Ci sono luoghi legati a doppio filo al Carnevale.
Ed altri insospettabili o quasi.
La Mitteleuropa, o l’Europa del Nord, sono forse tra questi.
Eppure anche qui questo periodo di sospensione dalla sobrità ha radici antiche, a volte addirittura “mistiche”, altre semplicemente dettate dal calendario contadino e religioso.
La magica Praga ha aperto ad esempio il 10 febbraio il suo Carnevale, è il Carnevale Boemo e quest’anno dura fino al 21, il martedì grasso.
E non occorre partire portandosi appresso dall’Italia il costume.
Si può imparare a confezionarlo con le proprie mani al “Salone del Carnevale”, all’interno del barocco Clam-Gallas Palac.
Le migliori creazioni parteciperanno al concorso per il costume più bello, che si tiene nella piazza della Città Vecchia (Staromestske namesti).
E, come a Venezia, anche qui vanno in scena le sfarzose serate di gala, come il Crystal Ball.
Andare alla scoperta della città incontrando di tanto in tanto maschere, clown e saltimbanchi avrà senz’altro un tocco più inconsueto rispetto all’immagine di Praga, mitteleuropea e solenne, che magari abbiamo in testa.
Il fulcro dei festeggiamenti, con esibizioni, sfilate e altri spettacoli, rimane la Staromestske namesti.
L’appuntamento per i bambini si chiama Amoretto, con laboratori, un concorso per la miglior mascherina e set fotografico. Per gli adulti, invece, l’edizione sarà all’insegna del gusto barocco, con tanto di danze e musiche ispirate alle corti europee del XVII e XVIII secolo.
Per avere maggiori informazioni si può navigare sul sito http://www.carnevale.cz
***
Se la capitale Praga si dà allo sfarzo settecentesco, è nelle campagne che riaffiorano, per il Carnevale, tradizioni e riti quasi propiziatori che accompagnano il calendario contadino, tra l’imminente fine dell’inverno e la voglia di lasciarsi andare in un’ultima ondata di goliardia, e buona tavola, prima dell’austerità della Quaresima.
Avviso ai vegetariani però: protagonista di molti festeggiamenti è, suo malgrado, il maiale.
In Moravia, ad esempio, a Lednice si festeggia con mascherate, allegorie, parate, spettacoli ma anche appunto con il rituale dell’uccisione del maiale.
E sempre in Moravia, nella regione di Zlin, c’è Roznov pod Radhostem, dove il Carnevale è all’insegna del folklore, e della cucina contadina.
Ma è possibile partecipare anche ad un’altra simbolica tradizione popolare, che dicono sia comunque diffusa in tutto il Paese: il seppellimento del contrabbasso, che sta a significare la fine della baldoria per far posto alla sobrietà della Quaresima.
A Strani invece, sempre in Moravia, oltre all’immancabile uccisione del maiale, il momento folcloristico clou è la Danza delle Spade, che vede i danzatori ballare con sciabole di legno borchiate e dotate di cerchi metallici.
***
Anche nel Baden-Württemberg è tempo di Fasnacht.
Dietro questa parola in dialetto locale si nasconde il Carnevale Svevo-alemanno, che si svolge in questo Land a sud-ovest della Germania ma con un carattere diverso da quello che siamo abituati ad attribuire alle feste carnevalesche, goliardiche, satiriche, irriverenti.
Qui, il Fasnacht assume anche un risvolto mistico e simbolico che si lega al periodo in cui in fondo ha luogo il Carnevale.
Siamo alla fine dell’inverno (anche se le condizioni climatiche siberiane di quest’anno, purtroppo, ci lasciano intendere tutto il contrario!) e prima che la Natura si risvegli bisogna liberarsi degli spiriti maligni.
Riti pagani e credenze cristiane si fondono come spesso accade e sono alla base del Fasnacht, i cui riti e tradizioni differiscono da località a località.
Festa dalle radici medioevali, il Carnevale Svevo-alemanno è popolato da maschere grottesche o spaventose, come streghe, matti o diavoli, che hanno il compito di esorcizzare il male che rappresentano.
Le maschere rappresentano anche manufatti di artigianato locale e vengono tramandate di generazione in generazione.
Tra il Lago di Costanza e la Foresta Nera, con Costanza, überlingen, Rottweil e Villingen-Schwenningen, le tradizioni sono diverse e si susseguono fino al mercoledì delle ceneri (quest’anno il 22 febbraio).
Per informazioni: http://www.tourism-bw.com
Sul lago di Costanza, al grido di „Ho Narro“, „Narri Narro“, „Juhu“, „Huhuhu“ i Narren, ossia i „matti“ del Carnevale, girano per le strade, i locali e i saloni delle feste di ogni località.
A Costanza il Giovedì Grasso (quest’anno il 16 febbraio) la festa inizia già al mattino (come in occasione di molti altri “Carnevali”), con i Narren impegnati a far rumore per svegliare la città.
Dal 20 al 22 gennaio, inoltre, la città ospiterà il tradizionale raduno dei “matti” delle corporazioni carnevalesche del Carnevale Svevo-alemanno: 68 associazioni provenienti dal Baden-Württemberg, dalla Baviera e della Svizzera con sfilate colorate, musica e folklore.
A Überlingen, invece, il protagonista del Carnevale è l’Hänsele, una maschera risalente al XVIII secolo dal vestito fatto di squame colorate, una coda di volpe e una frusta in mano.
In occasione dell’evento clou, l’Hänselejuck, il sabato (18 febbraio) se ne riuniscono addirittura oltre un migliaio.
Un’altra sfilata senz’altro originale è quella che si svolge il “Lunedì delle Rose” (20 febbraio), dal nome impronunciabile: Hemdglonkerumzug.
In corteo sfilano centinaia di maschere vestite di bianco, che in camicia da notte e con un berretto a punta attraversano la città a ritmo di musica.
***
Ma se cerchi delle mete originali per festeggiare questi giorni di divertimento e piccole follie, puoi fare rotta sulla Svizzera.
A Bellinzona, ad esempio, o più a nord, a Lucerna.
Si chiama Rabadan quello che viene definito il re dei Carnevali ticinesi, e si tiene quest’anno dal 16 al 21 febbraio 2012.
La tradizione vuole che la nascita dell’evento risalga al 1862, mentre è nel 1874 che appare il nome, Rabadan, un termine in dialetto piemontese che indica la baldoria, il baccano.
Il carnevale comincia il giovedì con la consegna delle chiavi a Re Rabadan; venerdì è il momento delle sfilate in maschera dei bambini; sabato è di scena l’esibizione musicale delle Guggen (bande) ticinesi e di oltre San Gottardo.
La domenica poi Bellinzona ospita il consueto “Grande Corteo Mascherato“, al quale partecipano duemila comparse.
Naturalmente non manca il concorso per la migliore maschera, ma sono in programma spettacoli teatrali e gare di tiro alla fune.
E si possono visitare i Castelli di Bellinzona, che sono anche patrimonio culturale dell’Unesco.
Di epoca medievale, queste fortificazioni dovevano sbarrare l’accesso della valle del Ticino alle popolazioni del Nord e di controllare i pedaggi e la via verso il S. Gottardo.
Dopo ricostruzioni, restauri e migliorie recenti, Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro sono oggi la principale attrazione turistica della città.
A Lucerna, capitale dell’omonimo cantone, le figure emblematiche del Carnevale sono il Fritschi, un uomo d’età avanzata, sua moglie, la Fritschene e il figlio Fritschikind.
La famiglia sfila su un carro allegorico accompagnata da un corteo che in passato ha rappresentato temi patriottici e storici, mentre oggi mette in primo piano la satira.
Anche qui troviamo i Guggemuusige, gruppi travestiti e mascherati, che suonano con strumenti a fiato e a percussione, in una performance molto rumorosa e dagli esiti incerti, ma lo scopo appunto è fare baccano e divertire.
Il sito ufficiale di Ticino Turismo: http://www.ticino.ch/it/
***
Samba e colori carioca? Se sogni di partecipare, prima o poi, al Carnevale di Rio, intanto puoi fare le “prove generali” a Copenhagen.
Proprio nella capitale danese si tiene un Carnevale con sfilate in perfetto stile brasiliano tra ballerini di samba, piume e costumi esagerati, ma anche dj set e party techno, concerti ed eventi per bambini.
Ma non a febbraio però!
Nella fredda Danimarca il Carnevale aspetta la primavera, quest’anno l’appuntamento è stato fissato tra il 25 e il 27 maggio.
Attendiamo i dettagli dell’edizione 2012.
Articolo di
Mariangela Traficante