Pensi a un safari in Africa?
Intanto inizia a leggere le prime due parti di questo speciale:
– Tipologie di safari possibili e terminologie
– Prime informazioni pratiche, sport, abbigliamento
Oggi continuiamo con le diverse tipologie di alloggio e le ultime informazioni di sicurezza.
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Campi di sosta
Sono zone recintate e protette all’interno di parchi nazionali che dispongono di alloggi tipo bungalow con o senza cucina, aree adibite a campeggio, supermercato, posta, distributore di benzina e hanno all’entrata il libro degli avvistamenti per poter essere informati sempre sullo spostamento della fauna, e in particolare dei big five.
Qualche parco nazionale dispone di alloggi più lussuosi, qualche ostello, guesthouse.
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Lodge
Alloggi separati in muratura o legno, dislocati intorno a un nucleo centrale e ben integrati nella natura, più o meno di lusso possono essere all’interno di riserve private oppure fuori dai parchi, quindi mai all’interno dei parchi pubblici.
Ci sono lodge che possono essere raggiunti solo via aerea con velivoli locali, in genere di proprietà del lodge.
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Camplodge o permanent tented camp
Sono lodge estremamente confortevoli e spesso di lusso che hanno una struttura non in legno o muratura ma tendata.
Le tende non vengono mai spostate e hanno il bagno privato, che qualche volta può essere open-air cioè senza soffitto.
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Mobile tented camping
Differisce dal classico campeggio itinerante in Africa per l’alto comfort.
Le tende infatti sono molto ampie, presenti i bagni privati con doccia, e un’ampia tenda ospita la sala da pranzo.
Il campeggio viene montato la sera e smontato la mattina, è il personale che si occupa di tutto.
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Camping itinerante o budget camping
Piccole tende vengono ogni sera montate in posti prestabiliti, si cena intorno al fuoco, i bagni con docce sono pubblici, fissi in legno oppure mobili (tendati), e solo raramente tendati e privati.
Sarà richiesta la collaborazione nell’allestimento e nelle faccende del campeggio.
In alcuni casi le docce non ci sono, l’acqua viene “sporzionata” nelle catinelle.
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Noleggio
Ricorda di controllare se hai bisogno della patente internazionale per poter guidare, aggiungi sempre minimo un autista in più quando prenoti, occorre sempre una carta di credito.
In caso di incidente se alla guida non c’è un autista dichiarato l’assicurazione non paga.
Non viaggiare MAI dopo il tramonto, inesistente l’illuminazione pubblica.
Non affidarti solamente al GPS, compra una cartina recente.
In genere le regole di noleggio si rifanno alle regole ormai mondiali del noleggio auto, dagli comunque sempre un’occhiata.
Alla fine della vacanza fai lavare l’auto, oltre ad essere per lo più obbligatorio regala subito una bella impressione quando arrivi al noleggio.
Spesso in caso di foratura sarà più conveniente cambiare l’intera ruota che farla riparare, ti verrà ripagato l’importo speso.
Richiedi una tanica per la benzina.
Controlla sempre bene prima di partire: portelloni, frecce, fari, stereo, ruote, carrozzeria, aria condizionata, cric, ruota di scorta e in caso fa presente al noleggiatore.
Tieni sempre abbondante acqua in auto per tutti, non importa se si scalda, non lo dimenticare.
Trucchetto: avvolgi la bottiglia di acqua fresca in un telo di cotone, tipo foulard, si manterrà bene allungo.
Se devi affrontare un valico di frontiera informati in anticipo sugli orari di apertura e chiusura, altrimenti non passi!
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Voli
Se il tuo budget te lo permette o se avrai l’opportunità di dormire in un camping o in un lodge raggiungibile solo via aerea non perderti questa avventura, dal piper o dall’elicottero la vista dell’immensità della savana, i gruppi di elefanti, le giraffe… da mozzare il fiato.
Top del top il giro in mongolfiera (Mi-ma 🙁 )
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Camion o overland
Una formula veramente alternativa e a basso costo.
Oramai molte sono le compagnie più o meno famose che propongono questo tipo di viaggio all’insegna dell’avventura e dell’amicizia.
Alcuni circuiti sono molto lunghi, 3 o più settimane e fuori dalle normali rotte turistiche.
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Cellulare
Oltre ad essere più conveniente ti permette anche di prendere la linea più comodamente.
Compra una sim locale, portandoti da casa un cellulare in più per questo utilizzo.
Non lasciare a casa: Binocolo, piccola torcia, repellente, farmaci.
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Guardare e non toccare
Sano insegnamento, diverse piante, qualcuna simile alle nostre sono estremamente mortali, toccandole e mettersi le mani in bocca può diventare fatale.
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“Tanto siamo in Africa…”
Occhio a rispettare gli orari, i divieti e le regole, in molti paesi africani la puntualità è di casa, e le ammende care.
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At your own risk
A tuo rischio e pericolo.
Questa frase sottoforma di cartello o avviso, è presente ovunque.
In due parole?
Se ti succede qualcosa ricorda: sei tu che ci sei voluto venire!
Insomma, discutibile ma diretta ed efficace.
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Vaccinazioni
Ti rimando al mio articolo al riguardo.
Unica postilla, in Sudafrica esistono parchi denominati malaria free, liberi da malaria, una scelta da vagliare se si viaggia con bambini.
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Animali pericolosi
Serpenti, molto difficili da incontrare, escono con il fresco e non amano le zone umane piene di rumori
Insetti: blatte, falene, farfalle, gechi, ragni e millepiedi? Si, ci sono.
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Cibo
Mito da sfatare.
Gli insetti o altre cose strane non sono così facili da trovare.
In genere sono utilizzate nell’alimentazione delle tribù oramai sempre di meno e sempre di più “civilizzate”.
A me è capitato poche volte di avere di fronte una ciotola di vermi di Mopane o insetti arrostiti e non c’era solamente quel piatto in tavola.
Quindi niente paura, questo è a grandi linee il menù dell’Africa:
– zuppe di verdure,
– fagioli,
– mais e patate,
– fritture,
– pollo,
– polenta,
– pesce,
– carne secca.
Possono cambiare solo le carni: Gemsbok, kudu, struzzo, antilope saltante (springbok) facocero, zebra, alcefalo e antilope alcina e coccodrillo sotto forma di bistecca, arrosto o stufato.
Ma il piatto che unisce l’Africa, io esagero e scrivo il mondo, è la carne alla griglia chiamata barbecue, braai, nyama choma, asado, kebabi ecc.
Basta un po’ di carbone o legna, una grata e della carne.
Sapore ancestrale di fama(e) mondiale.
Tu hai qualcosa da aggiungere?
Articolo di
Silvia Balcarini