Panorama sul lago Nahuel Huapi

Panorama sul lago Nahuel Huapi – Foto di Silvia Balcarini

 

In ogni viaggio inserisco una tappa “non famosa” o meglio non conosciuta al di là dei propri confini.

Per l’Argentina ho scelto Bariloche, per la precisione San Carlos de Bariloche.

Questa cittadina ordinata si trova nel nord-ovest della Patagonia, ai confini del Cile, al centro dell’Argentina.

Stazione sciistica offre con il suo circondario una natura gloriosa, autentica e “alpina“.

Le sue strade, i negozi, le case, tutto è preciso, tranquillo e autentico.

Soprannominata la Svizzera argentina per l’origine dei suoi abitanti e (pare) per la somiglianza con la nazione europea detiene anche il disdicevole primato di essere stata terra di nazisti in fuga.

La si può raggiungere in autobus (come ho fatto io con 11 ore di viaggio) oppure in aereo (sempre la migliore delle ipotesi in questo luuuungo paese).

Bariloche è oltretutto una buona tappa per una piccola deviazione in Cile.

Da qui partono escursioni di uno o più giorni.

Controllata dalle Ande e circondata dalle montagne Cerro Tronador, Cerro Catedral e Cerro Lopez, San Carlos de Bariloche si affaccia sull’enorme lago Nahuel Huapi ed è per questo spettacolo che ci si spinge fino a qui.

Vista mozzafiato sul lago Nahuel Huapi

Vista mozzafiato sul lago Nahuel Huapi – Foto di Silvia Balcarini

 

Mi permetto di aggiungere che l’essenza di questo luogo è dovuta alla formula rara e preziosa della sua vista.
L’abbagliante panorama è infatti pienamente, facilmente e velocemente godibile dall’alto.
Qui la funzione panorama della tua macchina fotografica trova la sua ragion d’esistere.
Quassù non ci sono scorci o punti d’interesse, qua sopra c’è l’intero.

Infatti poco lontano da Bariloche si raggiungono i piedi del Cerro Campanario o del Cerro Tronador.

Su per il Cerro Campanario

Su per il Cerro Campanario – Foto di Silvia Balcarini

 

Puoi semplicemente prendere un taxi o un autobus e non partecipare alle escursioni organizzate perché aggiungono veramente poco (o per dire niente) a questo tipo di escursione.
Quando arrivi non ti resta che metterti in fila pagare il biglietto per la funivia e salire.

***

Mentre invece ti consiglio di prenotare un’altra escursione in una delle agenzie presenti in città (in hotel in genere sono più care) passeranno a prenderti all’hotel: giro in barca sul Nahuel Huapi.

Già la veduta all’imbarcadero merita, poi salito sul traghetto tutta la navigazione regala quadri naturali che facilmente riempieranno la tua memoria e quella del tuo strumento fotografico.

L’attracco finale è sull’Isla Victoria, famosa perchè ospita una foresta di alberi di Arrayanes color cannella (Luma Apiculata o mirto cileno), quelli per capirsi che si sfogliano, oramai sempre meno presenti sul nostro pianeta.

Alberi di Arrayanes

Alberi di Arrayanes – Foto di Silvia Balcarini

Avendo a disposizione un giorno in più ho partecipato all’escursione denominata sette laghi, San Martin de Los Andes e Valle Encantada.

Escursione 7 laghi

Escursione 7 laghi – Foto di Silvia Balcarini

 

Qui è quasi obbligatorio prenotare presso un’agenzia, i km sono molti e le strade non sempre facili.
Sarebbe stata una magnifica escursione se non fosse che la quasi la totalità dei laghi e del panorama era sommersa dalla fuliggine del vulcano cileno (maledetto!) e da una noiosa giornata semi-quasi total-nuvolosa.

Ricordo della cenere del vulcano

Ricordo della cenere del vulcano – Foto di Silvia Balcarini

 

Ti consiglio, arrivati a San Martin de los Andes, di non perder tempo al ristorante ma di “smangiucchiare” qualcosa in un bar e fare una passeggiata al molo, per le vie, al mercatino in piazza.

Scoperta dell’acqua calda: vitale per queste escursioni è il sole, altrimenti un panorama nero, grigio, e blu notte…

Mi hanno segnalato (ma io non ho avuto il tempo di visitarlo) il Parque nacional Lanin con spiagge di sabbia nera vulcanica e laghi colorati.
Secondo me per questo devi aggiungere un giorno e una notte in più, almeno.

E comunque se non ne hai avuto abbastanza, affitta un’auto e spingiti nei dintorni di Bariloche, sono molte le località, laghi, e zone che meritano approfondimento.

Passeggiando in città non dimenticare di fare un salto alla Feria artigianal (Villegas e Moreno, vicino alla posta) aperta tutti giorni fino alle 21, offre una ventina di espositori di artigianato (ben fatto) all’interno di piccoli box coperti.

Inoltre approfitta della sua notorietà assaggia il cioccolato in una delle sue cioccolaterie e il gelato. Slurp.

E non lasciare questo posto senza aver cenato da “De Alberto”, un’istituzione, prenota se necessario.
Pasta fatta in casa (si può vedere mentre la fanno continuativamente). Da sturbo.

L’ennesimo rammento che non sono i francesi nostri cugini, ma gli argentini nostri fratelli.

Articolo di
Silvia Balcarini