La nostra visita di Shanghai non era finita e come promesso ecco la seconda parte.
Dal Bund ha inizio la Nanjing road (4500 metri!) divisa in est ed ovest.
Ti consiglio la parte est che sfocia in People Square dove si trova l’Operà di Shanghai.
Questa è l’arteria commerciale più antica, quella più famosa e apprezzata dai cinesi e dai turisti.
Una sorta di Times Square (però è una via): centri commerciali, franchising internazionali, ristoranti.
Cammini tra la gente che canta al Karaoke, balla il tango o la danza moderna.
Tutti accecati dai luccichii di Edison.
Se sei stanco/a, uscito dalla metro, puoi prendere il trenino elettrico che percorre tutta la via.
Per sfamarti, entra in qualche viuzza laterale, oppure made in USA è presente costantemente.
Sempre in Piazza del Popolo si trova il museo della Città, consigliatissimo da tutte le guide turistiche (io purtroppo l’ho dovuto tralasciare) così come il museo della scienza paragonato a quello di Parigi.
Il quartiere très chic è invece la Concessione francese chiamata così al termine della guerra dell’oppio.
Il lungo viale alberato Huaihai (rischiarato di notte) accoglie negozi eleganti, case basse e borghesi (il Village di Shanghai?).
Raggiungi il punto simbolo del quartiere, lo Xintiandi.
Quadrilatero dell’alta moda, delle patisserie, dei cafè e dei ristoranti sopraffini (francesi ed italiani).
Devia leggermente il percorso, entra nelle viuzze ed esci appena dall’area pedonale, diversi sono gli angoli meritevoli di uno sguardo.
Ironia della sorte questa zona, la più cara di Shanghai, ha accolto la prima riunione del Partito Comunista Cinese, il simbolo con la falce ed il martello, spesso presente in questa città, vuol essere forse un precetto per questa nuova Cina che sembra aver inventato il Capitalismo di Stato!
Un’altra chicca è il quartiere Taikang Lu, meno conosciuto, ma per me più seducente.
Non facile da trovare (si entra da una porta cinese) è un incrocio di vicoli ospitanti gallerie d’arte, piccoli negozi, curiosi caffè, invitanti ristorantini.
Abbandonati ad una sosta.
Per tornare alle tradizioni la città vecchia te ne da la possibilità.
Due le tappe importanti: il mercato delle pulci e quello dei grilli.
Il quartiere è piccolo e vetusto probabilmente sarà presto divorato.
Cammina sulla fangbang Zhonglu e raggiungi il mercato di Fuyou.
La stradina offre numerose bancarelle di souvenir e oggetti antichi più o meno originali.
I negozi adiacenti mostrano invece bei pezzi di antiquariato.
Prosegui per il piccolo mercato degli animali: uccelli, pesci, cani, gatti (da compagnia) ma più di ogni altro grilli di tutte le grandezze.
Si possono osservare gli anziani cinesi, che incuranti dell’assordante cri-cri, scelgono il miglior grillo da combattimento; sempre a questi è riservato una larga gamma di scatole/gabbiette più o meno pregiate e cibarie colorate.
In strada ti capiterà di vedere molta gente che vende noci a caro prezzo (anche 10 euro l’una): l’intagli esterni sono più profondi, la forma più ovale e leggermente più grande delle nostre.
Vengono utilizzate come esercizio antistress per le mani… faticosissimo!
Cerca di non lasciare questa città senza esserti concesso un massaggio ai piedi.
Scegli con responsabilità il centro massaggi: professionale e pulito.
Non è costoso e ne trovi diversi con standard occidentali.
E se proprio vuoi fare l’en plein vai da una parrucchiera per un lavaggio (lo shampoo puoi portarlo anche tu) il massaggio alla testa è compreso!
Numerose sarebbero le altre cose ancora da aggiungere: lo shopping al mercato del tarocco (4 piani), ed a quello tecnologico (sempre tarocco), rilassarsi in uno splendido parco come il Fuxing o visitare il famoso Yu garden (consigliato a chi non ha tempo di andare a Suzhou).
Diverse poi sono le escursioni che si possono fare partendo da Shanghai.
Ultima sperimentazione avveniristica è il treno magnetico: il Maglev.
Puoi prenderlo per raggiungere l’aeroporto.
In meno di 8 minuti percorre 30 km ad una media di 200 km orari arrivando ad una velocità massima di 500km/h, il treno non tocca le rotaie ma per la forza magnetica e l’attrito dell’aria, lievita. Wow!
Articolo di
Silvia Balcarini