Israele: religione, storia, arte, archeologia.
Ecco le prime parole, che mi vengono in mente, se penso a questa Terra.
Non possono sicuramente essere smentite, ma ho assistito a un incontro dove mi hanno parlato anche di un altro aspetto.
Mi hanno descritto questi luoghi non solo per il loro indubbio fascino storico o per quello che più facilmente troviamo sui depliant delle agenzie.
Mi hanno raccontato di una rinascita, di un approccio più rivolto alle nuove generazioni e a una maggiore apertura verso un turismo, che non vuole essere solo un pellegrinaggio.
A testimonianza di ciò è di un mese fa l’inaugurazione ad Akko del nuovo Knights Hostel, una delle opere realizzate per rendere Israele più accessibile anche ad un turismo tipicamente giovane.
In programma in tutto il Paese sono previsti altri ampliamenti o ristrutturazioni per circa 9 ostelli.
Attualmente, l’offerta di Israele è di 1.200 camere in 26 ostelli della gioventù dislocati in tutto il territorio.
La nuova struttura di Akko si trova all’ingresso della città, ha 80 camere, varie sale, un bar e un balcone, con vista sulla Città Vecchia.
Inoltre, il vecchio acquedotto dell’ostello è stato rinnovato e mostra oggi l’antico percorso con cui l’acqua veniva raccolta e distribuita al popolo.
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Akko è stata nominata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità ed è un posto unico al mondo, ricco di storia, cultura, religione.
Città circondata da mura, erette su fondazioni crociate nel XVIII e poi rinforzate con cinque massicci torrioni, è un centro israeliano dove antico e moderno si incontrano e fondono insieme.
Nella sua storia si ritrovano i segni di una delle città più importanti della regione, che fu sede di diverse culture e anche ambita da illustri personaggi, come ad esempio, Napoleone, che però non riuscì a conquistarla, nonostante un lungo assedio durato mesi.
Anche San Francesco giunse fin qui tra il 1219 e il 1220, in occasione della sua visita alla Terra Santa.
Questo piccolo centro racchiude una moschea e un monastero cristiano e soprattutto uno straordinario tunnel sotterrato costruito dai Cavalieri Templari nel 1300.
E’ considerata una delle città dall’architettura più araba e lo confermano i suoi giardini, i suq e le strade che formano una specie di labirinto.
I consigli per iniziare un tour vedono, come prima tappa, sicuramente la Cittadella fortificata con la visita al suo imponente complesso fortificato, costituito da una sequenza di grandi sale, edificate dagli Ospitalieri nei secoli XII e XIII, uno dei punti principale di difesa della città.
Successivamente puoi addentrarti nel tunnel di cui ti accennavo, che fu scoperto nel 1994 e al termine di questa affascinante passeggiata fare una sosta al Bagno Turco.
Per completare l’atmosfera potrai ammirare il lungo mare dall’alto e farti rapire dalla vista, giudicata da quasi tutti assolutamente “mozzafiato”.
Negli ultimi anni è stato dato largo spazio a ristrutturazioni, nel centro di Akko, per costituire una sorta di Centro per Visitatori creando strutture per accogliere i turisti.
Se passerai di qui ti consiglio di organizzare il viaggio dando un’occhiata anche alle date dei vari festival che si celebrano proprio in questa zona.
Puoi scegliere di visitarla proprio durante i 4 giorni di Acco Fringe Theatre Festival: 68 spettacoli, teatro d’avanguardia, teatro di strada ed eventi all’aperto.
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Per arrivare ad Akko devi volare su Tel Aviv, il volo dall’Italia è di circa 4 ore, puoi scegliere di farlo diretto oppure con scali.
Le compagnie aeree che atterrano in Israele, ahimè, non sono quelle low cost, ma di linea e puoi scegliere tra:
– Alitalia
– ELAL
– Israir
– Air France
– Austrian Airlines
– British Airways
– Delta Air Lines
– Iberia
– KLM
– Lufthansa German Airlines
– Lot
– Malév
– Swiss Intl. Airline
– Tarom
– Turkish Airlines
Articolo di
Irene