Metti una notte a Parigi, anzi mettine nove.
Si chiama proprio così, “Nove notti a Parigi”, il libro di cui ti parlo oggi e che ti consiglio di leggere se, come me, ami la Ville Lumiere e ti incuriosisce leggerne da punti di vista differenti, meno turistici se vuoi.
Qui il punto di vista è quello di un giovane “expat” italiano, a che a Parigi fa il pubblicitario proprio come l’autore, Giorgio Pirazzini (classe 1977) e non ci vuole molto a indovinare che quella descritta nei racconti è la “sua” Parigi.
Sua, e dei suoi amici francesi ed italiani.
Ma anche dei personaggi, ambigui, teneri, ubriachi, divertenti, che incontra nel suo peregrinare tra un bar e un ristorante, tra la casa di un amico… ed i sotterranei di Parigi.
E’ dal Fantasma dell”opera che ti incuriosiva la Parigi “underground”?
In uno dei racconti, “Ogni martedì più vicini al centro della Terra”, il protagonista si lascia infatti trascinare in una festa clandestina attraverso il reticolo di cunicoli sotterranei che si celano sotto la Rive Gauche.
Non cercare necessariamente il colpo di scena in queste storie, la loro piacevolezza sta piuttosto nell’immediatezza della voce del protagonista, che spesso le racconta come fosse un diario in diretta, e te lo immagini lì accanto a te.
Ho scovato il libro per caso in una rassegna di microeditoria a Milano.
Chi lo pubblica, infatti, si chiama Miraggi ed una piccola casa editrice indipendente che ha all’attivo cinque collane dai titoli originali, dalla narrativa alla lettura critica dell’attualità, ai libri per bambini.
Fino al viaggio, ma inteso in senso molto ampio, della collana Finisterrae, di cui fa parte appunto “Nove notti a Parigi”.
Li puoi trovare nelle librerie Feltrinelli, oppure acquistare online.
Il libro mi ha colpito già dalla sovracopertina, in carta da pacco, sì, proprio quella beige e ruvida, segno distintivo di tutti i titoli Miraggi.
Si legge in maniera molto scorrevole, tutti i racconti sono piuttosto brevi, il più lungo è l’ultimo, in cui il protagonista, preso da un’attrazione strana e magnetica per i senza tetto che incontra, finisce – consapevolmente o meno – a passare un fine settimana come e con loro.
Puoi divertirti ancora di più a ritrovare i luoghi del girovagare del nostro uomo con l’inserto centrale del libro (anche questa una trovata originale) che accenna per immagini tre degli itinerari.
Montmartre di notte: istruzioni per l’uso, I travestiti sono Cenerentole e – appunto – I clochard di Parigi sono l’elite dei clochard del mondo.
Ma non è tutto! Nove notti a Parigi ha pure un sito tutto suo.
Qui innanzitutto puoi scaricare i pdf delle prime pagine di ogni racconto, così puoi avere un’idea e decidere se proseguire nella lettura.
Ci sono puoi piccoli cenni sui sapori di Parigi (vini e formaggi, ça va sans dire!) e sulla musica e sui personaggi che fanno capolino evocati anche tra le pagine del libro, Serge Gainsbourg ed Ernest Hemingway primi tra tutti.
Ma se stai progettando una capatina nella Ville Lumiere ti piacerà soprattutto la sezione in cui, grazie a Google Maps, puoi visualizzare tutti i locali, bar, caffè e ristoranti menzionati nel libro.
E puoi anche scaricare gli allegati di cui ti parlavo, con gli itinerari di tre racconti.
Alors, buona lettura!
Articolo di
Mariangela Traficante