Il 2012 è l’anno di Gustav Klimt: lo straordinario artista che rivoluzionò il mondo dell’arte viennese tra Ottocento e Novecento insieme al movimento della Secessione avrebbe quest’anno compiuto 150 anni (era nato infatti nel 1862).
E la capitale austriaca non è naturalmente la sola a rendergli omaggio con una serie di eventi e rassegne nel corso dell’anno.
Gli ori, i colori, le donne di Gustav Klimt saranno celebrati anche in Italia.
A partire da Venezia, dove il pittore partecipò alla Biennale (1910), ed ora torna protagonista di una esposizione che si terrà nelle sale del Museo Correr, nata come co-produzione tra la Fondazione Musei Civici di Venezia e il Museo Belvedere di Vienna.
Gustav Klimt nel segno di Hoffmann e della Secessione, è il titolo della rassegna veneziana, e presenterà dipinti, disegni, ma anche mobili e gioielli, insieme a elaborate ricostruzioni e documenti storici, in modo da illustrare la genesi e l’evoluzione dell’opera di Klimt e dei “colleghi” che con lui diedero vita alla Secessione viennese.
Il movimento fu l’espressione austriaca del vento modernista europeo, che ebbe i suoi protagonisti Josef Hoffmann, architetto e dfisegnatore di interni che Klimt conobbe proprio a Vienna: la mostra vuole concentrarsi anche sul rapporto tra i due artisti.
Tra le opere esposte la Giuditta I (1901) e Giuditta II (1909), acquistata alla Biennale del 1910 per la Galleria Nazionale Moderna di Ca’ Pesaro, oltre ad alcuni capolavori del Belvedere di Vienna, l’istituzione proprietaria della più consistente collezione di olii su tela di Klimt, e altri provenienti da collezioni pubbliche e private tra cui Lady davanti al camino (1897/98) e Gli amanti (1901/1902), Hermine Gallia (1904), Il Girasole (1907).
La mostra apre il 24 marzo e durerà fino all’8 luglio.
Per informazioni:
http://www.museiciviciveneziani.it
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L’arte di Gustav Klimt è invece già approdata a Milano.
Nella città meneghina protagonista è il Fregio di di Beethoven, capolavoro lungo trentaquattro metri che orna tre pareti del Palazzo della Secessione viennese, dipinto da Klimt.
Fino al 6 maggio presso lo Spazio Oberdan (Viale Vittorio Veneto 2, ingresso intero 8 euro) sarà possibile ammirarne una riproduzione (a cura dell’Accademia di Brera) a grandezza naturale, accompagnata da quindici disegni originali ad esso correlati.
Difficile non restare ammaliati di fronte ai manifesti originali della Secessione viennese realizzati, tra gli altri, da Koloman Moser, Alfred Roller, Ferdinand Hodler e Leopold Stolba per le singole Esposizioni del movimento.
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Da Milano a Roma, ma restiamo sul moderno.
Il Complesso del Vittoriano ospita, dal 10 marzo fino al 30 giugno, una mostra su Salvador Dalì.
L’obiettivo è mettere in luce aspetti dell’artista spagnolo finora rimasti defilati, a partire dal suo rapporto con l’Italia.
Documenti, fotografie, disegni, lettere ed oggetti vari racconteranno il viaggio di Salvador Dalì nel nostro Paese, e ci faranno scoprire che tra gli incontri italiani che lo ispirarono ci furono anche Anna Magnani e Luchino Visconti.
Alle celebri Scuderie del Quirinale si torna invece indietro nel tempo fino al Cinquecento.
E’ già in corso e lo sarà fino al 17 giugno l’esposizione dedicata a Tintoretto (1519 – 1594), curata tra gli altri da Vittorio Sgarbi, con testi a cura di Melania Mazzucco.
Tre i temi in primo piano, religione, mitologia e ritrattistica, racchiusi tra due autoritratti, il primo da giovane, dal Victoria & Albert Museum di Londra,il secondo da vecchio, in arrivo dal Louvre di Parigi.
http://www.scuderiequirinale.it/categorie/mostra-001.html
Per questa ed altre esposizioni della Capitale si può dare un’occhiata anche ad un portale online da un paio di mesi, e che ti consiglio se cerchi informazioni e spunti su cosa c’è in giro a Roma in fatto di arte e mostre, di ogni tipo.
Si chiama Roma Exhibit, ed è nato con l’intento di mettere in rete musei e spazi espositivi della Capitale.
L’idea coinvolge diciotto Enti Culturali Pubblici e Privati.
L’obiettivo per il 2012 è di riuscire addirittura ad anticipare tutte le esposizioni che si terranno a Roma nei tre anni prossimi.
Intanto, è una risorsa interessante perchè in un unico colpo d’occhio dà una panoramica degli spazi espositivi (ne sono raccolti ben 41), offre una carrellata degli eventi in corso e di quelli che verranno, e permette naturalmente di ricercarli per tipologia e/ location.
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Al Castel Sismondo di Rimini va in scena invece un compendio dell’arte europea da metà del Quattrocento fino al Novecento.
L’occasione è il quindicesimo compleanno della fondazione Linea d’ombra, società attiva appunto nell’organizzazione di eventi espositivi.
Per “festeggiare”, fino al 3 giugno ci sarà “Da Vermeer a Kandinski”: di ognuna delle principali nazioni che hanno dato lustro alla storia dell’arte, è stato scelto il secolo, o i secoli, di maggior gloria, e all’interno di quel periodo, specialmente per l’Italia, la realtà regionale maggiormente rappresentativa.
Ad esempio, il Settecento italiano è rappresentato dalla pittura veneziana da Canaletto a Guardi, da Tiepolo a Bellotto.
Per informazioni: http://www.lineadombra.it/da-vermeer-a-kandinsky/la-mostra
Articolo di
Mariangela Traficante