Un itinerario nella gastronomia di Genova è quanto di più eclettico ti possa capitare. Può sembrare una frase fatta, ma in questo particolare caso corrisponde alla verità.
Genova è un porto, importante oggi e ancora di più in passato e nella storia. Qui è arrivato di tutto e di più, pesce, carni, spezie, alimenti conservati e freschi.
Come sai ci troviamo in una regione, la Liguria, lunga e stretta, in cui scendi a terra dal mare e subito sali e arrivi in collina, in pochi chilometri. Lo spazio fisico per fare colture (che infatti vengono realizzate a terrazza) o allevare animali non c’è, quindi tutto ciò che arriva dal mare con i carichi della navi ha influenzato una cucina semplice, ma al tempo stesso ricca di colori e profumi inconfondibili.
È un itinerario di 12 ore quello che andremo a fare sulla gastronomia di Genova, ma non ti faremo mangiare in modo continuato, non ti preoccupare… a meno che tu non lo voglia 😀
Ti porteremo in giro tra profumi, rumori, consistenze; non ci limiteremo al gusto.
Il consiglio della mattina, dopo una colazione sostanziosa consumata nel tuo albergo o B&B (il nostro consiglio punta a strutture piccole, gestite da persone con cui scambiare qualche chiacchiera meno distaccata), è quello di buttarsi subito tra i caruggi.
In questi stretti vicoli bui che portano al mare, come cantava Fabrizio De André all’inizio de “La città vecchia”:
“Nei quartieri dove il sole del buon Dio non dà i suoi raggi…”
puoi scovare piacevoli sorprese, dalle piccole rivendite di frutta coloratissima e particolare fino ad arrivare alle botteghe storiche che sfornano la famosa focaccia genovese per tutta la giornata.
Ecco, non tergiversiamo e apriamo una bella parentesi su questo paradisiaco prodotto.
La fugàssa, come la chiamano i genovesi, la puoi mangiare a ogni ora del giorno e della notte, c’è anche chi la consuma a colazione (e come dargli torto!).
Si diversifica da tutte le altre focacce in giro per l’Italia per il fatto che durante l’ultima lievitazione viene spennellata – ma dovremmo dire affogata – con un’emulsione di olio extra vergine e acqua a cui viene aggiunto il sale.
Potremmo star qui a dirti quanto è buona, profumata e… divina, ma preferiamo lasciarti alle parole di tal “Postino Vittorio”, che ha decantato la “Focaccia di Claretta” (negozio che ti consiglieremo al termine dell’articolo insieme ad altri indirizzi utilissimi :D):
“Si degusta senza fretta, delicata seppur fragrante, sempre calda e ben croccante, è la gioia del palato e ogni cuor rende beato. Puoi mangiarla in compagnia o da solo o con la zia.”
Un genio, un poeta.
Consiglio spassionato: acquista la fugàssa e mangiala passeggiando tra i caruggi, ungi le tue mani, non aver paura di sporcarti: goditi questo istante di perfezione culinaria.
Prima di pranzare devi però assolutamente provare un particolarissimo aperitivo che da qualche tempo sta tornando molto in voga a Genova: L’Asinello!
In Via Canneto il Lungo puoi infatti provare questo vino bianco aromatizzato e ha una tradizione davvero antica. Sentirai una miscela di ben 16 erbe ad ogni sorso, con rabarbaro, assenzio genziana e tutto sapientemente creato con una formula segreta, nata nel 1886.
Il locale che oggi lo propone è di quelli con quel sapore di “vecchio” bar, quello dove entri e trovi la padrona a salutarti e intenta a lavar bicchieri. Quello dove i tavoli son di legno, qua e là ci son tovaglie a quadrettoni e dove poter star seduto anche delle giornate per incontrare storie di chi la città la vive ogni giorno.
Con quel bicchierino di vino bianco in mano farai un po’ un salto negli anni ’70 e chissà magari si siederà vicino a te un futuro De Andrè.
È ormai ora di pranzo e noi abbiamo un’idea: invece di infilarci in qualche ristorante perché non mangiare qualcosa in qualche gastronomia riadattata, con tavolini o rialzi?! Ovvero, entri, ordini e poi mangi sul posto.
Una che abbiamo provato e consigliamo? Zimino Trattoria da asporto e sosta. La trovi in Vico delle Scuole Pie, un piccolo caruggio a fianco di Piazza Cinque Lampadi. Sarà sempre e comunque piena di gente, ma qualche spinta e un minimo di attesa valgono la degustazione! Hanno sempre una serie di piatti caldi e freddi di pesce soprattutto, le seppie in umido sono da menzionare. Il tutto a costi davvero bassi… in fondo siamo in una gastronomia.
In alternativa lungo Sottopasso di Caricamento, i portici che costeggiano il Porto Antico e la sopraelevata trovi parecchie friggitorie di pesce. Gamberi, seppie, totani, fermati e prendi un cartoccio da passeggio. La frequentazione dei “locali” è garanzia di qualità sul prodotto acquistato.
Una breve passeggiata per smaltire il pranzo e ti portiamo a prendere il caffè ma… non nel solito modo. Qui a Genova c’è una specialità, si chiama Panera, una sorta di cremoso semifreddo al caffè.
Dove provarlo?
Gli indirizzi sono 2, dello stesso proprietario: un piccolo bar gelateria anonimo in via degli Orefici, si chiama “Box Cream” oppure la costola di questo in via Luccoli al numero 12, la “Cremeria Buona Fede”.
È giunta l’ora di smettere di mangiare e imparare a farne! Perché non impegnare il pomeriggio in una cooking lesson sulle ricette più tipiche della città?
Ci viene in aiuto Creattivando, una dinamica realtà che organizza tour artistici, percorsi urbani e chiaramente lezioni di cucina con degustazioni dei piatti cucinati.
Qualche ora per scoprire di più su ricette mitiche, come quella del pesto alla genovese. O più di nicchia come quella del cappon magro. Il tutto realizzato da te in persona, sporcandoti le mani!
Cose che puoi imparare con Creattivando e chi ci hanno stupito?
La tradizione ligure vanta in totale, compreso il famoso “pesto”, ben 6 salse fredde da abbinare alla pasta:
Agliata (a base aglio e aceto)
Machetto di sardine (o acciughe)
Marò di fave
Salsa di noci
Salsa di pinoli
Pesto alla genovese
A queste 6 andrebbe aggiunta la “Salsa Verde”, utilizzata come legante del Cappon Magro, ricetta svuota frigo, una sorta di insalata russa senza maionese (ok, forse questa è una bestemmia). In realtà ogni famiglia la prepara in modo differente, ma gli ingredienti sempre presenti dovrebbero essere le verdure cotte, piselli, patate, fagiolini, rape rosse e vengono posati a strati aggiungendo pesce bianco bollito e, appunto, salsa verde a legare il tutto. La base sarà una sorta di pane secco, ammorbidito con aceto, per dare un contrasto acido a tutta la dolcezza della verdura. Un piatto fresco e gustoso.
Esperienza attiva da provare assolutamente.
Il pomeriggio lascia il passo alla sera e una parola si forma nella nostra testa e inizia ripetersi in modo costante: Aperitivo.
E abbiamo l’imbarazzo della scelta in una città, ma anche qui proviamo a darti la chicca. Un po’ fuori dalla movida genovese classica, quella che si snoda in Piazza delle Erbe e stradine limitrofe, ti portiamo in Piazza delle Lepre, nel locale chiamato appunto “La Lepre”. Siamo nella zona che un tempo ospitava uno dei più importanti e famosi bordelli della città.
Difficile da descrivere o inserire in qualche categoria, non è un pub classico ma nemmeno un bar o un ristorante. Un po’ tutto insieme. Il fatto certo è che si tratta di un locale trasversale: ci troverai rappresentate tutte le età e i ceti sociali. Un luogo che azzera le convenzioni.
Se il tempo lo permette siediti nella distesa estiva e ordina qualcosa da bere. Ti arriverà accompagnato da un tagliere di assaggi, dai salumi ai formaggi.
Noi ti consiglieremmo quasi di chiudere la serata così, saltando da un locale all’altro, facendoti consigliare su cosa è meglio assaggiare dai vari proprietari dei bar però, se proprio vuoi sederti e cenare in modo tranquillo, allora un ultimo consiglio da darti lo abbiamo… per chi ci hai preso???
Rimani nei caruggi, per la precisione percorrendo Via Garibaldi (la via dei Palazzi storici), all’altezza di Piazza della Meridiana scendi verso il mare per Via della Posta Vecchia e poi gira in Vico della Scienza. Qui troverai la Locanda Spinola, un ristorante non grandissimo ma in cui la cura della materia prima è la regola. I prezzi sono nella media e la qualità è altissima. In più è un locale tranquillo ed è l’ideale per una serata romantica o di chiacchiere con amici.
Informazioni e Link
=> Turismo Liguria
=> Visit Genoa (Genova More than tihis)
Una soluzione tranquilla e accogliente per dormire:
=> B&B Il Salotto di Lucilla
Per mangiare un’ottima focaccia genovese:
=> Panificio Grissineria Claretta (in via della Posta Vecchia, quella della poesia citata nell’articolo)
=> Le delizie dell’Amico (Angolo piazza dell’Amico, focaccia ma anche torte di verdure)
Purtroppo la maggior parte dei forni la domenica sono chiusi quindi se capiti a Genova in quella giornata ecco un indirizzo aperto… non vorrai tornare a casa senza focaccia?
=> Focaccia e Dintorni (in via di Canneto Il Curto)
Per le cooking lesson ma non solo:
=> Creattivando (provateli, non ve ne pentirete) ma anche la loro pagina facebook
Un indirizzo per la cena nei caruggi:
Articolo di
Cristiano e Irene