Screenshot sito ufficiale Festival del Cinema europeo
Puglia terra di cinema.
E non solo perché ormai la regione, con la sua Apulia Film Commission che lavora a pieno regime, è diventata una premiata ditta che offre le sue mirabili location ed i suoi servizi a troupe, artisti e registi.
Ma anche perché il cinema è una delle arti attraverso cui le imprese culturali sempre più attive sul territorio hanno voluto scommettere per far conoscere anche il “fuori stagione” del turismo in Puglia!
E dunque via libera a concerti, mostre, eventi, e festival cinematografici.
Come questi due che ti segnalo e che si svolgeranno nei prossimi giorni, purtroppo – ed è un peccato – praticamente in contemporanea, tanto da dover costringere i cinefili a una scelta: il nord ai piedi del Gargano, o il profondo sud salentino?
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A Lecce è di scena la XIII edizione del Festival del Cinema europeo, con proiezioni al Multisala Massimo (viale Francesco Lo Re 3): sono circa 100 i film che sfileranno sullo schermo, tra lungometraggi, corti e documentari provenienti dai diversi Paesi Europei, in una kermesse che permetterà al pubblico di incontrare registi, attori, produttori e distributori.
Se ti piace il genere, da non perdere il focus su Emir Kusturica: quest’anno sarà lui a ricoprire il ruolo di “Protagonista del Cinema Europeo” (il festival ogni anno dedica questa sezione ad una personalità di spicco del panorama cinematografico europeo).
Al geniaccio del cinema balcanico, nato a Sarajevo nel 1954 la città barocca dedica una retrospettiva che prevede, tra i vari appuntamenti, la proiezione della versione integrale di Underground (Palma d’Oro a Cannes nel 1995, la seconda dopo quella del 1985 con Papà è in viaggio d’affari).
D’altronde, le contaminazioni in Puglia hanno un lungo corso, e quest’anno i Balcani irromperanno con tutta la loro musicalità anche nell’evento clou di agosto, la Notte della Taranta (Melpignano, 25 agosto, segnati la data!), dove sarà l’altro personaggio “balcanico”, Goran Bregovich, a fare da maestro concertatore.
E anche su questo ti terremo informato.
Ma torniamo al cinema di aprile… Kusturica sarà celebrato anche con una mostra fotografica nel Castello Carlo V di Lecce e con un concerto della formazione “Stribor Kusturica and the Poisoners” guidata dal figlio del regista.
Cuore della manifestazione è il concorso di lungometraggi europei, che vedrà in lizza, in anteprima italiana, dieci film in lingua originale.
Da segnalare anche un interessante evento speciale fuori concorso, la proiezione di Indignados di Tony Gatlif (Francia, 2012), un adattamento personale del libro Indignatevi! di Stéphane Hessel.
Se Kusturiza avrà il ruolo di personaggio europeo dell’anno, il Protagonista del cinema italiano sarà Sergio Castellitto.
Stesso schema anche per lui, una retrospettiva dei suoi film, da Il generale dell’armata morte di Luciano Tovoli (1983) a La Bellezza del somaro (2010, sua regia), e una mostra di fotografie tratte dal suo archivio personale e dalla Fototeca del Csc (oltre alla pubblicazione di una monografia critica).
L’altra sponda dell’Adriatico si farà sentire anche nella rassegna che porterà sullo schermo cinque film di altrettanti registi sloveni.
Promettente anche la sezione dei documentari di cinema e realtà, dedicata a temi sociali e culturali e che quest’anno pone in primo piano – in una scelta quanto mai attuale – proprio il lavoro e la sua dignità.
Tra i titoli in cartellone anche un “come ci vedono”, con Benvenuti in Italia, documentario corale realizzato da cinque giovani migranti.
Se poi ti è capitato di passare da Otranto e sei rimasto affascinato dal grandioso mosaico dell’Albero della vita che riveste il pavimento della sua cattedrale, forse ti incuriosirà Il Viaggio di Seth a Otranto di Michele Fasano (Italia, 2009), un documentario che ne descrive i contenuti e li attualizza tramite un viaggio nei nostri giorni.
Le proiezioni sono a pagamento mentre l’ingresso è libero per i concerti e le due mostre del Festival: “Emir Kusturica – Un racconto per immagini” e “Sergio Castellitto“.
Sarà possibile visitarle dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 21, a partire dal 17 aprile e rispettivamente fino al 21 ed al 26 aprile.
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Screenshot sito ufficiale Foggia Film Festival
Da Lecce risaliamo il Tacco fino a Foggia.
Qui sempre il 17 aprile (e fino al 22) apre infatti i battenti il Foggia Film Festival, più giovane del collega salentino e concentrato sul cinema italiano.
E se Lecce mette in campo i Balcani di Kusturica, Foggia risponde con Sergio Rubini, pugliese doc e che la sua personale visione della Puglia l’ha riversata anche in tanto del suo cinema.
Sarà lui, infatti, il presidente della giuria del festival che si snoda tra la Città del Cinema, Mediafarm Cittadella della Comunicazione e in altri luoghi pubblici della città.
Se ti piace scovare artisti emergenti e produzioni sperimentali, naviga nel programma del festival.
Tra gli eventi in evidenza sicuramente l’omaggio a Lucio Dalla, martedì 17 aprile a Città del Cinema.
Con la proiezione di un originale Quijote.
Questo è infatti il titolo dell’opera (chiamarlo film sembra troppo semplicistico) in cui Mimmo Paladino, pittore, scultore, scenografo, ha fatto vestire i panni del Don Chisciotte a Peppe Servillo, e quelli del suo fedele Sancho Panza proprio all’artista scomparso a marzo.
Con Alessandro Bergonzoni che affida i suoi nonsense al suo ruolo di stregone.
Se il fatto che l’uscita dell’opera avviene proprio a neanche due mesi di distanza dalla scomparsa di Lucio Dalla sia un caso o un calcolo, non è dato sapere, segnaliamo solo che il regista vi stava lavorando dal 2006.
Ma il programma è ampio e cerca di snodarsi tra lungometraggi, corti, documentari, anteprime, strizzando l’occhio anche a chi il cinema non vuole limitarsi a guardarlo ma anche un po’ a viverlo, con laboratori e seminari.
Tra le chicche la proiezione di “Un eroe borghese” e l’incontro con Michele Placido (presenza assidua quando si mettono insieme Puglia ed eventi di cinema) e “Pugni in Tasca” di Marco Bellocchio.
Il Foggia Film Festival si terrà presso La Città del Cinema, Mediafarm La Cittadella della Comunicazione e La Bottega dell’Attore – Teatro Studio Dauno.
Articolo di
Mariangela Traficante
