Sembra che addirittura il Guardian si sia lasciato sedurre dai nostri treni ad alta velocità ed abbia indicato le nostre ferrovie tra le sei ragioni (!) per amare l’Italia, perchè “collegano tutte le principali città, sono veloci e costano poco”.
Lascio ai lettori ogni commento (e intanto per completezza d’informazione ti dico quali sono gli altri cinque buoni motivi: cibo, i bambini, l’economia vista in particolare nella produzione di marchi di lusso, lo sport e la cultura).
Ma io oggi non voglio parlare di Frecce & Co, bensì di trenini locali, cremagliere, convogli di campagna e locomotive a scartamento ridotto.
Insomma, di tutto ciò che prima dell’avvento della modernità costituiva il reticolato di rotaie su cui viaggiava l’Italia, ma che in tantissimi casi è caduto in disuso, abbandonato, dimenticato.
Voglio parlarti infatti di una giornata molto particolare, quella che celebra le Ferrovie Dimenticate.
Si tiene domenica prossima, 3 marzo, e da sei anni riporta sotto i riflettori queste tratte che in alcuni casi sono state trasformate, in una felice riconversione, in belle piste ciclabili.
Più spesso però lasciate al loro destino.
Eppure rappresentano un bene prezioso: oltre a essere testimoni silenziosi della nostra storia, sono una magnifica opportunità di rilancio del nostro paesaggio e delle nostre campagne, tutte da riscoprire in modalità slow, se solo si investisse in esse.
Del resto, la Giornata delle Ferrovie Dimenticate è organizzata da Co.Mo.Do, una rete di associazioni ed enti che si occupano di mobilità alternativa, tempo libero, attività all’aria aperta.
Infatti domenica le ferrovie in disuso diventeranno il fulcro di eventi, iniziative in bici, di trekking, di conoscenza.
Il programma è molto ricco: al momento ci sono iniziative previste in 18 regioni, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ma ti consiglio di monitorare spesso il sito perchè man mano potranno aggiungersi nuovi appuntamenti.
In Liguria, ad esempio, da Taggia Arma si pedalerà per 36 km sulla pista ciclabile che è nata dall’ex ferrovia del ponente ligure.
Si percorrerà anche la nuova pista ciclabile lungo il Torrente Argentina che porta al borgo medioevale di Taggia.
Quella che invece non è ancora una ciclovia è la linea Saronno-Seregno in Lombardia, ma domenica ci sarà una raccolta firme per far sì che questo progetto diventi realtà.
Dalle parti di Carrara in Toscana si potrà pedalare per 30 km nello scenario delle cave di marmo e seguire il tracciato dell’ex Ferrovia Marmifera, oppure in Maremma andare alla riscoperta di una linea ferroviaria, a trazione animale, che servì nel corso del XIX secolo al trasporto della lignite dalle colline metallifere al mare.
Altra ferrovia dismessa di trova nel Lazio, ed è la Roma-Fiuggi-Frosinone, le cui origini risalgono ad un progetto del 1907 e che non è più in uso dal 1984.
In occasione di questa giornata si potrà seguirne le tracce in trekking.
All’insegna dell’enogastronomia è invece una delle escursioni previste in Puglia: ancora una volta in bicicletta si attraverseranno binari, filari di vigna e cantine per viaggiare indietro nel tempo alla nascita delle ferrovie del Sud-est d’Italia.
E lo sapevi che nel nostro sud esiste una ferrovia definita la Transiberiana d’Italia?
Parte da Sulmona in Abruzzo ed arriva a Isernia in Molise, e domenica si potrà percorrere a bordo di un treno turistico.
Tante gli appuntamenti anche in Sicilia, da Enna e Piazza Armerina a Castelvetrano nel Trapanese.
Questi sono solo alcuni esempi, per tutte le informazioni e le eventuali prenotazioni c’è il sito dedicato, dove si possono approfondire anche i progetti di recupero di questi pezzi di storia (e meccanica) italiana.
Articolo di
Mariangela Traficante