Il viaggio in Perù arriva alla sua parte più famosa: la meravigliosa “capitale” Cuzco e l’indimenticabile Machu Picchu.
E’ il termine di questo viaggio, ma non la fine delle moltissime righe che si potrebbero spendere su questo paese e sulla sua storia.
Cuzco o Cusco (3326 m di altitudine, 389km 7 ore da Puno).
La leggenda dice che qui il primo Inca ficcò in terra un bastone d’oro e questo scomparve.
Questo punto divenne Cuzco che in lingua Quechua significa l’ombelico del mondo.
Cuzco è senz’altro la capitale archeologica delle Americhe e la più antica città tutt’ora abitata.
Quello che ti consiglio io è di starci il più possibile e non solo perché da qui partono importanti escursioni.
Dopo il classico giro turistico concediti una camminata a piedi, bevi qualcosa o semplicemente siediti nella Plaza de Armas al tramonto o illuminata alla sera.
Ti accorgerai che ogni angolo della piazza merita interesse e da ogni angolazione appare diversa.
Dopo cena gironzola tra i negozietti aperti fino a tardi, risali le viuzze ancora una volta.
Non posso raccontare la vita della città, qui personaggi famosi della storia come Atahualpa e Francesco Pizarro hanno lasciato la loro testimonianza.
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Non dimenticare le chiese: oltre alla cattedrale, non mancare la chiesa più antica di El Triunfo, la Compania per la sua facciata, Santa Clara per la particolarità degli specchi, San Blas per il suo pulpito e Santo Domingo, forse la più famosa, costruita sul tempio Inca Choricancha.
Prima dell’arrivo degli spagnoli, questo tempio era rivestito d’oro, conteneva enormi ricchezze e le spoglie di diversi sovrani Inca.
Adesso l’architettura trapezoidale, le nicchie, le porte puramente Inca si mescolano a elementi coloniali che lo rendono interessante e un po’ uno dei simboli della cultura del popolo peruviano.
Non meno importante sono le antiche mura Inca.
Per vedere le più belle percorri vicolo di Loreto e poi Calle Triunfo dove troverai Hatunrumiyoc che per i comuni mortali è la pietra dai 12 angoli.
L’architettura Inca ha la particolarità dell’utilizzo di grossi blocchi di pietre incastrati tra loro in modo così preciso da non distinguere il punto di giunzione.
Non c’entra nemmeno uno stecchino da denti!
Con un’escursione in giornata si possono visitare le rovine più vicine a Cuzco.
Tambomachay è una di queste.
Piccolissima consiste solo in una vasca cerimoniale e piccole fontane, non sorprende il suo soprannome “Bagno degli Inca”.
Sacsayhuaman.
La particolarità di questo sito sono le mura a zig-zag rappresentanti i denti del Puma.
Gli Incas infatti vollero dare a Cuzco la forma di un Puma e questa zona ne era la testa.
Quello che però mi ha entusiasmata sono gli enormi blocchi di pietra, gli incastri perfetti e la grande piazza che accoglie ogni 24 giugno lo spettacolo più importante del Perù, l’Inti Raymi, la Festa del Sole.
Quenco è una piccola rovina costituita da roccie su cui sono stati scolpiti canali a zig-zag utilizzati per far scorrere l’acqua, la Chicha, o il sangue durante i sacrifici.
L’enorme masso nasconde una serie di tunnel che portano ad un altare scolpito nella roccia.
Un’altra escursione in giornata è quella alla Valle Sacra.
A circa 30 Km da Cuzco si trova il primo punto d’interesse della valle Sacra, Pisaq.
Questa località è famosa per il suo mercato domenicale che seppur divenuto turistico non ha perso la sua identità.
Mercanteggiare tra le bancarelle di tessuti e manufatti sgranocchiando frutta o addentando una pannocchia arrostita sarà un bel passatempo.
Non ti sgomentare se nell’organizzazione del viaggio non puoi esserci di Domenica.
Gli Indios allestiscono alcune bancarelle tutti i giorni della settimana, qui si fanno buoni affari, i prezzi sono più bassi che a Cuzco.
Trucchetto: in qualunque mercato ti capiterà di entrare adocchia il banco con meno persone.
Se ti interessa la merce e sei il primo cliente hai diritto ad un regalo o ad un forte sconto.
La scaramanzia costa!
Sopra il villaggio di Pisaq (o Pisac) ci sono le antiche rovine.
Ci si arriva a piedi, camminando su un sentiero facile.
Il sito domina la valle circostante, le mura difensive sono state ben restaurate.
Io le ho apprezzate soprattutto perché non c’è molta gente.
Questo ha creato una bella atmosfera.
Infine si raggiunge Ollantaytambo.
Spiccano già da lontano le grandi e numerose terrazze che difendevano questa fortezza.
Impressionanti.
In più sono molto ripide, gli scalini in salita non finiscono mai, sarà per questo che è uno dei pochi luoghi in cui gli spagnoli persero la battaglia!
Se i polmoni ti permettono di raggiungere la cima vedrai il tempio costruito con dei “sassini” arrivati fino quassù da una cava posta a fianco di questa montagna a circa 6km di distanza.
“Come diavolo hanno fatto?” Nessuna spiegazione mi ha convinta.
Ai piedi della fortezza c’è un piccolo villaggio, qualche buono scatto da fare.
Volendo si può fare una capatina a Chinchero, dove la chiesa coloniale è stata costruita sopra le fondamenta Inca; anche questo villaggio è conosciuto per il mercato della domenica, ma anche qui qualcosa troverai sempre.
Ho apprezzato un’altra escursione.
Sempre lungo la Valle Sacra si possono visitare le terrazze di Moray.
Si tratta di un enorme bacino agricolo costruito dagli Incas; le terrazze sono sferiche e poste su livelli diversi; ad ogni livello corrisponde un microclima differente in base alla propria profondità.
Chiaro?
Un luogo singolare sono le saline Inca di Maras che ancora oggi vengono utilizzate.
Le centinaia di pozze per il deposito dell’acqua salata e il loro colore bianco donano alla valle un panorama curioso.
***
Cuzco è anche la città di partenza dell’Inca Trail (il percorso degli Incas) il trekking più famoso del continente.
E’ un’esperienza indimenticabile: paesaggi e rovine accompagnano il cammino.
Per l’intero sentiero occorrono 3-4 giorni ma si può scegliere di farne anche solo una parte.
Io ho optato per il treno turistico che sale a zig-zag (130km, 4 ore).
Machu Picchu: Patrimonio dell’umanità.
La città perduta degli Incas.
Rimasta sconosciuta ai conquistatori spagnoli e addirittura scoperta nei primi anni del 1900.
La qualità degli edifici di questo importante centro cerimoniale è sotto gli occhi di tutti, ma è la cornice di questo luogo che lo rende così suggestivo.
Questa grande terra pianeggiante che ospita la città è racchiusa da montagne dai profili universalmente conosciuti e da un cappuccio compatto di nubi bianche che la rendono misteriosa e piena di fascino.
Si ha la percezione di essere sopra il tetto del mondo, in realtà Machu Picchu si trova ad un’altitudine di circa 2400 metri, briciole in confronto ad altre località andine.
La mattina presto o al tramonto oltre ad aumentarne, se possibile, il fascino, danno la possibilità di essere più soli, dato che la maggior parte dei turisti la visita dalle 10 alle 14.
Machu Picchu offre anche una grande roccia a cui rivolgendosi con una parola magica (impossibile da ricordare) puoi esprimere un desiderio.
Aguas Calientes è il paese più vicino a Machu Picchu.
Capolinea del treno Cuzco-Machu Picchu.
Le rotaie arrivano fino al villaggio o dovrei dire entrano nel villaggio.
Aguas Calientes è anche una località termale (facile deduzione).
Se rimani un giorno in più hai due opzioni: rientrare al sito oppure immergerti nell’acqua calda magari sorseggiando un Inca Cola.
Cosa? Non l’hai ancora bevuta?
Questa esperienza vale da sola il viaggio!
“Ricordati, le cose importanti della vita sono 3: O tu sposti la chiesa, o tu vinci al totocalcio o tu vai in Perù” recita un passaggio del film “Madonna che silenzio c’è stasera” di Francesco Nuti.
Puoi vedere altre foto dei luoghi menzionati a questo link.
Se vuoi approfondire altre zone del Perù:
Peru’ del Nord, da Huaraz a Trujillo, consigli e informazioni
Peru’ del sud, da Lima fino al Lago Titicaca
Articolo di
Silvia Balcarini