Molto probabilmente il titolo desterà curiosità nell’accostare alla Sardegna una spezia ricavata da una pianta venuta da lontano.
Lo zafferano infatti è una pianta coltivata soprattutto in Asia minore ma anche in molti aree del bacino del Mediterraneo tra le quali la Sardegna, dove questa pianta si coltiva da tempo remotissimo.
Non deve pertanto stupire che allo zafferano sia dedicata una mostra che da venerdì 11 a domenica 13 Novembre 2011, si terrà a San Gavino Monreale nella Provincia del Medio Campidano, organizzata dal Comune di San Gavino Monreale in collaborazione con la Pro Loco.
La “XXI Mostra regionale dello zafferano D.O.P. di Sardegna” è una tre giorni dedicata alla celebrazione di questo prezioso ingrediente, promosso nel 2009 da Bruxelles tra i prodotti di alta qualità ed iscritto nel Registro europeo delle denominazioni d’origine (Dop), Indicazioni geografiche (Ipg) e Specialità alimentari, tutelati dall’Ue contro imitazioni e falsi.
La manifestazione è tesa alla promozione dello zafferano, con il coinvolgimento di tecnici ed esperti del settore e delle aziende locali.
A ciò si aggiungeranno incontri e dibattiti indirizzati alla promozione e valorizzazione delle risorse agroalimentari del territorio in cui deve risaltare la forte predominanza dello zafferano sangavinese anche con momenti di degustazione di prodotti tipici rigorosamente conditi e aromatizzati con lo zafferano.
Queste iniziative vedono negli ultimi anni coinvolti, oltre ai produttori locali, anche gli stranieri residenti a San Gavino, che potranno realizzare piatti della loro tradizione culinaria e inventare ricette che permettano l’incontro tra i sapori locali e internazionali, anche grazie alla partecipazione, dal 2004, di rappresentanze estere dalla Spagna, Grecia e India.
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Di contorno alla manifestazione eventi ludici e spettacoli per bambini, canti e balli tradizionali per i piu’ grandi.
La Sagra, inserita all’interno del programma “Le giornate dell’AgriCultura della Provincia Verde – 2011 VI Edizione”, elaborato dalla Provincia del Medio Campidano rappresenta anche un modo per conoscere ed entrare in contatto con una piccola provincia dal patrimonio e dalla storia enorme.
Monumenti, chiese, siti archeologici, scorci e dimore medievali, antichi santuari, musica, costumi, balli tradizionali, sculture, pitture, letteratura, tradizioni: piccoli e grandi tesori da scoprire e ammirare.
San Gavino Monreale è un importante centro della nuova Provincia del Medio Campidano, famoso per la sua rinomata produzione di zafferano, con il 70% della produzione nazionale, tuttavia il paese offre anche un percorso culturale-medievale che può avere inizio con la visita alla chiesa di San Gavino.
Costruita nel XIV secolo da maestranze pisane, l’edificio rivestì particolare importanza in età giudicale.
Nel cuore del paese di si trova il Museo Dona Maxima inaugurato nel 1994 e ospitato in una casa cinquecentesca intitolata all’ultima erede della ricca famiglia Orrù ed adibito a museo del territorio.
Al suo interno è possibile, attraverso le sue sale, ricostruire l’identità del paese: la sala con i reperti archeologici ritrovati nella zona, la storia degli antichi mestieri presentata attraverso strumenti e attrezzi del passato e la storia industriale legata alla nascita della fonderia.
A pochi km dal centro abitato di San Gavino Monreale, nel bel mezzo di un uliveto secolare, si trova la Casa delle farfalle, un museo vivente della biodiversità la cui realizzazione è stata curata da Elena Marras, pedagogista impegnata nel lavoro sociale, e apprezzata cultrice del mondo dei lepidotteri, che nell’arco di pochi anni ha dato vita a questo progetto che ha il fine di conservare e valorizzare le biodiversità che rischiano di scomparire a causa del taglio sconsiderato delle foreste.
Ma il medio campidano non finisce qui, tornerò presto a parlarti delle sue tradizioni e meraviglie, certa di aver attirato la tua attenzione sull’ennesima sorpresa della mia isola.
Articolo di
Bianca Ferracani