E’ arrivato il momento di lasciare le Highlands (almeno per ora) e andare alla volta delle incantevoli isole Orcadi.
Questo arcipelago si trova nel mare del Nord a circa 15 km dalla costa ed è costituito da circa 70 isole, di cui solo 17 sono abitate; la principale è Mainland, tra l’altro collegata alle isole meridionali Burray e South Ronalsday tramite le Churchill Barriers, ossia degli sbarramenti di blocchi di cemento fatti costruire durante la seconda guerra mondiale da prigionieri italiani per impedire il passaggio dei sommergibili tedeschi.
Nonostante i pochi chilometri che le separano dalla Scozia continentale, queste isole continuano ad aspirare alla loro indipendenza.
Annesse al regno di Scozia nel 1472, occupano un’area di circa 1000 metri quadrati ed hanno una popolazione di 17 mila abitanti.
Come ti ho detto nel primo post io le ho raggiunte con il traghetto, con l’automobile al seguito: se decidi di venire nei mesi di luglio e agosto ti ricordo di prenotarlo in anticipo, se non vuoi rischiare di perdere la possibilità di scoprire questi posti favolosi.
Tuttavia è presente anche un aeroporto, precisamente a Kirkwall, collegato con le principali città della Gran Bretagna.
Una volta sbarcato, la prima cosa che noterai è il cambiamento di paesaggio, con lunghe distese di alte scogliere che si immergono in spiagge di sabbia bianca.
E’ davvero uno spettacolo da cartolina, soprattutto perché l’ambiente è veramente incontaminato.
Arrivando qui si entra in possesso della chiave per comprendere la Scozia di un tempo, nonché quella moderna lontana dalle grande città.
Il clima si fa più rigido, perciò mi raccomando portati qualcosa di più pesante: in fondo siamo sempre alla stessa latitudine della Norvegia.
Io ho alloggiato sull’isola di South Ronalsday, nel villaggio di St Margaret Hope, così denominato in omaggio a Margaret, morta qui nel 1290 durante il viaggio dalla sua terra natale all’Inghilterra per sposare Edoardo II.
Ho scelto un bed and breakfast con camere piccoline ma davvero graziose, il Richmond Villa: te lo consiglio perché è molto tranquillo e anche perché appena uscito ti trovi davanti una bellissima baia che sembra disabitata, particolarmente spettacolare al tramonto.
Inoltre i proprietari sono delle persone squisite, sempre disponibili a venire incontro a qualsiasi esigenza e a rispondere a tutti i quesiti.
A parte il B&B troverai poco altro: un ufficio postale e due negozi.
Per mangiare però ti consiglio di prenotare se vuoi cenare in qualche pub o ristorante carino che magari hai notato girando: l’isola sembra disabitata ma al momento dei pasti spuntano fuori tutti gli abitanti.
***
Le isole Orcadi ospitano diversi ed importantissimi siti archeologici (ne vantano la più alta concentrazione in Europa), le cui mura sono sopravvissute a 5000 anni di forti aggressioni climatiche.
Ti suggerisco di visitare Skara Brae, un villaggio preistorico dell’epoca neolitica anteriore perfino alle piramidi, il meglio conservato in Europa, composto da alcune abitazioni in pietra e il Ring of Brodgar, un ampio cerchio di monoliti che in alcuni casi superano i 5 metri di altezza, del diametro di circa 100 metri, realizzato contemporaneamente a Stonehenge.
Invece non vale la pena andare a visitare il tumulo Maes Howe, accessibile solo con una visita guidata di 45 minuti che si svolge nella tomba alta meno di 7 metri e larga 35: naturalmente è solo la mia opinione, ma l’ho trovato soffocante e poco interessante.
Girando l’isola in lungo e largo si passa per Kirkwall, la capitale dell’isola maggiore, dove tra stradine lastricate e viottoli tortuosi erge maestosa la St Magnus Cathedral: si tratta di un edificio in arenaria gialla e rossa, che ricorda le cattedrali medievali.
Nei pressi di questa Chiesa ti segnalo anche due palazzi del patrimonio artistico degni di nota, l’Earl’s Palace e il Bishop’s Palace.
Spostandoti verso ovest invece si ergono i Faraglioni di Yesnaby: il paesaggio è affascinante e per ammirarlo la cosa migliore è fare delle belle passeggiate lungo la costa.
Se poi verrai qui all’inizio dell’estate lo spettacolo sarà ancora più suggestivo: gli uccelli marini infatti, arrivati qui per fare i loro nidi, si gettano in picchiata per proteggerli.
Se vuoi trovare un po’ del nostro paese da queste parti, puoi fare un salto sulla piccola isola di Lamb Holm, situata a sud di Mainland e collegata sempre tramite strada.
Qui si trova the Italian Chapel, ovvero una piccola cappella costruita dai detenuti italiani durante la seconda guerra mondiale: questo è quello che rimane di un campo di prigionia di militari italiani.
Queste sono le Orcadi, ma il viaggio attraverso la Scozia continua…
Simona