Sardegna: la sabbia può essere bianca e finissima

Sardegna: la sabbia può essere bianca e finissima – foto di Silvia Balcarini

Complice della mia prima volta in Sardegna è stato un biglietto aereo low cost per Cagliari acquistato tempo prima all’insegna del “tanto costa poco poi vedo”. Mi son detta perché no, in fondo sono solo 4 giorni, stavolta anche io mi abbandonerò alle flemmatiche repliche delle giornate di mare. La prima piacevole scoperta è stata quella di rivelarsi quasi una intera settimana di vacanza.

1° Prendi in considerazione anche l’aereo e il noleggio auto

Eh già perché se si considera che in genere si raggiunge l’isola con la nave sono due i giorni che vanno persi in viaggio, a meno che non si effettui la traversata in notturna. Con l’aereo invece, potendo anche scegliere gli orari, partenza la mattina presto e ritorno la sera tardi, il viaggio è stato sorprendente.

Atterrando a Cagliari, (e avendo noleggiato un’auto) con destinazione Villasimius, a metà mattina ero in spiaggia. Il mio intento era quello di rilassarmi facendo lunghe passeggiate mentre invece il meteo dell’ultima settimana di settembre ha permesso tutto.

Fuori stagione ti sposti velocemente e trovi parcheggio nelle immediate vicinanze della spiaggia, oltretutto dove in stagione i parcheggi sono a pagamento alla fine di settembre sono liberi.

Ed eccomi a risalire tutta costa Rei in assoluta beatitudine. Spiaggia Giunco-notteri , spiaggia del riso e così via, difficile fare una lista e una classifica.

Costa sarda

Costa sarda – foto di Silvia Balcarini

 

La mia valigia è stata il bagaglio a mano. Ho rinunciato a pinne e boccaglio, il resto c’è entrato tutto. Stavo andando al mare del resto.

2° Prendi in considerazione un alloggio differente dall’affitto di un appartamento

Io ho dormito presso un’affitta camere. Certo! La Sardegna non è solo appartamenti in affitto e ville a schiera e allora perché soggiornare per forza in una casa-vacanze?

Ci sono bed&breakfast, agriturismi, hotel a 1-2 stelle con prezzi ottimi specie fuori stagione. Negli agriturismi, puoi vedere come si fa il formaggio ad esempio e rigenerarti con una quiete assoluta. L’accoglienza è familiare corredata di buon cibo locale e chiacchere.

Stando in affitto li hai assaggiati la fregula, il pane fratau o il prosciutto sardo? Questa diventerà una multi-vacanza dai prezzi interessanti. Sii originale.

3° La Sardegna non merita il jingle “Stessa spiaggia stesso mare” ma “Muoviti, muoviti”.

Non ha senso spendere una fortuna per dormire aggrappati al mare. Su quest’isola non ne vale la pena.

La Sardegna non è bagnata da un solo mare ma da un’infinità di colori marini, ora sfumati, ora netti; persino la sabbia è cangiante nei colori e nella “granatura”. Ci sono poi le spiagge sassose e quelle con gli scogli.

Ma ecco gli scogli…

Ma ecco gli scogli… – foto di Silvia Balcarini

 

Rendi merito a questa favolosa isola italiana, scoprila, assaggiala. La Sardegna invita a muoverti, a spostarti per distenderti, ora qua, ora là, cambiando spiaggia e con essa panorama. Persino guidare sul litorale è una piacevole vacanza. Non dire che sono tutte uguali perché potresti aver inventato l’ottavo vizio capitale.

…e poco più in la c'è quella sassosa che ti aspetta

…e poco più in la c’è quella sassosa che ti aspetta – foto di Silvia Balcarini

 

4° Anche solo per pochi giorni il mare fuori stagione offre un sacco di benefici.

La mia seconda volta invece è stata nel nord a Palau e stavolta non ho scelto l’aereo ma la traversata notturna in cabina che a metà maggio è costata ben poco. Sono scesa a Golfo Aranci.

Le cabine sono veramente confortevoli e pulite, il bagno comodo con doccia.

Il paesaggio sardo, a maggio, è una distesa di fiori di campo colorati, di gradazioni di verde, i fichi d’india spiccano quassù tra le colline e i macigni di granito. In alcune spiagge tra settimana non c’era nessuno. In altre 3-4 persone.

In primavera fioriscono le spiagge, Sardegna

In primavera fioriscono le spiagge, Sardegna – foto di Silvia Balcarini

 

5° La Sardegna è anche tua, mantienila in ordine e pulita come faresti con la tua casa.

In Sardegna si contano sulle dita di una mano le calette che hanno servizi privati in spiaggia e comunque non occupano tutto lo spazio della suddetta, grazie a Dio. Quindi portati con te tutto il necessario che poi alla fine non è molto!

Io non ho mai nemmeno avuto bisogno dell’ombrellone ad esempio.

Ma, proprio per questo, i servizi igienici spesso sono la macchia mediterranea tutt’intorno. Data l’aridità estiva, oltremodo in Sardegna, per i tuoi bisogni fisiologici portati con te un sacchetto di plastica e raccogli la carta igienica utilizzata. Fa proprio schifo passeggiare e fotografare un favoloso panorama seminato di fazzoletti e carta igienica. E’ più lungo scriverlo che farlo te lo garantisco.

Stesso discorso per i mozziconi di sigarette che non si deteriorano facilmente.

Quest’isola è un tesoro che ci invidiano tutti, continuiamo a farcela invidiare!

6° In Italia per legge ogni spiaggia deve avere un accesso libero, verifica dove inizia e finisce la proprietà privata.

Le calette minori non sono mai ben segnalate. Spesso sono piccoli sentieri che iniziano su strade secondarie. Questo vale ancora di più nel nord dell’isola oramai diventata un bel litorale recintato da magnifiche abitazioni. In generale le spiagge più carine o particolari sono per lo più le meno accessibili.

Occorre infatti fare tratti non asfaltati oppure camminare un po’. Cento metri o qualche chilometro, ne vale sempre la pena.

Rammenta poi che le strade secondarie per la spiaggia o semplicemente quelle che conducono ai parcheggi non sono asfaltate. Percorrendole serve maggiore attenzione ma il territorio risulta più inalterato. Evviva. Fai caso ai cartelli stradali che pubblicizzano hotel, residence e campeggi, se sono scritti su sfondo marrone (di interesse turistico culturale) segnalano in aggiunta anche la spiaggia omonima. Es. Hotel XXX pubblicizzato sul cartello marrone significa che seguendo per l’hotel troverai anche l’entrata della spiaggia XXX.

Sempre in argomento.

Ricorda che qualsiasi spiaggia in Italia, essendo demanio pubblico, deve PER LEGGE avere un accesso libero, se pur piccolo, anche per chi non soggiorna in una struttura privata, sia essa un hotel o così via. Spesso sono difficili da individuare, non segnalate e ostacolate da chi vuole tenersi solo per sé questo BENE COMUNE.

Rivolgiti quindi ai passanti, (non ai proprietari delle ville che ti diranno che non c’è, a me è successo) in questo caso le persone ti sapranno dare le informazioni necessarie per trovare l’entrata e sicuramente s’ inalbereranno per quanto accaduto.

Collegato a questo rammenta che spesso nei pressi delle spiagge vengono apposti numerosi cartelli con scritto “proprietà privata” “vietato il passaggio” “divieto di passaggio”ecc. . Questi cartelli non è detto che siano validi (i cartelli stradali hanno la scadenza e devono rispettare delle regole). A volte sono messi abusivamente per scoraggiare chi non è del luogo ( la proprietà privata ad esempio va delimitata).

A me è accaduto di trovarmi di fronte, dietro segnalazione di una ragazza sarda, un sentiero apparentemente chiuso da una “sbarra” con un cartello penzoloni scolorito. Credendo fosse l’inizio di una proprietà privata sono arretrata venendo immediatamente rassicurata: la sbarra in realtà non era chiusa e il cartello non aveva nessuna validità, quello era l’accesso libero alla spiaggia. Però, che fatica! Rivolgiti alle forze dell’ordine e segnala l’accaduto. Adesso puoi perfino fotografare bene il tutto.

La legge è legge e in questo caso niente deve diventare consuetudine! D’altro canto di fronte la proprietà privata “non c’è se e non c’è ma”.

7° Sembra impossibile ma la Sardegna non è solo mare.

Anche l’interno dell’isola è meritevole. Paesini caratteristici, feste tradizionali, trenino a vapore, città storiche, località pittoresche.

La Sardegna è un’ identità italiana quindi una cultura poliedrica. Sottrai una giornata di mare e vivi una di queste realtà.

8° Quindi non sottovalutare l’Ufficio del Turismo.

Anche se hai letto tutto quello che ti serviva prima di partire per la tua vacanza sull’isola (in pratica questo articolo) rivolgiti sempre all’Ufficio del Turismo. Sono disseminati nelle località turistiche, dalla mia esperienza posso dirti che nonostante non fosse piena estate l’orario di apertura comprendeva mattina e pomeriggio (da non sottovalutare), i ragazzi giovani sorridenti e gentili.

Puoi trovare la mappa dettagliata della località, informazioni e consigli di vario genere (sagre, orari dei traghetti ecc) la brochure delle calette della zona e delle attrazioni culturali.

A me ha fatto molto comodo sapere in quali calette potevo prendere meglio il sole perché riparate dal vento e quando questo sarebbe diminuito. Mi hanno poi suggerito qualche percorso a piedi e come poter avere uno sconto sui biglietti del traghetto (per la Maddalena).

9° Conosci almeno un po’ la storia dei Nuraghi.

Ti suggerisco di non tornare a casa senza aver visitato un Nuraghe, un tempietto e una tomba dei Giganti.

Troppo spesso l’importanza storica non coincide con l’importanza turistica. E’ il caso dei Nuraghi di Sardegna ancora poco famosi e addirittura sconosciuti ai più in Italia.

Te ne parlerò più dettagliatamente in un articolo a parte.

Per essere perfetti mancherebbe il 10° (ma io non lo sono), qualche sardo vuole aggiungere qualcosa?

Articolo di
Silvia Balcarini