L’Ermitage (o Hermitage) a San Pietroburgo è un luogo magico e senza tempo per chi ama l’arte e la sua storia.
Non posso scrivere di questa visita senza citare una donna che la storia stessa ha definito grande: Ekaterina II Alekseevna di Russia, o meglio Caterina la Grande (1729-1796). La sua enorme conoscenza era il risultato dell’appartenenza al pensiero illuminista, il quale sosteneva che grazie alla critica e alla ragione l’uomo poteva raggiungere virtù e poteva illuminare il pensiero superstizioso e ottenebrato dell’ignoranza. Caterina fondò la prima scuola superiore femminile d’europa e fece la conoscenza di diversi filosofi ed enciclopedisti dell’epoca. Molti romanzi e film la descrivono come una donna intraprendente e viziosa che si abbandonava ai piaceri e a diversi amanti. Quello che però ci ha lasciato segna sicuramente la storia che conosciamo.
L’Ermitage si pensa che sia un solo e unico palazzo ma non è così si divide in:
- Palazzo d’Inverno
- Piccolo Ermitage
- Grande Ermitage
- Nuovo Ermitage
- Teatro dell’Ermitage
Il Piccolo Ermitage è il palazzo voluto da Caterina stessa per staccarsi dal palazzo più grande; qui Caterina inizia a collezionare opere d’arte e oggetti preziosi, dei quali era molto gelosa e che non esponeva facilmente. La collezione però crebbe tanto da occupare i restanti palazzi citati poco sopra.
Le opere al suo interno sono numerosissime, oltre che di enorme prestigio. Fra le opere più note possiamo apprezzare la Madonna di Benois e la Madonna Litta di Leonardo Da Vinci; il Suonatore di liuto di Caravaggio; il Ritratto di coniugi di Lorenzo Lotto. Possiamo apprezzare molte opere di Velàzquez, Monet, Degas, Picasso, Matisse, Renoir e molti altri.
Oltre l’esposizione in sé, gli interni dei palazzi sono davvero stupefacenti, stucchi, decori e affreschi rendono la passeggiata ancora più piacevole.
Due opere hanno attirato la mia attenzione, la prima è Amore e Psiche di Canova, o meglio le diverse statue che rappresentano gli stessi soggetti, sapevo che Canova creò diverse statue rappresentanti il medesimo momento, ma dopo aver visto la versione del Louvre non pensavo di emozionarmi ugualmente vedendo quella esposta all’Ermitage.
La seconda opera a lasciarmi stupefatta è stata l’Orologio del Pavone, il quale fu acquistato da Caterina nel 1781 ed è un enorme automa placcato d’oro che stupisce lo spettatore con una marea d’ingranaggi complicati e sofisticati. Ogni ora è possibile apprezzare lo spettacolo e il relativo movimento.
La cosa che ha reso particolarmente suggestiva la visita è il fatto che il complesso museale è enorme quindi e davvero raro trovare le sale affollate, ne risulta che si ha tutto il tempo per apprezzare le opere, ma anche per questo motivo consiglio l’ausilio di una guida, perché è davvero facile perdersi.
Chi ama l’arte e i musei come me troverà l’Ermitage un luogo speciale, nel quale è possibile apprezzare l’arte ma anche la storia della collezione stessa, frutto di personaggi eclettici e bizzarri, ma che hanno saputo segnare la storia con la propria follia.
Ulteriori informazioni:
=> https://www.hermitagemuseum.org/
Articolo di
Emanuela Novella
Un Viaggio per due