Come immaginavo, grazie al Blog Tour #HughadaBlogger organizzato da Phone & Go sono riuscito a sfatare dei preconcetti che avevo.
Hurghada città ad esempio, mi ha colpito con i suoi tanti volti diversi.
Prima di tutto ho sempre pensato fosse un piccolo villaggio, una volta solo di pescatori e ora esploso con il turismo.
Invece no… è una città con più di 100.000 abitanti, non proprio un villaggio 🙂 ed è nato negli anni ’70 per raccogliere le famiglie di chi lavorava nell’industria del petrolio.
Solo una quindicina d’anni fa è stata scoperta da imprenditori italiani (che ora non ci sono quasi più) ed è stata lanciata come meta del turismo di massa.
Oggi è in mano ai magnati russi ed egiziani, che investono un sacco di soldi nella costruzione di palazzi e/o hotel.
Che cosa colpisce di più?
La differenza tra la parte nuova, o quello di nuovo che si sta costruendo, ad esempio la Marina, e la parte vecchia della città con i suoi mercati confusionari, la case con i mattoni a vista (non a “facciavista“, proprio non intonacati), le strade polverose e le tante persone che si accalcano.
Non posso dire che non sia bella la nuova Marina, ma è costruita per gli occidentali in vacanza e per gli egiziani facoltosi, ci sono bei bar, ristoranti internazionali e grandi barche ormeggiate.
Io invece mi sono innamorato degli scorci dei vari mercati, soprattutto quello del pesce, con i suoi profumi (alcuni non sarebbero d’accordo sulla parola “profumi“), e i banchi che straripano di pesce fresco e dai colori per noi improbabili.
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Molto suggestiva la visita alla chiesa dei cristiani copti e subito dopo ad una moschea in costruzione.
Curioso e interessante vedere le differenze nelle usanze soprattutto per quanto riguarda le donne e il modo in cui devono coprirsi per entrare negli edifici.
E’ solo un’impressione, non prenderla come fatto, ma ho respirato una certa tolleranza tra le due religioni, almeno qui, a centinaia di chilometri dalla capitale, in un luogo prettamente turistico, sembra che si siano messe da parte le diversità.
Almeno lo spero tanto.
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Sheraton Street a Hurghada si può considerare una via di mezzo tra il nuovo e il vecchio.
Ci sono sì tanti alberghi, ma sono quelli storici, frequentati più che altro da russi, e i negozi della strada sono sia di cianfrusaglie e souvenir, sia botteghe con profumate spezie.
Infatti a passeggio trovi un po’ tutti, turisti e locali.
Verrai spesso chiamato dai vari negozianti ma basta essere fermi e decisi e non verrai mai importunato.
Grazie alla presenza di Nicola, il nostro videomaker di fiducia, posso anche farti vedere quello che ti ho appena descritto:
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Un saluto,
Cristiano