zone e cioè il Passo San Pellegrino.

Dopo una breve salita in seggiovia Costabella, si apre una passeggiata di una quarantina di minuti per raggiungere il Rifugio del Passo Selle a 2.530 metri.

La passeggiata è molto facile, con qualche salita, ma percorribile anche dai meno allenati e dai bambini.

Passo dopo passo ti ritrovi sempre più immerso in un verde paesaggio, con le Dolomiti a far da cornice e puoi fare almeno due cose.

Guardare lontano e verso l’alto per… cercare delle marmotte!

Questa è la loro zona e non è difficile vederle in lontananza correre verso buchi nel terreno, le loro tane, oppure ferme stile sentinelle a monitorare la zona, emettendo anche una specie di fischio per avvisare le loro compagne.

Finito di rincorrere con gli occhi le marmotte puoi dedicarti anche a una natura più vicina e scoprire una grande varietà di fiori e piante.
Noi ci siamo messi d’impegno e siamo stati premiati trovando delle stelle alpine!

San Pellegrino: le mucche al pascolo

San Pellegrino: le mucche al pascolo – Foto di Irene

 

Raggiunto il rifugio si è aperto davanti a noi un altro paesaggio che porta a un’esperienza che Cristiano può raccontarti bene: è una ferrata che lui stesso ha provato (te lo racconterà con un articolo tra non molto) e che ti porterà in zone di trincee risalenti alla prima guerra mondiale, luoghi che hanno visto storie cruente e legato la natura a vite umane.

Dopo le fatiche noi ci siamo lasciati coccolare dalla Spa dell’Hotel Monzoni, devo dire che una sauna e un idromassaggio con vista montagne hanno sempre un benefico effetto!!

Una passeggiata a Moena può poi essere la giusta conclusione, con un po’ di shopping in stile bio e artigianale.
Qui trovi molti negozietti dove acquistare prodotti locali, oggetti tipici della montagna e dove potrai assaggiare specialità come il Carublu, formaggio erborinato con rhum e fave di cacao!!

Per arrivare al Passo San Pellegrino, se non vuoi usare l’auto, puoi arrivare in treno alle stazioni più vicine a Moena, ovvero Ora, Trento o Bolzano e da lì prendere un bus.

A questo link qualche foto scattata durante il viaggio!

Articolo di
Irene
http://www.d-ire.com/