La West coast, zona a nord di Cape Town è una nuova meta turistica sudafricana, meglio conosciuta come Namaqualand o in Afrikaans Namakwaland.
Per capirsi è quella striscia di terra costiera che ha come punto d’inizio interessante la cittadina di Darling e come fine ultimo quella di Springbok, praticamente al confine con la Namibia.
Il paesaggio nei mesi di settembre-ottobre si trasforma magicamente, il deserto diventa un manto fiorito.
A mio parere lo scenario è migliore rispetto alla molto più famosa Garden route.
La pazzia della natura è riuscita a trasformare una terra semi-desertica in un tappeto monocromatico o in una distesa variopinta fino all’orizzonte.
Non sto parlando di una zona di campagna, ai più familiare, dove si possono vedere dei fiorellini, ma di 4000 specie di grandi margherite e “amanti del sole”, ad esempio, che da noi si comperano nelle serre.
I prati di lupini, di colza e di cosmo sono per chi vede grandi macchie gialle, fucsia, azzurre, bianche… dei fiori selvatici.
L’enormità di piante annuali, bulbose e succulente è degna di un’enciclopedia botanica: mesembriantemi, gousblom, protee (fiori simbolo del Sudafrica), grileum grandiflora, Pentzia pilulifera ecc.
Salendo verso nord, la terra sempre più arida, ospita insieme ai fiori, splendide piante grasse come il Pchypodium namaquanum ed il caratteristico Aloe dichotoma o Quiver tree, l’albero faretra molto presente anche nella vicina Namibia.
Appena esci dall’autostrada, la costa frastagliata di insenature e scogliere, aumenta di potenza grazie alla terra ricca di puntini colorati; inoltre la fredda corrente proveniente da Bengala rende queste acque tra le più nutrienti del pianeta, la pesca è splendida in varietà e quantità.
La cosa straordinaria è che i fiori nascono in luoghi diversi ogni anno, le piogge e i venti fanno si che questo fenomeno organizzi la propria orgia un po’ dove gli pare.
E’ un motivo in più per contattare o meglio per telefonare prima di partire ai diversi uffici d’informazione turistica, per lo stadio della fioritura, il meteo e quant’altro.
http://www.darlingtourism.co.za oppure http://www.namakwa-dm.gov.za o ancora meglio la Flower Hotline che può dirti dove trovare i fuori più belli o dove lo sboccio è più fitto.
Ti consiglio di arrivare fino a Springbok solo se hai idea di entrare nel Richtersveld National Park oppure se vuoi visitare il Namakwa National park o Goegap Nature Reserve.
Questo però ti comporterà più giorni di viaggio. Bello però!
Se invece vuoi fare una semplice escursione in giornata da Cape Town, come la sottoscritta, circoscrivi bene una piccola area ed esci il prima possibile dalla N7.
Diverse infatti le riserve, le più vicine a Darling sono ad esempio la Tienie Versveld reserve, e il West coast National Park.
Sia nelle riserve ma principalmente nei parchi, oltre ai fiori spontanei puoi avvistare uccelli, antilopi di ogni tipo, zebre di montagna, tartarughe.
In tutti i casi è previsto un percorso circolare che puoi girare con la tua auto, fermarti autonomamente nei punti panoramici segnalati e in alcuni casi le riserve prevedono anche brevi sentieri naturalistici da fare a piedi.
Personalmente ho iniziato facendo alcune piccole deviazioni sulla costa e percorrendo alcune strade minori in aperta campagna, con terra battuta, flora multicolore, pascoli con mucche e pecore beate.
Una lieta sosta mangereccia in una minuscola fiera di campagna dove, da tradizione, si esponevano alcuni fiori presenti nella zona.
Dopo di ché sono entrata nel West Coast National park dalla R27: il parco circonda una enorme laguna, un luogo bello e rilassante. Fenicotteri, cormorani, struzzi.
N.B.: le ore migliori per ammirare i fiori sono dalle 10-16 ricorda che con il tempo nuvoloso i fiori non si aprono, e che verso le 17 è l’ora di tornare indietro.
Calcola poco più di un’ora per raggiungere Darling, e ricorda che verso le 18 inizia ad imbrunire, non rimanere in viaggio durante la notte, oltre a non essere prudente questa zona ha pochi villaggi a cui fare affidamento per una notte di emergenza.
La mia non vuole diventare una litania, ma anche questa è un’escursione da non mancare.
Articolo di
Silvia Balcarini