Sleepbox

Sleepbox - Foto tratta dal sito ufficiale

 

Il viaggiatore ormai ha proprio l’imbarazzo della scelta in merito ai comfort di cui attrezzarsi!

L’altra volta ti ho scritto di una valigia-divano.

Idea per la quale, però, devi attrezzarti a procurarti da solo e poi devi anche portare in giro.

Ma se ti trovi in aeroporto, hai sonno, magari il tuo volo è in ritardo oppure hai un “cedimento strutturalecosa puoi fare?

Puoi sempre sederti a un bar, su una sedia in sala di attesa o puoi anche girovagare, trascinandoti il bagaglio stile coperta di Linus.

Ma se ci fosse una soluzione più comoda, che ti facesse quasi sentire a casa?

Ecco la soluzione!

Qualcuno ha pensato proprio ai momenti in cui un’attesa può diventare molto stancante e, anche se siamo nell’era dove c’è tutto e più di tutto, spunta all’orizzonte una scatola per dormire!

Questa è la traduzione letterale perché il suo nome è SLEEPBOX.

Guarda la foto all’inizio dell’articolo.

Non volevo crederci perché assomiglia proprio a una grande scatola.

Di paternità russa, per la precisione dello studio Arch Group, è un enorme “scatolone” dove puoi riposarti, goderti un po’ di relax  e anche evitare di dover cercare un albergo.

Sleepbox è organizzata con un letto a castello (con cambio automatico delle lenzuola), aria condizionata, spazio per bagagli, prese elettriche, Wi Fi, minibar e per finire cassetta di sicurezza, lampada a Led per la lettura.

Insomma tutto è organizzato per essere un’isola felice insonorizzata e silenziosa, e il mondo là fuori sembra un po’ più lontano.

I costi?

Si parla  all’incirca di 15 euro per un’ora e 50 per tutta la notte.

Dove puoi trovarla?

Per ora a Mosca, del resto è la patria dove ha avuto origine l’idea, all’Aeroporto di Sheremetyevo.

Il modello che trovi qui ha una superficie di 4 metri quadri ed è in fibra di legno, ma i futuri progetti prevedono soluzioni anche in vetroresina e il metallo.

A Mosca è anche in programma, nel 2012, un ostello organizzato solo con questo tipo di strutture.

***

La Sleepbox è certamente sullo stile giapponese degli hotel-capsula, i Capuseru Hoteru, come a Kyoto, anche se forse ha qualche comfort in più, è leggermente meno claustrofobica e può essere posizionata proprio in aeroporto nell’area d’attesa.

Capsula

Capsula - Foto tratta dal sito ufficiale

 

La cosa più interessante è che il produttore non l’ha pensata solo per i viaggi, ma la propone anche per gli uffici.

La tanto sospirata “pennichella pomeridiana” perché no?!

La ordini e te la spediscono direttamente dove vuoi tu.

Oltre allo stile giapponese devo dire che gli spagnoli non sono da meno (ricordiamoci che la siesta è tutta loro) infatti la compagnia Dream and Fly ha inventato le BUBBLES.

Bubble

Bubble - Foto tratta dal sito ufficiale

 

Molto simili alle Sleepbox sono composte da una zona lavoro con accesso a internet, letto, bagno e anche uno spazio per cambiare il neonato, se vi fosse questa necessità.

Al momento della prenotazione si può scegliere quella che fa più al caso e si va dalla Simple alla Family.

In questa gallery, puoi vederne di diversi tipi e renderti conto meglio di ciò di cui ti sto parlando.

In fondo il sonno è una cosa importante anche quando si viaggia!

Articolo di
Irene