il Tempio d'oro - Foto di Silvia Balcarini
Non sono andata in India per ritrovare me stessa o a cercare una nuova filosofia di vita, ma devo dire che ne sono rimasta colpita: l’India è un altro pianeta, dove tutto è il contrario di tutto.
In una delle tappe che avevo organizzato c’era il Tempio d’Oro di Amritsar, il tempio Sikh: il più importante.
I Sikh, per noi occidentali sono quegli uomini che indossano il lungo copricapo a turbante e portano una sorta di sciabola alla vita.
Appena fuori del tempio ci laviamo le mani, la faccia, i piedi e lasciamo le scarpe.
Entrando dobbiamo passare da una piccola vasca, i nostri piedi si bagnano nuovamente.
Adesso siamo veramente entrati.
Una delle quatto entrate al Tempio d'oro - Foto di Silvia Balcarini
Sono centinaia questi uomini e centinaia sono le donne vestite come principesse, camminano e parlano, tutti sono indaffarati ma non caotici, tutti sono intorno a questa grande vasca con all’interno il Tempio D’oro che si riflette sulle acque e tutt’intorno sulle pareti di marmo bianco e in alto a guarnire c’è un cielo azzurro.
E’ bellissimo.
Non sappiamo dove guardare, famiglie che si fanno il bagno, guru in meditazione, gente che pulisce.
Proseguiamo verso le cucine.
clang, clang, le stoviglie... che confusione - Foto di Silvia Balcarini
Ci spiega la nostra guida che qui i giorni di festa tutti si riuniscono, tutti cucinano insieme e tutti possono mangiare perché chiunque è ospite del tempio.
Ogni ambiente è enorme, donne e uomini seduti macinano le spezie (ti immagini i colori?) un andirivieni di stoviglie in metallo, il tintinnio durante il trasporto, e questo circuito continuo tra la cucina, la mensa, il lavaggio.
In ultimo arriviamo dove si prepara il pane e si cuoce la minestra.
Gli addetti sono due uomini che si danno il cambio nel girare la minestra, con un mestolo grande quanto un remo, in un pentolone che è oltremodo più grande di quello che ci suscita il pensiero dei coloni cucinati dai mangiatori di uomini!
Gli uomini preparano la zuppa di leticchie - Foto di Silvia Balcarini
Il pane invece viene impastato per la maggior parte dalle donne.
Ci avviciniamo ad una di queste, ci spiegano che è di buon augurio stendere a mano 5 pagnotte.
Noi siamo 3 fanciulle occidentali che con non poche difficoltà riescono alla fine a farne solo una a testa, in mezzo alle risate delle donne più giovani e ai rimproveri in Indi di questa nostra nonna indiana!
Siamo entrati per vedere uno splendido tempio, ne siamo usciti come gli invitati ad una festa.
La nostra sensazione è stata che la gente ci dicesse “Venite, vi stavamo aspettando, accomodatevi”.
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Organizzazione: tramite l’agenzia di Delhi, che mi ha assistito per tutti i servizi durante il mio viaggio, mi sono fatta prenotare il treno (Delhi-Amritsar-Delhi).
Ad attenderci ad Amritsar l’auto con la guida che è stata tutto il tempo con noi, spiegandoci la storia e la cultura dei Sikh e, alla sera, dopo la cena in un ristorante, siamo risaliti sul treno dormendo in cuccetta (…ma questa è un’altra storia…), arrivando a Delhi il giorno seguente.
Quindi è un’escursione che non si può fare in un solo giorno: si può scegliere di dormire ad Amritsar e tornare il giorno dopo, sempre in treno, oppure come abbiamo fatto noi, accorciando i tempi, dormendo in treno in modo da essere a Delhi l’indomani mattina.
Consiglio di lasciare la valigia presso l’hotel o presso l’agenzia a Delhi, come abbiamo fatto noi, e di portarsi dietro lo stretto necessario.
Ti posso assicurare che non abbiamo fatto la doccia, e non abbiamo dormito in pigiama.
I fedeli lavano il Tempio - Foto di Silvia Balcarini
E per favore fa in modo di essere un buon ospite, silenzioso ed educato, e io ti assicuro che inizierai a sentire intorno a te “Imagine” di John Lennon.
Ecco l’album con tutte le altre foto del tempio di Amritsar.
Articolo di
Silvia Balcarini
