Dopo aver viaggiato insieme a Siam Reap e Phnom Penh, eccoci arrivati finalmente a Sihanouk Ville, una delle località turistiche della Cambogia a più rapido sviluppo e più occidentalizzata che abbia visto.
Se guardi una cartina dell’Indocina ti accorgerai che dopo il Laos (che non si affaccia sul mare in nessun punto) la Cambogia è il paese con minore sbocco al mare, tutto volto al Golfo di Thailandia, schiacciato fra Vietnam e Thailandia in poco più di 400 km.
Sono pertanto poche le località turistiche marittime di questo paese e la più famosa è probabilmente proprio Sihanouk Ville.
Ma perché questa zona non ha edifici in stile coloniale e neppure pagode e templi antichi come il resto del paese?
La risposta è da ricercare nell’anomala storia di questa città che prima della fine degli anni ’50 era un’area selvaggia e pressoché disabitata.
La necessità di avere un accesso alternativo al mare rispetto al fiume Mekong, all’epoca controllato dai vietnamiti, spinse il governo francese ad investire in questa zona affinché venisse creato un porto commerciale d’accesso all’Indocina.
Rapidamente il piccolo villaggio di Kampong Son si sviluppò allargandosi in tutta la penisola e dando luogo a Sihanuk Ville come località turistica (il primo albergo – The Indipendence Hotel – risale al 1960 e vanta di aver ospitato Jacqueline Kennedy durante la sua visita in Cambogia).
Lo sviluppo della zona proseguì fino all’inizio degli anni ’70 quando l’avvento dl regime dei Khmer Rouge mise in ginocchio l’intero paese e nel 1975 il declino definitivo venne dettato dal bombardamento del porto da parte degli Americani in guerra con il Vietnam.
A partire dal 1997 (anno delle elezioni patrocinate dalle Nazioni Unite) Sihanouk Ville riprese a svilupparsi come località turistica dove i cambogiani vanno spesso durante il weekend e i turisti stranieri si riversano per concedersi mare e divertimento.
Come puoi raggiungere Sihanouk Ville?
Credo che il problema principale non sia il come ma quanto tempo ti ci vorrà.
Se arrivi direttamente dalla Thailandia (675 km da Bangkok) puoi optare per raggiungere la frontiera cambogiana a Had Lek in minivan in circa 6 ore e, attraversata la frontiera, proseguire con taxi o minivan da Koh Kong a Sihanouk Ville – con tempi che possono variare dalle 4 alle 7 ore.
Da Phnom Penh la distanza è di soli 230 km ma il tempo di percorrenza anche in questo caso può variare dalle 4 alle 7 ore.
Potrai scegliere fra bus (spendendo dai 5-6 $ a seconda della compagnia) o taxi – per ridurre le tempistiche (circa 60 $ per tutta la macchina – 15 $ se acquisti il posto condividendo con altri).
So che c’è anche un aeroporto ma sinceramente non ho molte informazioni a tal proposito.
Noi siamo partiti da Phnom Penh in 4 optando per una macchina privata al prezzo di 50 $ (gennaio 2012), a destinazione in 4 ore con 1 breve sosta a metà strada.
Arrivati in prossimità di Sihanouk Ville dalla zona del centro (dowtown area) ti renderai subito conto che la città si sviluppa in modo irregolare su una piccola penisola collinare e si divide in 6 zone principali:
– Downtown: si trova più o meno al centro della penisola a 5 minuti di distanza, in moto-taxi o tuk-tuk, da più o meno tutte le principali spiagge della zona; puoi trovare qui diverse banche, negozi, bar, ristoranti e guesthouse;
– Porto di Sihanoukville: è la zona più a nord della penisola, frequentata quasi esclusivamente da cambogiani; qui il mare non è affatto bello;
– Victory: Victory Hill e Beach si trovano non lontane dal porto. La spiaggia è carina e ha diversi ristoranti tutt’altro che cari.
Da qui si vede Kaoh Poah un’isola collegata da un nuovissimo ponte che si stà sviluppando come area residenziale.
Lungo la strada che scende al mare è facile imbattersi in socievoli macachi.
Oltre ad alcuni hotel economici ha anche il nuovo ed esclusivo Emario Beach Hotel;
– Serendipity e Orchheuteal: sono considerate il vero centro di Sihanoukville con moltissimi hotel arroccati lungo la spiaggia e diverse guesthouse più all’interno.
Vastissima l’offerta anche in termini di ristoranti e di locali dove passare il dopocena;
– Otres: quello che per me è stata la scoperta di un angolo di paradiso, dal mare fantastico, ancora in via di sviluppo per quanto concerne le strutture ricettive ma assolutamente la zona più tranquilla di Sihanouk Ville.
– Le Isole: facilmente raggiungibili per escursioni di una giornata dove poter effettuare immersioni o snorkeling facilmente organizzabili da quasi tutti gli hotel o locali della città.
***
Prima di parlarti nello specifico della mia esperienza voglio darti un paio di consigli generali.
In primo luogo il Wi-Fi: impossibile non rimanere connessi!
Tutti gli hotel e tutti i ristoranti mettono gratuitamente a disposizione dei clienti l’accesso a internet, sia che tu sia lì per un semplice bicchiere d’acqua sia che tu trascorra nello stesso posto l’intera giornata.
Il segnale non sempre è buonissimo ma avrai comunque la possibilità di navigare e chattare senza spendere niente.
In secondo luogo il dove dormire: non avere fretta di prenotare tutto il soggiorno nello stesso albergo.
Hai a tua disposizione una vasta scelta di posti per posizione, prezzo e qualità.
Tanto vale approfittarne.
Concludo con un avvertimento.
Questa città è tristemente nota anche per il tasso di microcriminalità!
Ho sempre ritenuto il sudest asiatico (o perlomeno Thailandia, Laos e Cambogia) come estremamente sicuri e sono tuttora di questa opinione ma, soprattutto nella zona di Serendipity, ci sono tantissimi mendicanti e venditori ambulanti che per andare avanti sono costretti spesso a ricorrere ad espedienti a discapito dei turisti, soprattutto se hanno bevuto qualche bicchiere (o secchiello) di troppo.
Andrea