Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati.
Un viaggio di questo tipo prevedrà sicuramente pernottamenti in campeggio, mi è sembrato utile infatti precisare i tipi di campeggi che troverai in Australia.
Tutti tenuti molto bene, qualsiasi costo e livello abbia il campeggio i bagni saranno sempre perfettamente puliti e funzionanti.
Fondamentalmente ce ne sono di tre tipi: il livello più alto dotato di piscina, bar, lavanderia, elettricità e corrente per i camper, sono i più cari ovviamente e costano circa 20 dollari a persona.
Il livello medio, ben più popolare, va dai 6 ai 10 dollari a testa e hanno la piazzetta di sosta spesso numerata e il bagno centrale per tutti, con docce d’acqua calda e fredda, acqua potabile (ma non datela per scontata anzi verificate che ci sia al campeggio in cui siete diretti), toilette con carta igienica (che comunque in Australia si trova in qualsiasi bagno pubblico).
Sono inoltre facilmente raggiungibili su strada asfaltata.
Ci sono poi i campeggi più scomodi da raggiungere perché su strada non asfaltata, costano circa 3 dollari e hanno solo bagni chimici.
Niente docce e acqua potabile.
Il vantaggio di questi è che sicuramente sono meno affollati degli altri e spesso in luoghi incantevoli.
Insomma a te la scelta…
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Tornando al nostro itinerario, dopo aver esplorato le lunghe gole di Katherine, una possibile variazione di itinerario per chi avesse un po’ più di tempo a disposizione potrebbe essere Mataranka (circa 106 km da Katherine), sorgente termale immersa nella foresta pluviale, con temperatura d’acqua costante di 34 gradi, non può che invitarci a tuffarsi e passare inevitabilmente la giornata.
Questa zona inoltre è anche famosa in quanto ambientazione reale del romanzo We of the never ever, di Jeannie Gunn, che narra la dura vita dei pionieri che vi si stabilirono, e nel cimitero del paese riposano molti dei personaggi del libro.
Il giorno seguente consiglio di proseguire per il Lichtfield National Park, dove finalmente potrai ristorarti dal caldo tuffandoti in una delle tante piscine naturali formatesi ai piedi delle cascate.
L’attrazione di questo parco sono infatti questi imponenti getti d’acqua immersi nel verde della foresta, che rendono ancora più suggestivo la scenario che ci si presenta davanti.
Lasciandosi alle spalle il Nitmiluk Park, si riprende la Stuart Hwy/National Highway 1, tornando indietro però verso Darwin, quindi si ripassa per Katherine città, Pine Creek, un totale di circa 245 km prima di trovare la svolta per Batchelor, dal quale si prosegue per raggiungere il parco.
Prima sosta al Termite Magnet Mound, una serie di curiose costruzioni fatte dalle termiti per difendersi dal caldo.
Alcune sono alte addirittura 2 metri e prendono il nome di Cathedral Termite Mounds, non per la loro funzione religiosa ovviamente, ma per il loro aspetto che li fa somigliare a delle cattedrali gotiche.
Seconda fermata a una delle più suggestive cascate, le Florence Falls, davvero spettacolare, immersa nel verde e circondata da alte pareti rocciose sembra un’oasi di pace e tranquillità.
Lo sarebbe ancora di più se non ci capiti durante il weekend, perché essendo a circa 2 ore di macchina da Darwin, diventa gita domenicale prediletta degli abitanti della città, quindi fai in modo di evitare i suddetti giorni, se ne hai la possibilità.
Terza fermata al lookout delle Tolmer falls, questa volta non sarà possibile farsi il bagno, ma merita comunque una sosta per ammirare questo getto d’acqua che sembra perdersi nel verde della foresta.
Sosta finale della giornata è la Wangi Falls, ancora un’altra cascata diversa dalle altre, ben più ampia delle precedenti e che offre la possibilità di nuotare in tutta tranquillità anche se affollata.
Il mio consiglio è di fermarsi a dormire nel campeggio proprio adiacente alla cascata, avendo così la possibilità di aspettare le prime ore del tramonto, per tuffarsi e godere in solitaria di questa enorme piscina naturale.
La roccia rossa assume una tonalità amaranto e l’acqua ormai riscaldata durante il giorno dai raggi del sole rende ancora più piacevole un’immersione dalla quale non vorremmo più uscirne.
Dal campeggio delle Wangi Falls parte una breve escursione di 1.6 km, si passa attraverso la foresta monsonica e seguendo il percorso si ritorna al campeggio passando dal lato opposto.
Per chi avesse voglia di camminare ancora ci si può fermare al Greenant Creek Walk, un’escursione moderata di circa 2.7 km andata e ritorno.
Questa camminata permette di arrivare al punto più alto delle Tjaetaba Falls, il bagno non è consentito perché considerato luogo sacro dagli aborigeni.
Prima di lasciare il parco consiglio una sosta alle Buley Rockhole, una serie di mini cascate con piscine naturali annesse una dopo l’altra.
Davvero particolare e molto piacevole, ci si può immergere in una di queste vasche scavate nella roccia e godere del panorama circostante.
Il Litchfield Park offre ancora una serie di posti sicuramente incantevoli da visitare, ma che purtroppo per mancanza di tempo non mi è stato possibile vedere.
Per ulteriori informazioni rimando al sito del parco, dove ancora una volta troverai tutte le informazioni utili di cui avrai bisogno.
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Infine la città di Darwin, la città più a nord dell’Australia, più vicina geograficamente all’Indonesia, (infatti con solo 2 ore di volo si raggiunge Bali), che non al resto del Paese, 4 ore e mezza da Sydney.
La città è piuttosto piccola se paragonata alle grandi metropoli di Sydney e Melbourne, con una via centrale ricca di ristoranti e locali per il divertimento notturno, un parco che affaccia sul mare (Bicentennial Park), e un’immensa spiaggia, la Mindil beach, che consiglio di visitare al tramonto.
Molto noto il mercato di Mindil beach, ma è possibile visitarlo solo da Aprile ad Ottobre il giovedì e la domenica nel tardo pomeriggio.
Anche se la spiaggia e il mare invitano a tuffarsi, attenzione ai cartelli e segnali che mettono in guardia dalle possibili meduse (Box jellyfish) che invadono le acque per gran parte dell’anno.
Da Ottobre a Marzo infatti è assolutamente vietato farsi il bagno, perché come potrai immaginare si tratta di meduse cui il tocco può risultare fatale.
Infine merita una visita la zona portuale di Darwin recentemente ricostruita, offre un maestoso convention centre a pochi passi da una enorme piscina artificiale con tanto di onde per gli immancabili surfisti, e sabbia per distendersi prendendo il sole.
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Consigli generali:
Obbligatorio un repellente anti-insetti, facilmente reperibile ovunque nei general store dei parchi, poiché le zanzare la fanno da padrona specialmente nel kakadu.
Non sottovalutate mai l’intensità dei raggi solari in Australia, che sembrano essere più forti dei nostri.
Qualsiasi sia il vostro tipo di pelle, 30 è la protezione solare quasi obbligatoria (difficilmente troverai al di sotto di questo valore nei negozi).
Assolutamente sconsigliato viaggiare di notte in macchina, del perché te ne accorgerai durante il giorno dalle carcasse di wallaby e canguri presenti sul ciglio della strada.
Molte delle compagnie assicurative di autonoleggio non ti copriranno se decidi di viaggiare dopo le 7 di sera proprio per questo motivo.
Le strade statali del Northern Territory sono scarsamente illuminate e piuttosto strette.
Insomma piccoli accorgimenti da cui spesso dipende la buonuscita di una vacanza, per il resto cartina alla mano e buona esplorazione.
Articolo di
Roberta Pica