In Abruzzo provincia dell’Aquila, circondata da montagne e vallate, troviamo la città di Sulmona con i suoi 25.000 abitanti, a 400 metri sopra il livello del mare.
A circa 150 km da Roma, 67 da Pescara e da l’Aquila, se vuoi raggiungerla hai diverse possibilità:
in auto puoi prendere l’autostrada A25 (uscita “Sulmona-Pratola Peligna”) oppure, una strada a scorrimento veloce, è la S.S.17.
L’A14 Adriatica se arrivi da Termoli, Foggia, Bari e Lecce.
Da Torino e Milano ti conviene seguire l’A1 fino a Bologna e poi l’A14 Adriatica fino a Pescara.
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Per parcheggiare alcune delle opzioni sono:
– Santa Chiara (coperto, pagamento),
– Piazza Garibaldi (scoperto, pagamento),
– via Japasseri (per pullman e camper, libero),
– via Circonvallazione Occidentale (di fronte ai Vigili del Fuoco, libero),
– Piazzale Majella (pagamento),
– Villa Comunale e dintorni (pagamento e libero),
– Ponte Capograssi (pagamento).
Se preferisci viaggiare in treno, la stazione di Sulmona è ben collegata e raggiungibile ad esempio da Pescara, Roma, Firenze, Lecce, Napoli.
Un’altra soluzione è quella dell’autobus e in questo caso le linee a cui puoi riferirti sono: le autolinee regionali dell’Arpa, Schiazza (Roma Stazione Tiburtina-Sulmona-Scanno) oppure Satam (Milano-Bologna-Pescara-Chieti-Sulmona o Venezia-Padova-Ferrara-Sulmona).
E per finire, se prevedi di muoverti in aereo, devi far riferimento all’aeroporto di Pescara e poi scegliere un collegamento per Sulmona.
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Uno dei principali motivi di notorietà di questo piccolo centro è la tradizione dei confetti, iniziata nel XV secolo e la loro produzione, fatta proprio qui a Sulmona, è famosa non solo in Italia, ma in tutto il mondo.
Qui trovi confetti di tutti i tipi: differenti per forme, colori e dimensioni.
Famosi sono i Cannellini di Sulmona: confetti lunghi e sottili con all’interno un cuore di cannella.
La loro notorietà è legata anche al poeta Giacomo Leopardi che sembra ne mangiasse in grandi quantità.
Un’altra importante caratteristica dei confetti di Sulmona è che non prevedono l’uso di addensanti (amido e farine), hanno esclusivamente una copertura di zucchero.
Inoltre questi confetti sono molto belli esteticamente e per questo utilizzati anche in composizioni di fiori, cestini etc.
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Percorrendo le piazze e gli stretti vicoli di Sulmona si rivive quella che è la sua storia e il suo illustre passato e proprio qui sembra esser nato Publio Ovidio.
Si narra che la città ebbe origine dopo la distruzione di Troia e che il suo nome derivi da Solimo, uno dei compagni di Enea.
La sua storia vide un momento particolarmente prestigioso durante il tempo degli Svevi, dove divenne capitale della regione; durante il regno di Federico II vennero costruite memorabili opere civili, come l’Acquedotto Medioevale, uno dei monumenti dell’epoca più importanti.
Al tempo degli Angioini e degli Aragonesi fu un vivace centro artigianale e commerciale e di rilievo fu anche la nascita della Scuola Orafa Sulmonese, i cui manufatti esponevano il prestigioso marchio SUL.
Nel 1706, però un terremoto distrusse la città e così tutto il periodo successivo fu rivolto a una vera e propria rinascita.
Per conoscere Sulmona il tuo giro turistico può essere composto da queste tappe:
– la Cattedrale di San Panfilo, il cui portale del 1391 è opera di Nicola di Salvitto.
Al suo interno è possibile ammirare resti di affreschi quattrocenteschi, un Crocifisso ligneo del XIV secolo e arredi lignei del Settecento.
– Il Palazzo Sanità: fu la dimora della ricca famiglia da cui prende il nome il palazzo stesso.
– Il Palazzo Tabassi: una tipica dimora patrizia tardo-medioevale costruita nel secolo XV.
– Il Palazzo della SS.Annunziata: un vero e proprio patrimonio artistico che vide l’inizio della sua costruzione nel 1413 e il suo completamento nel Cinquecento.
In questo luogo si possono ritrovare ben 4 secoli di arte sulmonese, che si destreggia tra stile gotico, rinascimentale e barocco.
Qui oggi si ritrovano il Museo Civico, la Pinacoteca di Arte Moderna e la Camerata Musicale.
Domina tutti questi capolavori un campanile di 65 m costruito nel Cinquecento.
– Piazza XX Settembre con la statua di Ovidio e Piazza Garibaldi, sede di fiere, mercati e giostre cittadine.
– L’Acquedotto Medioevale: costruito nel 1256 è oggi ancora perfettamente conservato ed è costituito da 21 possenti arcate a sesto acuto in pietra concia.
– La Chiesa di S. Francesco della Scarpa: eretta dai francescani e ristrutturata dagli Angioini alla fine del ‘200.
Al suo interno si trova un fastoso organo barocco e la cinquecentesca pala della Visitazione del bergamasco Paolo Olmo.
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Per visitare Sulmona puoi scegliere alcuni periodi dell’anno caratterizzati da tradizionali feste e celebrazioni.
Un esempio è la Processione del Venerdì Santo, detta anche del Cristo Morto.
In questa occasione centinaia di confratelli vestono il tradizionale saio rosso, simbolo della fiamma della carità, adornato dal soggolo bianco (un panno che dal collo scende sul petto) di derivazione spagnola, e un medaglione più o meno grande a seconda dell’importanza di colui che l’indossa.
Uno dei momenti più suggestivi è sicuramente dettato dal coro, che, con 120 cantori tripartiti in tenori, baritoni e bassi, esegue vari tipi di Miserere.
Un’altra tipica e tradizionale manifestazione è quella dell’antica Giostra Cavalleresca, (foto all’inizio) che risale agli Svevi e fu molto in voga al tempo degli Aragonesi.
Si tratta di una competizione che nei tempi antichi prevedeva uno scontro alla lancia tra il cavaliere e il “mantenitore“, personaggio solitamente di ascendenza nobile e protetto da un’armatura.
Oggi la Giostra viene fatta rivivere presentandola su un campo di gara a forma di otto, dove sono disposte le quattro sagome dei mantenitori di cartapesta, da cui pendono tre anelli, che devono essere infilati con le lance.
Ogni cavaliere rappresenta uno degli antichi Borghi o Sestrieri in cui era divisa la Sulmona medievale.
Sulmona è sicuramente una di quelle cittadine italiane che racchiude storia e tradizioni, mantenendo ancor oggi in vita l’identità del nostro Paese e le sue radici culturali.
Articolo di
Irene