“Nessun tipo di vaccinazione è richiesta”, questo è più o meno quello che si legge sulla totalità dei cataloghi di viaggio.
Questa affermazione corrisponde al vero nella misura in cui si può partire e non si è obbligati a doversi vaccinare.
In agenzia non avrai mai consigli sulle vaccinazioni: quale persona, magari poco esperta andrebbe dall’altra parte del mondo dopo aver sentito parlare della possibilità della febbre gialla e della malaria.
Per fortuna raramente, può capitare di essere avvertiti prima della partenza dall’agenzia di viaggio che è in corso un’epidemia, così il vaccino diventa all’improvviso indispensabile pena la non possibilità di entrare in quel paese.
Oppure, come capitato a una coppia di amici, che appena scesi dall’aereo si sono visti venire incontro due medici armati di siringoni pronti a bucare ogni turista in arrivo: epidemia di febbre gialla in corso!
Parlare di vaccinazioni internazionali sembra essere un tabù, io credo invece che l’informazione sia alla base di ogni cosa.
Ma veniamo al dunque, come fare per vaccinarsi?
Per prima cosa dai uno sguardo alla tua guida di fiducia, una sezione dedicata ai problemi di salute c’è sicuramente.
Puoi andare a leggerti il sito del Ministero degli Esteri (lo stesso di “dove siamo nel mondo”), ti consiglio però di non soffermarti troppo perché è veramente catastrofico, specie la parte riguardante la sicurezza durante il viaggio.
Dopo di che puoi chiamare l’ufficio vaccinazioni internazionali – tutela del viaggiatore, ogni asl ne possiede uno.
Chiami e prendi l’appuntamento.
La prima volta occorrerà più tempo per il colloquio, verrà infatti inserita nel database la tua scheda personale e ti verrà rilasciato il tuo personale certificato di vaccinazioni o rivaccinazioni di un bel colore giallo (mod. 33-E, foto in alto)
Consiglio: prendi l’appuntamento in largo anticipo rispetto alla tua partenza perché alcuni farmaci vanno assunti a distanza l’uno dall’altro e ad altri occorrono anche 15 giorni per entrare “in funzione” quindi se per allora sarai tornato non ha senso!
Ti verranno chiesti oltre ai tuoi dati anagrafici, malattie infettive avute, patologie presenti ecc… e ovviamente il paese meta del tuo viaggio, le zone toccate dal tour e il periodo di viaggio.
Infatti, oltre alla destinazione è importante il mese o meglio la stagione in cui si effettuerà il viaggio.
Per esempio il rischio malaria sale vertiginosamente durante la stagione umida, mentre sarà meno rischioso se farai il tour durante la stagione secca.
Inoltre sei più a rischio malaria o di qualsiasi altro contagio se il tuo giro prevede la visita di zone rurali, dove sono presenti maggiormente animali o zone palustri.
Io in genere, in caso di viaggio durante la stagione secca, evito la profilassi antimalarica ma porto con me lo spray antizanzara, stando attenta che contenga il 30% o superiore di NN o DEET (dietiltoluamide o dietilmetilbenzamide); scelgo abitualmente l’Off Active perché è quello più facilmente reperibile.
Qualcuno poi si addentra nella ricerca dello spray alla permetrina che dovrebbe garantire una lunga protezione (attenzione da spruzzare SOLO sugli indumenti), io non l’ho mai provato.
La mia scelta personale è dovuta al fatto che Lariam e Malarone sono profilassi e non vaccini, di conseguenza non ti danno la sicurezza di essere completamente coperto dal rischio malaria, anzi, se tu dovessi contrarre la malattia in viaggio non essendo in nessun modo inibita dai farmaci assunti i medici locali (ma anche la gente comune) saranno più facilitati nel riconoscerla.
In più hanno diversi effetti collaterali che soventemente si presentano, e una gravidanza nei primi 6 mesi dall’assunzione è sconsigliatissima.
Il virus della malaria viene trasmesso dalla puntura di una zanzara infetta, il che vuol dire che non tutte le zanzare devono esserlo per forza, ma vaglielo a chiedere!
La nota positiva che colpiscono solo dal tramonto in poi quindi durante la notte basterà usare queste accortezze: nessun utilizzo di profumi, maniche e pantalone lunghi di colore chiaro, spray e zanzariera a letto (in genere dove è presente la malaria tutte le sistemazioni ne sono provviste ma al limite puoi facilmente reperirla prima della partenza: non pesa e non occupa troppo spazio).
Un vaccino che normalmente viene fatto e che poi ti servirà a prescindere dai tuoi viaggi è quello per l’epatite A e l’epatite B, poi c’è quello per il tetano (in genere viene somministrato il trivalente: difterite – tetano – polio).
Personalmente dopo un controllo del sangue effettuato proprio per una vaccinazione internazionale ho scoperto di non aver avuto il morbillo, così vaccinandomi ho eliminato la possibilità di essere contagiata da questa famosa malattia infettiva che presa da adulti o in gravidanza può creare problemi.
Altro famoso vaccino è quello per la febbre gialla sempre trasmesso dalle zanzare, stavolta possono pungere a qualsiasi ora del giorno e della notte (qualcuno ci dica perché? Perché le hanno create?), ha una durata di 10 anni e sempre 10 anni dura difterite e tetano, 20 anni per l’epatite A, tutta la vita poliomelite ed epatite B.
Poi c’è l’anticolerico Dukoral (dalla mia esperienza l’unico in versione liquida, una sorta di bevanda al lampone), ogni 2 anni occorre effettuare il richiamo.
Inoltre in virtù del fatto che la maggior parte dei casi di “diarrea del viaggiatore” è provocata dal batterio “Escherichia Coli” il Dukoral viene considerato un valido alleato specie nei primi 6 mesi dall’assunzione.
Infine tra i vaccini più usuali c’è il Vivotif, il vaccino contro il tifo (provocato dal batterio della Salmonella) si assume per via orale in capsule ed il richiamo è ogni 3 anni.
Ecco un sito che spiega bene i vaccini, i batteri e da’ numerose informazioni a riguardo oppure quest’altra risorsa.
Purtroppo la mia regione come del resto molte altre, negli ultimi anni hanno più che raddoppiato il prezzo dei ticket per i vaccini: un vero peccato e una scelta insensata.
Comunque, a prescindere che tu decida di vaccinarti o meno le raccomandazioni sono sempre le stesse:
– bere acqua in bottiglia (io la utilizzo anche quando mi lavo i denti) o previa bollitura, non bere latte non pastorizzato, evitare il ghiaccio e i gelati artigianali;
– non mangiare cibi crudi (verdura, pesce, uova) o cotti da molto tempo e lasciati senza protezione;
– mangiare la frutta solo dopo averla lavata e sbucciata;
– lavarsi bene e più spesso possibile le mani;
Ti dico infine che ciò che hai appena letto è a titolo informativo frutto della mia esperienza e conoscenza personale, il viaggiatore informato è un viaggiatore più sereno.
Articolo di
Silvia Balcarini