Il viaggio che abbiamo realizzato
Organizzazione: Agenzia Perù Paradise.
Devo fare un plauso a questa agenzia perché ad oggi non ho trovato nessuno che la eguagli.
E’ gestita da un italiano – Michele Mosca – e da sua moglie Nancy Farfan che abitano ormai da tanti anni in Perù.
Ma partiamo dal principio.
Il sito web o dovrei dire i siti web dato che sono 4 (se non erro) sono dettagliatissimi e sempre aggiornati.
Dentro c’è veramente tutto quello che ti verrebbe da chiedere sul Perù e anche di più.
Addirittura le mappe delle città, notizie sui temi spirituali, curiosità nazionali.
Lodevole la parte dedicata ad un chiaro NO al turismo sessuale e alle iniziative benefiche.
E’ stato uno dei primi siti di viaggio ad inserire le opinioni dei propri clienti che all’occorrenza potete contattare (io l’ho fatto).
Michele risponde velocemente (il che non è poco) per email, lo si trova su skype oppure si può parlare al telefono con il suo consulente in Italia.
Puoi scegliere tra i tour proposti, ce ne sono veramente per tutti i gusti anche quello specifico per la terza età o per gli amanti della fotografia; ovviamente puoi crearti il tuo su misura (io ti consiglio questo ma devi sapere bene cosa vuoi).
Credo non ci sia un angolo del Perù che non si possa visitare con la sua organizzazione.
Quello che mi ha spiazzato di questa agenzia è la cura dei dettagli:
– gli autisti e gli accompagnatori sono sempre stati puntuali, cosa affatto non scontata!
– concordato il tour ti viene inviato un prospetto schematico che sintetizza tutti i dati del viaggio, compresi i numeri di telefono degli hotel (così una copia puoi lasciarla alla mamma) e il numero di emergenza a cui ti puoi sempre rivolgere durante il viaggio.
Comunque sarà Michele che ti chiamerà ogni due giorni direttamente in hotel per sentire se è tutto a posto.
– se sei dubbioso puoi decidere di saldare il viaggio al tuo arrivo a Lima.
Questo è stato l’elemento che mi ha fatto decidere.
Non è facile fare l’intero pagamento di un viaggio a chi non hai mai visto!
– I mezzi di trasporto sono ben scelti, dall’auto privata al bus.
Quest’ultimo te lo consiglio specie per le tratte notturne.
Hanno, oltre ai servizi igienici, grandi poltrone i cui poggiapiedi si alzano completamente diventando quasi un letto.
C’è l’hostess che fornisce i pasti e ti porta la coperta per dormire.
Altro che aereo!
Il pulmino che ci ha accompagnato per le Ande – Foto di Silvia Balcarini
Riguardo a questo ho un aneddoto: nella nostra seconda tratta in bus Nazca- Arequipa, tornando in hotel veniamo avvertiti dal portiere che Michele ha chiamato e che il nostro bus è in sciopero.
Ne avremmo dovuto prendere un altro (“Ma non vi preoccupate a bordo niente polli né cani”, precisa il portiere) dopo di che ci restituisce la somma di denaro per la differenza di prezzo del biglietto!!!
Questa non me la scorderò mai.
In viaggio, in situazioni analoghe è sempre difficile riavere indietro quello che ci spetta, figuriamoci immediatamente e da un portiere d’albergo!
– e la ciliegina sulla torta: l’hotel d’appoggio.
Vale a dire.
Finisci un’escursione nelle prime ore del pomeriggio e la sera hai un trasferimento.
Sei costretto a passare fuori le ore rimanenti oppure a rimanere seduto nella hall dell’hotel con i tuoi bagagli spesso chiusi in uno sgabuzzino.
Invece no.
Hai una camera d’appoggio per le ore d’attesa così da poterti riposare o darti una rinfrescata.
Così come ci è accaduto l’ultimo giorno a Lima.
Avendo l’aereo la sera, nel tardo pomeriggio abbiamo avuto la possibilità di farci una doccia prima di affrontare il lungo viaggio di ritorno.
Non male, no?
Il trenino andino per Machu Picchu – Foto di Silvia Balcarini
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Articolo di
Silvia Balcarini
