Cinema Archeologico

Cinema Archeologico - Immagine fornita da Regione Toscana

 

Ci piacciono sempre le iniziative che permettono di visitare un museo, un parco, un palazzo anche fuori dai consueti orari di apertura, specie d’estate, specie quando le lunghe serate calde invogliano a star fuori.

Ed è stato bello scoprire che si può tirar tardi anche con l’archeologia!

E’ quello che hanno deciso di fare in Toscana, con un cartellone lungo un mese con mescola arte, cultura, intrattenimento, e cibo.

Si chiama proprio Le Notti dell’Archeologia la manifestazione che, fino al 31 luglio, apre i parchi archeologici, offre laboratori didattici, organizza trekking a tema e mescola spettacolo, scienza e natura.

Il programma completo di tutte le iniziative (insieme ai riferimenti ed ai contatti telefonici) si può consultare sul sito della Regione Toscana.

L’archeologia diventa infatti anche “pretesto” per ospitare il teatro e lo spettacolo in suggestive location sparse sul territorio toscano.

Come nell’antichità greca e romana, e come in fondo accade ancora oggi in quei grandi anfiteatri classici come Taormina e Segesta.

Qui, si potrà assistere ad uno spettacolo nella Necropoli di San Cerbone all’interno del Parco archeologico di Baratti e Populonia (nei pressi di Piombino), dove martedì andrà in scena “Kore”, oppure godere della recitazione di Silvio Orlando nella Fortezza Medicea di Girifalco a Cortona (Arezzo) in Orlando in Purgatorio (domenica 22).

Piazza del Pretorio di Sovana (Grosseto) farà invece da palcoscenico a Ulisse, il mistero del secondo viaggio, con Valerio Massimo Manfredi e David Riondino (martedì 31 luglio).

In programma ci sono anche visite guidate, passeggiate e trekking durante i quali, accompagnati da guide e specialisti, si potranno scoprire monumenti, reperti, testimonianze di antiche civiltà spesso difficili da individuare e “decifrare” a occhio nudo, magari perché nascosti in boschi e campagne o ridotti a ruderi.

Museo Archeologico di Firenze

Museo Archeologico di Firenze - Immagine fornita da Regione Toscana

 

Ecco una carrellata di luoghi e curiosità che si possono ammirare partecipando a questi itinerari:

A Scarlino (Gr), ad esempio, e presso il Parco Archeologico di Poggio la Croce gli appassionati delle stelle possono scrutare il cielo e saperne di più sui miti e le leggende che esso generava in passato.

Lungo la Porta Bifora, le mura ed il circuito archeologico urbano cortonese, o da Ossaia a Sepoltaglia si cammina sulle tracce di Annibale; poi c’è il poggio di San Martino a Frascole col suo edificio etrusco; oppure il trenino nelle miniere del Parco archeo-minerario di San Silvestro a Campiglia Marittima (Li).

Il trekking si fa invece tra ferriere, sentieri e giardini botanici sulla Strada dei Ponti della Luna a Mammiano presso San Marcello Pistoiese (Pt), o nel bosco e nelle grotte del monte di Cetona (Si), o tra le necropoli etrusche di Scarna.

A Sarteano, sempre provincia di Siena, ci si destreggia tra strade tagliate nel tufo, mulini, cappelle campestri e necropoli etrusche.

Ma tra le iniziative che mi incuriosiscono di più ci sono quelle enogastronomiche, decisamente originali.

A conferma del fatto che il cibo sia sempre stato (per chi se lo poteva permettere) anche occasione sociale e momento di condivisione di una comunità, durante le Notti dell’archeologia è possibile provare a mangiare come facevano i nostri avi, degustando specialità di un passato anche molto lontano.

Si va indietro fino all’Età del bronzo addirittura a Sansepolcro (In provincia di Arezzo), per chi partecipa al trekking nella Val d’Afra, sarà invece di ispirazione etrusca la cena preparata a Dicomano (Firenze).

La visita alla Domus Romana di Lucca sarà accompagnata da sapori a tema, mentre a Fiesole si mangia longobardo, ed a Scarperia, sempre in provincia di Firenze, il palazzo dei Vicari fa da location per una cena tutta medievale.

Tra le “prelibatezze” dal sapore antico si possono testare salse romane, focacce impastate con grani particolari, condite con semi ed erbe, zuppe di legumi antichi e vini speziati o “arricchiti” da additivi naturali risalenti alle tradizioni etrusca e romana.

Articolo di
Mariangela Traficante