Questa segnalazione nasce da un giornale locale sfogliato per caso, la scorsa estate.
Eravamo in Salento e si cercava qualcosa da fare nelle sere della nostra vacanza (e tu dirai, imbarazzo della scelta, è vero, da quelle parti le sere sanno come non annoiarti mai!).
A un certo punto la sorpresa: perché non andare a vedere le stelle?
Era quello che proponeva un parco astronomico ed è grazie a quel giornale che ho scoperto un gioiellino che non sapevo ci fosse tra le mie campagne salentine.
Si chiama Sidereus, è un piccolo parco astronomico che offre visite guidate, osservazioni, corsi e lezioni, insieme a piccole chicche che ora ti dirò.
Te lo consiglio se ti capiterà di andare in Salento e hai voglia di passare una serata diversa.
Anche perché è gestito da un esperto ma prima ancora un vero appassionato di astronomia.
Il parco si trova immerso nelle campagne di Salve, località famosa perché, tra le sue “marine”, serba anche quella nota Pescoluse che si è costruita la fama con il brand di “Maldive del Salento”.
Per cui, se decidi per una gita da quelle parti, l’accoppiata è perfetta: giornata in spiaggia o nei dintorni, spuntino e poi serata a sognare con le stelle.
Anche fuori stagione, perché no?
Sicuramente godrai di una pace che, d’agosto, in riva al mare diventa una chimera.
Solo verifica sul sito del parco astronomico il calendario degli incontri, come quello recente del 12 ottobre in occasione del Moon Watch Party celebrato in tutto il mondo (il parco rimane comunque aperto in quasi tutte le notti serene).
Si può programmare anche una serata privata, magari per osservare le stelle in compagnia degli amici.
Per l’accesso è però necessaria una prenotazione telefonica (349 8470776, la quota di partecipazione è di 7 euro a persona e 5 per gli under 13).
Il parco, quindi.
Tutto è nato dalla passione e dall’entusiasmo di Vito Lecci, ex studente di Astrofisica che da 15 anni si dedica alla divulgazione e alla didattica dell’astronomia.
E non solo da studioso.
Basti pensare che nel 1993, all’età di 25 anni, costruì il suo primo telescopio e tre anni dopo fu la volta dell’Osservatorio astronomico che realizzò sul tetto di casa.
Il passo successivo è stato più complesso e lungo, e ha dato vita, appunto, al Parco Astronomico Sidereus che troverai ora avventurandoti tra tranquille strade di campagna.
Vito lo ha ideato e lo dirige, rimboccandosi le maniche perché, come spesso accade ai nostri piccoli gioielli italiani, è difficile attirare l’attenzione di istituzioni e possibili sponsor.
Arrivarci di sera è un’esperienza molto suggestiva, nel silenzio dei campi e degli alberi di ulivo ti trovi davanti una piccola terrazza (il “terrazzo delle stelle”!) e il direttore che ti accoglie con tono cordiale e voce sommessa (forse già per non disturbare gli astri?).
Sulla terrazza, diversi telescopi ottici attraverso i quali osservare macchie e protuberanze solari, la superficie della Luna, pianeti, ammassi stellari, nebulose, galassie…
Oppure la Stazione Spaziale Internazionale!
Proprio la sera in cui mi trovavo al Sidereus, infatti, ho avuto la fortuna di vederla attraversare il cielo, un puntino luminoso solo molto più veloce degli altri (i vari satelliti che, ci ha spiegato Vito, affollano la nostra orbita), ma che emozione!
A proposito, hai già visto le foto meravigliose scattate da lassù dal nostro astronauta Luca Parmitano? Lo trovi su Twitter col nome di @astro_luca
Ma prima è il momento di fare “lezione” e dunque la serata inizia nel piccolo planetario giusto accanto al terrazzo.
Tra le “chicche”, il radiotelescopio, ovvero una grande parabola rivolta verso il cielo con la quale Vito Lecci registra la “voce” delle stelle.
E ti segnalo anche l’originale collezione di meteoriti, da vedere, ma anche da toccare.
Articolo di
Mariangela Traficante